Nel 2040 ci saranno solo 2 persone che lavoreranno per ogni pensionato, contro il rapporto attuale che è di 4 a 1. Lo ha detto il commissario Ue agli affari monetari ed economici Pedro Solbes, in un convegno sulla sfida pensionistica in Europa.
Secondo i dati citati (fonte Eurostat) la popolazione in età lavorativa (tra i 15 e i 64 anni) nella Ue calerà di circa 40 milioni nei prossimi 50 anni, mentre il numero degli ultra 65enni aumenterà della stessa percentuale. Il risultato sarà che sarà raddoppiato il tasso di dipendenza tra persone attive e pensionati: il tasso passerà dal 24% del 2000 al 49% del 2050. ”L’incertezza non è una scusa per la mancata azione”, ha sottolineato il commissario Ue, incitando gli Stati membri a prepararsi alla sfida, indicando tre priorità: rapido passo nella riduzione del debito pubblico; aumento del tasso di occupazione, specialmente delle donne e dei vecchi lavoratori; riforma del sistema pensionistico e della sanità. ”Sono preoccupato – ha detto Solbes – perchè c’è un serio gap tra gli impegni presi per affrontare l’invecchiamento della popolazione e le attuali misure di riforma che sono state prese”. ”Sulla base delle politiche attuali, un chiaro e inequivocabile rischio di insostenibilità delle finanze pubbliche esiste almeno in metà degli Stati membri della Ue”, ha aggiunto. ”Anche i paesi che a prima vista sembrano essere in una buona posizione, hanno di fronte una sfida scoraggiante”, ha aggiunto Solbes, rilevando che la sfida è particolarmente alta per ”i paesi ad alto indebitamento”.
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