di Massimo Masi, segretario organizzativo Uilca Uil
Inizia il 3 dicembre in Abi una trattativa ad oltranza che dovrebbe portare, in tempi relativamente brevi, alla firma del rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei bancari, scaduto il 31 dicembre 2005. Credo sia opportuno riepilogare i problemi che nei prossimi giorni dovranno essere risolti.
AREA CONTRATTUALE – Si tratta di individuare strumenti per evitare la delocalizzazione di lavorazioni all’estero, assieme a maggiori garanzie contrattuali sugli appalti e sul collegamento societario.
MERCATO DEL LAVORO – Il sindacato tende a limitare la precarietà accorciando i tempi dell’apprendistato e meglio regolamentando i contratti di inserimento e somministrazione. E’ il capitolo contrattuale dove le parti sono più vicine ad una risoluzione.
RELAZIONI SINDACALI – A fronte dei grandi mutamenti del sistema bancario italiano stiamo cercando di impostare un nuovo corso alle relazioni sindacali che consenta a tutti gli organismi sindacali, Rsa comprese, una reale partecipazione al cambiamento. Si tratta, inoltre, di incrementare le materie demandate alla contrattazione di secondo livello (Cia), assieme ad una maggiore esigibilità dei premi aziendali.
ASSETTI PROFESSIONALI – La grande sofferenza dei Quadri direttivi, soprattutto sull’esigibilità delle maggiori prestazioni richieste (particolarmente per i gerenti e responsabili degli sportelli), rimane al centro del confronto assieme ad un maggiore collegamento delle mansioni effettivamente svolte al grado ricoperto.
SISTEMI INCENTIVANTI – Rimangono grandi le distanze fra le organizzazioni sindacali e l’Abi su questa materia. Il sindacato chiede la possibilità di contrattare il sistema incentivante nelle aziende assieme alle cosiddette “campagne prodotto”, cioè le vendite di prodotti finanziari finalizzati al collocamento. Chiediamo, inoltre, una maggiore formazione per gli addetti alla vendita e regole certe per evitare quei fenomeni di degenerazione che hanno caratterizzato problemi nel recente passato (Cirio, Parmalat, derivati, ecc.).
ORARIO DI LAVORO E POLITICHE DI PARI OPPORTUNITA’ – Quei capitoli sono attualmente “inesplorati” dalle parti e rimangono in piedi le nostre richieste contenute in piattaforma.
AUMENTI SALARIALI – Dopo l’apertura di Abi della settimana scorsa siamo in attesa di conoscere le percentuali di aumento, la loro ripartizione nei livelli e, soprattutto la durata del contratto. Attendiamo anche di conoscere le cifre destinate al recupero della produttività del sistema bancario e le cifre destinate agli arretrati.
Quindi, distanze non più “siderali”, come definite dalla controparte all’inizio delle trattative, a ma distanze colmabili se esiste una volontà comune di arrivare ad una risoluzione equilibrata.