“Pur se in presenza di sbalzi, l’andamento complessivo della richiesta di cassa integrazione nel 2017 conferma un dimezzamento di ore rispetto allo scorso anno. Siamo ancora distanti dai livelli del 2007, ultimo anno pre-crisi, ma e’ evidente un discreto miglioramento della situazione e un maggior sfruttamento degli impianti produttivi”. Lo ha detto Gianni Cortese, segretario generale Uil Piemonte, commentando i dati della cassa integrazione in Piemonte, che nei primi 10 mesi del 2017 è calata del 58,4% rispetto all’analogo periodo del 2016.
Nei primi dieci mesi del 2017 la cassa integrazione è calata in tutte le province piemontesi, con picchi del -69% nel torinese e del -53,1% nel Verbano. Torino con 16.437.529 ore è la seconda provincia più cassaintegrata di Italia, dopo Roma. Il Piemonte è al terzo posto per richiesta di ore di cig, preceduto da Lombardia e Puglia.
La cassa integrazione, secondo i dati Uil, è però tornata a crescere in Piemonte in ottobre: sono state richieste 2,7 milioni di ore, in aumento del 122,5% (+123,7% l’ordinaria, +122,5% la straordinaria, +49,7% quella in deroga). I lavoratori piemontesi tutelati sono stati 15.742, 8.666 in più rispetto a settembre 2017.
“Aspettiamo di vedere se il miglioramento dell’economia sara’ in grado di determinare maggiori investimenti pubblici e privati”, ha aggiunto Cortese.
e.g.




























