Sei milioni di posti di lavoro persi dall’inizio della recessione, con un tasso di disoccupazione balzato sopra il 9% per la prima volta da 25 anni. È questa la fotografia della crisi del lavoro negli Stati Uniti che, tuttavia, sembra cominci a mostrare i primi segni di stabilizzazione. A maggio l’economia americana ha perso 345.000 posti di lavoro, il numero più contenuto negli ultimi otto mesi e nettamente migliore rispetto ai 520.000 attesi dagli economisti. Rivisto in meglio il dato di aprile, con 504.000 posizioni lavorative cancellate contro le 539.000 della prima rilevazione.
Ma il mese scorso il tasso di disoccupazione è volato al 9,4% dall’8,9% di aprile, superando anche la stima media degli analisti che si aspettavano un aumento al 9,2%. È la prima volta dal 1983 che il tasso dei senza lavoro supera la soglia del 9% negli Usa.(LF)
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