E’ stata inaugurata davanti alla sede della Flm (federazione lavoratori metalmeccanici), in corso Trieste a Roma, la panchina rossa dedicata alle donne vittime di violenza. L’iniziativa, simbolo di memoria e impegno civile, è stata promossa da Fim, Fiom e Uilm.
Sulla panchina è incisa la frase “La violenza vive anche nel silenzio di chi non parla. Serve avere il coraggio di fermarla”.
Un messaggio diretto alla città, ai lavoratori e a chiunque attraversi uno dei quartieri storici della capitale, che si inserisce nel percorso pluriennale portato avanti dalla commissione pari opportunità Fim, Fiom e Uilm e Federmeccanica-Assistal, impegnata nella diffusione della cultura del rispetto, nella prevenzione delle molestie e della violenza di genere.
Con l’inaugurazione della panchina rossa i sindacatri di categoria rinnovano il proprio impegno nel sostenere politiche, progetti e percorsi formativi capaci di prevenire la violenza di genere e costruire ambienti di lavoro e comunità più sicuri, inclusivi e consapevoli.
I segretari generali di Fim, Fiom e Uilm (Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella) dicono che “questa panchina rossa non è un gesto simbolico isolato, ma un impegno concreto che vogliamo assumere nei confronti della comunità. Parla ai lavoratori, agli studenti, ai cittadini, a chiunque attraversi questo quartiere. Ricorda che la violenza sulle donne non è un fatto privato, non è un destino inevitabile e non riguarda solo chi la subisce: è un problema sociale che ci chiama tutti in causa”.
Da anni “stiamo costruendo un percorso unitario per diffondere rispetto, consapevolezza e responsabilità nei luoghi di lavoro – affermano – oggi aggiungiamo un segno visibile, che resterà nel tempo. Fermare la violenza significa ascoltare, educare, intervenire, non voltarsi dall’altra parte. Continueremo a lavorare insieme con istituzioni, aziende e alle persone affinché nessuna donna debba più temere per la propria libertà e per la propria vita”.



























