Marco Revelli
Diviso in tre parti – I deliri dell’ ‘homo faber’, I dilemmi dell’ ‘uomo flessibile’ , I peccati della politica e il futuro dell’uomo solidale – il libro interpreta il Novecento come il secolo dell’ambivalenza e della contraddizione in tutte le sfere dell’attività umana. Attraverso l’analisi delle fratture e dei conflitti del secolo – interni alla logica di tutta la sua realtà sociale, economia, politica – l’autore ne ripecorre la storia e ne ricostruisce gli esiti. Se la vicenda del comunismo viene identificata come la rappresentazione emblematica e tragica dell’ambivalenza, una notevole parte del libro è dedicata alle contraddizioni che hanno drammaticamente agito sul mondo della produzione e del lavoro: gli effetti della rivoluzione tecnologica, la caduta del legame sociale, il post-fordismo e le sue radici, il ‘politeismo dei lavori’ , la ‘rete’ del lavoro totale. E ancora ambivalenti si presentano, a secolo concluso, le condizioni per uscire, attraverso forme nuove di solidarietà, dalle contrapposizioni fra società e politica, oppure per non uscirne, ribadendo la sottomissione al dispotismo del lavoro.


























