Partirà tra poche settimane Agi Lavoro, la nuova agenzia di collocamento della Cisl che si occuperà di intermediazione del personale. Il presidente della srl è Giorgio Caprioli, ex segretario generale della Fim, che già lo scorso giugno, quando si era dimesso dalla guida dei metalmeccanici, aveva annunciato la costituzione del nuovo organismo. “Avrà un obiettivo di fondo – aveva detto -, quello di migliorare la nostra rete di servizi ai lavoratori”. Nei mesi successivi il ruolo della struttura si è definito meglio, a partire dall’organico: la sede nazionale sarà a Roma con altre cinque periferiche in Veneto, Lombardia, Piemonte, Toscana e Campania. Impegnerà complessivamente 14 dipendenti, con l’obiettivo di offrire agli iscritti selezione, orientamento e outsourcing. “Non lavoreremo sugli interinali – spiega Caprioli – ma svolgeremo tutte le funzioni proprie di un’agenzia”.
La Cisl coprirà i costi per i primi due anni, poi pensa di arrivare al pareggio di bilancio. Ma non avrà mai un guadagno, specifica, l’iniziativa non vuole fare cassa, è pensata esclusivamente per favorire chi si rivolge alla Confederazione. “Perché un sindacato deve aiutare i lavoratori a fare la domanda dei redditi – continua il presidente – e non anche quando cercano un lavoro?”. Questo tipo di iniziativa, che in Europa è “un’abitudine radicata”, si scontra però con un’altra concezione, quella della Cgil, che ha sempre respinto l’ipotesi di collocare i lavoratori. Caprioli risponde che Agi Lavoro non si limiterà ad assistere le categorie forti, dove il compito è più facile, ma rivolgerà un’attenzione particolare a chi ha requisiti ridotti; il punto di forza sarà la rete di iscritti che tocca 4,5 milioni di lavoratori.
Giudizio positivo arriva dal senatore dell’ex ministro del Lavoro oggi senatore del Partito democratico, Tiziano Treu, che sottolinea il valore innovativo dell’agenzia: “E’ la strada da percorrere per un sindacato moderno – spiega – e in sintonia con il suo tempo”. Non snatura il mestiere del sindacato, a suo giudizio, dato che già all’inizio del 900 si svolgeva attività di collocamento, prima che si affermasse il monopolio pubblico. Anche se la Cgil teme le discriminazioni, secondo Treu l’ideale per il futuro è un organismo gestito insieme da tutte le confederazioni. In ogni caso Agi Lavoro “va nella direzione giusta” perché, conclude, in questo modo il sindacato continua a fare i contratti, ma gestisce il collocamento, ovvero “ha anche quest’altra funzione molto importante per chi cerca lavoro”.
10 febbraio 2009
Emanuele Di Nicola
























