Continuano i contatti informali sul futuro di Alitalia. Marco Marazza, professore di Diritto del lavoro e consulente dell’azienda, com’è la situazione attuale?
I sindacati hanno rifiutato la nuova impostazione contrattuale proposta dalla Compagnia aerea italiana, ma i contenuti dell’offerta richiedono due precisazioni fondamentali.
Ovvero?
Prima di tutto il nodo dei piloti. Il progetto di contratto unico, in realtà, salvaguarda pienamente la categoria; al contrario di quanto detto, non li abbiamo messi insieme al personale di terra, ma è stata definita una sezione specifica per riconoscere le loro peculiarità.
Anpac e Unione piloti chiedono un contratto separato.
Ma già nella proposta non c’è nessun accorpamento; agli addetti della compagnia viene offerto solo un cappello contrattuale comune, poi sono rispettate le singole caratteristiche.
E l’altra questione?
Riguarda gli aspetti di regolamentazione comune, anche qui è nato un equivoco.
Quale?
Non è vero che siamo sotto i livelli di riferimento. Le maggiori compagnie continentali, come British Airways e Iberia, prevedono 30 giorni di ferie per i propri dipendenti, quindi l’offerta della Cai non è peggiorativa rispetto ai parametri europei.
Quando riprende il negoziato?
In queste ore sono in corso incontri non ufficiali, ci auguriamo di riaprirlo presto.
9 settembre 2008
Emanuele Di Nicola