Si è aperto oggi a Tivoli il Consiglio Nazionale dello Snals-Confals che ha visto al centro del dibattito il mondo della scuola. I lavori sono stati aperti dalle parole di Vito de Filippo, sottosegretario del MIUR, che ha ribadito l’impegno profuso dal ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli con il Ministero dell’Economia per mettere a bilancio le risorse per il nuovo contratto del comparto scuola.
“Stiamo lavorando, in primis il ministro Fedeli – spiega de Filippo – per convincere il Governo e il Ministero dell’economia a mettere in bilancio le risorse per il nuovo contratto, dando per acquisiti gli 85 euro. Parlo di un minimo di 1,6mld. Il nostro obiettivo è che in questa legislatura vengano definite sia la parte economica sia quella normativa del contratto”.
Parole ascoltate con grande attenzione da Elvira Serafini, segretario generale dello Snals Confsal, che non ha mancato di evidenziare alcune criticità presenti nella legge 107, soprattutto per quanto riguarda il mancato ruolo della contrattazione nel definire i nuovi oneri del personale scolastico.
“Le innovazioni e i nuovi impegni per il personale sono stati introdotti senza nuova contrattazione, con retribuzioni ferme da 10 anni, e senza creare adeguate condizioni strutturali organizzative. Sono mancati rispetto ed equità”.
“Dopo l’accordo del novembre 2016, firmato anche dalla Confsal cui lo SNALS aderisce, – ha proseguito la Serafini – aspettiamo di verificare la sincera volontà del Governo di stipulare i contratti del pubblico impiego senza tattiche dilatorie e senza furbizie elettoralistiche”.
La leader dello Snals-Confsal ha infatti chiesto “un aumento dignitoso della retribuzione”. La proposta di un incremento salariale di 85 euro non è, ad oggi, accettabile dal sindacato, anche in virtù delle lunghe incertezze che hanno interessato il contratto di chi opera all’interno della scuola.
Proprio per questo motivo la Serafini ha difeso con forza gli scatti di anzianità “ad oggi l’unica forma di avanzamento retributiva”.
Sul versante normativo, ha proseguito la Serafini, vanno rivisti diversi aspetti, dal bonus, che deve diventare una parte integrante del salario, al sistema di valutazione dei docenti e dei dirigenti.
Questi elementi, sottolinea il sindacato, sono indispensabili per garantire una vera e piena autonomia delle istituzioni scolastiche, che invece rischia di trasformarsi solo in un vuoto decentramento, dove le decisioni più importanti sono prese al centro e tutte le responsabilità vengono rovesciate sulle scuole.
In conclusione Sergio Gasparrini, presidente dell’Aran, ha ribadito l’impegno ad aprire, in tempi ragionevoli, un nuovo tavolo di confronto, procedendo per sessioni tematiche, e poter riscrivere così le regole e arrivare ad un testo unico.
T.N.