“Gli stabilimenti di Riva Acciaio riaprono lunedì. Potranno tornare sul posto di lavoro 1400 lavoratori”. È quanto ha dichiarato il ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato. Al ministero è in corso da quasi sei ore un incontro tra lo stesso ministro, il sottosegretario Claudio De Vincenti, l’amministratore unico della Riva Acciaio, Cesare Riva, il rappresentante del gruppo e presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, il custode giudiziario, Mario Tagarelli e i rappresentanti delle banche.
La riapertura è stata resa possibile anche dai provvedimenti assunti in giornata dal gip di Taranto, con cui si è garantita agli istituti bancari la possibilità di riaprire l’operatività con il gruppo. Assicurando, quindi, che i nuovi incassi della società Riva Acciaio non saranno oggetto di ulteriori sequestri e potranno essere utilizzati per il fabbisogno di continuità aziendale. Per quanto riguarda le somme sequestrate, pari a circa 60 milioni di euro, è stato individuato un percorso, condiviso dal Gip nel proprio provvedimento, per la re-immissione degli importi sequestrati nel ciclo dei pagamenti aziendali.
Il percorso tracciato concorre alla stabilizzazione finanziaria e produttiva di Riva Acciaio, e introduce l’accantonamento progressivo con un piano che sarà predisposto nei prossimi giorni. L’importo previsto è pari alle risorse che verranno liberate dal sequestro, sotto lo stretto controllo dell’amministratore giudiziario. “Continueremo a monitorare e a seguire la situazione per assicurarci che la continuita’ produttiva sia preservata”, ha concluso Zanonato.


























