di Tullio Tulli – Direttore risorse umane e organizzazione Trambus
Cos’è la certificazione etica
A novembre 2003 Trambus Spa, l’azienda pubblica di trasporti di Roma, ha ottenuto dal SAI (Social Accountability International) la certificazione SA 8000, ovvero il riconoscimento dell’impegno che la nostra azienda ha assunto per il rispetto di valori e prassi eticamente corretti e l’attenzione ai principi della responsabilità sociale d’impresa.
È ancora vivo nell’opinione pubblica il ricordo di notizie – eravamo negli anni ’90 – che alcune multinazionali americane utilizzavano manodopera minorile per la realizzazione dei loro prodotti. Molte aziende coinvolte ebbero sensibili perdite finanziarie e danni alla loro immagine e furono costrette ad adottare opportuni provvedimenti. Per questo, negli Stati Uniti fu avviato lo studio di un sistema di certificazione che garantisse il comportamento etico delle aziende e, nel 1997, si arrivò alla pubblicazione della norma internazionale SA 8000 (SA sta per Social Accountability), che contiene i requisiti per il comportamento sociale delle imprese.
La norma – aggiornata nel 2001 – prevede, in sintesi, che l’azienda rispetti questi 8 requisiti collegati ai principali diritti umani: divieto di manodopera minorile, divieto di lavoro obbligato, rispetto e tutela delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, tutela del diritto dei lavoratori alla contrattazione collettiva e ad organizzarsi attraverso forme di rappresentanza, divieto di discriminazioni di ogni genere, divieto di pratiche disciplinari illegali, garanzia di un giusto orario di lavoro, corresponsione di adeguati stipendi. A questi punti si aggiunge un ulteriore requisito, cioè un sistema di gestione sociale che deve comprendere, tra l’altro, il controllo della filiera dei fornitori, la comunicazione da e verso gli stakeholders, il monitoraggio interno attraverso verifiche periodiche.
Le ragioni della scelta di Trambus
Oggi siamo sempre più consapevoli di quanto l’evoluzione dell’economia internazionale stia determinando un cambiamento del ruolo delle imprese nell’ambito sociale e quanto l’attenzione verso le tematiche etiche sia in forte crescita, grazie anche alle azioni di sensibilizzazione promosse da varie componenti culturali e associative e dalle pressioni esercitate dall’opinione pubblica dei paesi industrializzati.
Anche per questo motivo aumentano le imprese che collocano la responsabilità etica e sociale fra le priorità della propria gestione: i dati ufficiali del SAI al 20 febbraio 2004 registrano che 354 aziende nel mondo sono certificate SA 8000 (+69 rispetto al 30 settembre 2003), e tra queste 75 sono in Italia (+ 21 rispetto al 30 settembre 2003). Nel settore del trasporto pubblico italiano le aziende certificate sono 12 (+ 4 rispetto al 30 settembre 2003), tra le quali Ataf, Anm, Sita, Clap, Tra.in.; nella regione Lazio è ancora Trambus l’unica azienda ad aver acquisito – nel novembre 2003 – la certificazione per la responsabilità sociale.
Questi dati confermerebbero la crescente attenzione delle imprese alle tematiche legate alla soddisfazione di bisogni etici – nel significato di rispetto del bene comune – che possono inserirsi nel concetto generale di qualità, intesa come capacità di soddisfare le esigenze e i bisogni degli stakeholders sia interni (proprietari, azionisti, lavoratori), sia esterni (clienti/utenti, fornitori, istituti di credito, associazioni dei consumatori, istituzioni, collettività in genere).
La libertà di essere e fare impresa, infatti, non può prescindere dall’assunzione di impegni socialmente responsabili ed eticamente corretti. Se è vero che un’azienda ha come obiettivo primario quello di generare e sviluppare profitto (e, nel caso di Trambus, realizzare i chilometri stabiliti nel contratto di servizio, mantenendo il conto economico in equilibrio), è anche vero che questo obiettivo non può essere raggiunto senza una gestione corretta dell’impresa, che vuol dire, nel concreto, fare scelte responsabili nel rispetto delle regole, degli uomini e delle donne che vi lavorano, e sviluppare buone pratiche nell’organizzazione del sistema aziendale, che salvaguardino il bene comune dei dipendenti, dell’ambiente e della comunità in cui si realizza la produzione.
A tutto ciò si deve aggiungere la particolare missione che caratterizza un’impresa come Trambus, che produce un servizio ad elevata utilità sociale, qual è il trasporto pubblico. Per questa sua peculiarità, infatti, la nostra azienda non può legarsi esclusivamente alle logiche di profitto ma deve anche prestare attenzione agli aspetti e alle problematiche legate alle esigenze della comunità locale, dalle istituzioni agli utenti, dalle leggi e norme che governano il servizio e la sicurezza nel lavoro, alla salvaguardia dell’ambiente. Tutto questo orienta la nostra impresa nel raggiungimento dell’obiettivo primario di favorire un maggiore utilizzo del servizio pubblico da parte dei cittadini, attraverso una gestione responsabile indirizzata all’efficienza e alla qualità del servizio, con una costante attenzione alle regole sociali e ambientali.
Gli ultimi impegni sociali
Attraverso il settore Produzioni Speciali la nostra azienda è attivamente impegnata alla progettazione di servizi di trasporto destinati a cittadini che hanno difficoltà ad utilizzare i tradizionali mezzi pubblici. Oltre al trasporto scolastico e ai bus per disabili, questo settore ha recentemente avviato il progetto di un nuovo pullman Gran Turismo per persone con gravi difficoltà motorie (per maggiori particolari leggere il numero di febbraio 2004 di Trambusnews). E l’impegno di Trambus verso una piena integrazione sociale si concretizza anche con la recente aggiudicazione della gara per la progettazione e realizzazione del servizio di trasporto disabili nel territorio di 69 comuni nella Provincia di Roma, un bacino di passeggeri che comprende Tivoli, Colleferro, Guidonia, Monterotondo, Subiaco e Palestrina.