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Von der Leyen: non ripeteremo gli errori fatti con la crisi finanziaria

redazione
Settembre15/ 2021

Affrontando la crisi economica causata dalla pandemia di Covid-19, l’Ue non ha ripetuto gli errori fatti durante la precedente crisi economica e finanziaria, e ha dato la risposta giusta, con il suo Recovery Plan “Next Generation EU”, per garantire una rapida ripresa. Lo ha sottolineato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen oggi a Strasburgo, durante il suo discorso “sullo stato dell’Unione” davanti alla plenaria dell’Europarlamento.

“In molti campi – ha detto von der Leyen – abbiamo fatto quello che occorreva. Ci siamo attivati per creare subito il programma Sure”, per finanziare i sistemi nazionali di cassa integrazione negli Stati membri, “che ha sostenuto più di 31 milioni di lavoratori e due milioni e mezzo di imprese in tutta Europa”.

“Abbiamo tratto la lezione dalle nostre esperienze passate, quando eravamo troppo divisi e troppo in ritardo. La differenza è netta: la scorsa volta – ha ricordato la presidente della Commissione – ci sono voluti otto anni per far tornare il Pil della zona euro ai livelli pre-crisi. Questa volta ci aspettiamo che 19 paesi tornino ai livelli (di crescita ndr) pre-pandemia nel corso dell’anno, con gli altri che li seguiranno a breve.
Nell’ultimo trimestre – ha rilevato – la crescita dell’Eurozona ha superato sia quella degli Stati Uniti che quella della Cina”.

“Ma questo – ha continuato von der Leyen – è solo l’inizio. Gli insegnamenti tratti dalla crisi finanziaria dovrebbero servirci da monito: all’epoca, l’Europa aveva cantato vittoria troppo presto e poi ne ha pagato lo scotto. Non ripeteremo lo stesso errore. La buona notizia è che ora, con ‘Next Generation EU’, investiremo sia nella ripresa a breve termine che nella prosperità a lungo termine. Affronteremo i problemi strutturali della nostra economia: dalle riforme del mercato del lavoro in Spagna, alle riforme delle pensioni in Slovenia, fino alla riforma fiscale in Austria”, ha concluso la presidente della Commissione.

E.G.

redazione