Segnali positivi per l’occupazione, con il mercato del lavoro che si orienta verso contratti più stabili. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nelle Considerazioni finali all’assemblea annuale.
“La forte espansione – ha sottolineato Visco – delle assunzioni a tempo indeterminato nei primi mesi del 2015, favorita anche dai consistenti sgravi fiscali in vigore da gennaio, è un segnale positivo; suggerisce che con il consolidarsi della ripresa l’occupazione potrà crescere e orientarsi verso forme più stabili”.
“I recenti provvedimenti di riforma del mercato del lavoro – ha spiegato il governatore – hanno esteso i meccanismi di sostegno del reddito dei disoccupati e ridotto, per i nuovi contratti, il disincentivo alle assunzioni a tempo indeterminato connesso con l’incertezza sugli esiti della risoluzione dei rapporti di lavoro. Una valutazione compiuta degli effetti di questi provvedimenti è prematura”.
Inoltre, per il governatore della Banca d’Italia, la ripresa dell’economia italiana è cominciata e si rafforzerà nei prossimi trimestri: “La ripresa avviata nel nostro paese nel primo trimestre di quest’anno – ha sottolineato Visco – dovrebbe consolidarsi in quello in corso e nei prossimi. L’aumento del Pil nel primo trimestre – ha spiegato il governatore – interrompe una lunga fase ciclica sfavorevole; proseguirebbe nel trimestre in corso e in quelli successivi”.
Quindi la ripresa economica è iniziata, ma potrebbe non essere in grado di creare nuova occupazione come è successo in passato alla fine di una recessione: “Esiste il rischio – ha sottolineato Visco – particolarmente accentuato nel Mezzogiorno, che la ripresa non sia in grado di generare occupazione nella stessa misura in cui è accaduto in passato all’uscita da fasi congiunturali sfavorevoli”.
“La domanda di lavoro – ha aggiunto il governatore – da parte delle imprese più innovative potrebbe non bastare a riassorbire la disoccupazione nel breve periodo. Ne risentirebbe la stessa sostenibilità della ripresa, che non troverebbe sufficiente alimento nella spesa interna”.