di Marco Marazza, professore di diritto del lavoro all’Università di Teramo
(Il testo del contratto)
Il contratto rappresenta un’integrazione di precedenti accordi sindacali del 2001 e del 2002 ed interviene sulle seguenti tematiche: a) sistema delle relazioni sindacali; b) formazione professionale; c) mercato e normativa del lavoro.
La parte più caratterizzante è quella relativa al sistema delle relazioni sindacali, gestite con l’obiettivo condiviso di migliorare le performance aziendali e le condizioni di impiego dei lavoratori.
In una prospettiva di partecipazione dei lavoratori all’andamento dell’azienda ed all’attività produttiva viene costituito l’Osservatorio di gruppo. L’organismo si riunisce una volta l’anno per dare seguito alla condivisione degli effetti delle scelte strategiche assunte dalla direzione aziendale. Il confronto è altresì esteso ai contenuti degli accordi commerciali ed industriali ed ai loro possibili riflessi sugli assetti societari e produttivi dei siti.
Il modello partecipativo, in linea con la tradizione delle relazioni industriali del paese, è piuttosto leggero. Ma l’Osservatorio ha competenze di analisi estese ai temi del posizionamento competitivo, dell’evoluzione della ricerca, dell’organizzazione del lavoro, delle nuove tecnologie, dell’evoluzione dei prodotti, degli investimenti e dell’andamento degli assetti occupazionali. Da segnalare, pertanto, il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali sulle prospettive di andamento dell’attività produttiva e, dunque, una forma di tendenziale . ma significativa – responsabilizzazione del lavoro sui temi più strettamente economici dell’impresa.
Meritevole di nota, sempre nell’ambito della parte dell’accordo dedicata alle relazioni sindacali, è anche la particolare attenzione alle problematiche della sicurezza e dell’ambiente di lavoro.
In un’ottica di prevenzione degli infortuni e di costante aggiornamento ed implementazione del livello di sicurezza deve infatti essere menzionato il programma di miglioramento continuo condiviso dalla direzione aziendale e dalle organizzazioni sindacali.
Il modello prevede l’adozione di una metodologia standard road map EHS (Enviroment, Health and Safety) quale strumento di autovalutazione dei livelli di sicurezza. La rilevazione della situazione aziendale avviene tramite l’effettuazione di audits esterni finalizzati: a) ad assegnare un punteggio in considerazione del livello di sicurezza in concreto riscontrato nei diversi uffici/sedi; b) alla predisposizione di un piano di interventi di miglioramento.
La continuatività delle azioni programmate è espressamente finalizzata all’adeguamento delle misure di sicurezza all’evoluzione del contesto tecnologico, produttivo ed organizzativo.
Nei processi di valutazione ed implementazione dei livelli di sicurezza sono coinvolti anche i fornitori e subappaltatori aziendali.
Nelle ulteriori sezioni l’accordo si segnala per la centralità della persona del lavoratore sia per gli aspetti formativi che per la gestione del rapporto di lavoro. Da rilevare, ad esempio: a) che il percorso di inserimento dei lavoratori non consente la successione di contratti di lavoro a termine con contratti di somministrazione a tempo determinato, o viceversa. Alla scadenza del periodo di lavoro temporaneo è infatti prevista la cessazione del contratto o la sua trasformazione in contratto a tempo indeterminato (fatta salva la sola ipotesi di proroga per la medesima esigenza produttiva aziendale qualora la stessa non via esaurita nei tempi previsti; b) l’istituto del part time di emergenza, finalizzato ad agevolare le richieste di temporanea trasformazione da full time in part time avanzate da lavoratori che lamentino gravi problematiche familiari; c) l’attenzione per la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti di religione diversa da quella cattolica (per quanto riguarda utilizzo delle ferie, mensa, turnazioni, pause); d) il trattamento migliorativo concesso ai lavoratori assunti con contratti di apprendistato.
Complessivamente l’accordo sembra contribuire ad un costruttivo clima di relazioni sindacali e sotto molteplici profili può rappresentare un modello di riferimento per le imprese e le organizzazioni sindacali che intendono o possono investire sulla costruzione di un miglior clima aziendale.