Angela Merkel si conferma cancelliera della Germania per altri quattro anni. Il suo partito Cd è il primo partito della Germania con il 32,5%.
I risultati definitivi vedono i conservatori dell’Unione Cdu/Csu raccogliere il 33% dei voti (-8,5 rispetto al 2013); i socialdemocratici della Spd, partito di Martin Schultz, ottengono il 20,5% dei voti (-5,2); Alternative fuer Deuschland (AfD) il 12,6% (+7,9); i liberaldemocratici (Fdp) il 10,7% (+5,9); l’estrema sinistra Linke il 9,2% (+0,6), i Verdi l’8,9% (+0,5).
Il futuro Bundestag conterà ben 709 deputati, un record, contro i 630 dell’assemblea uscente, dovuto al sistema elettorale tedesco che prevede una redistribuzione di seggi aggiuntivi al termine dello scrutinio. I seggi saranno così distribuiti: Unione 246, Spd 153, AfD 94, Fdp 80, Linke 69, verdi 67.
Neppure un’ora dopo la chiusura delle urne, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto ai suoi sostenitori: “Avrei desiderato un risultato migliore, ma abbiamo raggiunto l’obiettivo strategico di queste elezioni: siamo il primo partito e guideremo il prossimo governo”.
Ma la vittoria della cancelliera può ben dirsi zoppa perla Cdu, che ha perso oltre l’8% dei voti e un centinaio di seggi nel nuovo Bundestag. Tuttavia, Merkel ha reagito mostrando un sorriso tranquillizzante, pur riconoscendo l’imminente fase di difficoltà, a fronte soprattutto dell’irruzione sulla scena politica tedesca dell’estrema destra
Non è andata meglio, anzi, allo sfidante socialdemocratico alla Cancelleria, Martin Schulz, il cui partito ha toccato il minimo storico. Schulz ha preso atto della sconfitta e ha immediatamente dichiarato di voler passare all’opposizione: “Stasera finisce la nostra collaborazione con la Cdu, la Grosse Koalition ha perso la sua ragion d’essere , questa alleanza di governo è finita, crediamo che l’Spd sarà all’opposizione di questo governo”.
Grande entusiasmo per Alternative fuer Deutschland che irrompe nel Bundestag stravincendo soprattutto nella ex Ddr. “Cacceremo Frau Merkel, ci riprenderemo il nostro popolo”, ha dichiarato esultante il capolista dell’AfD, Alexander Gauland.
A festeggiare, all’indomani dal voto, c’è anche la Fdp, il partito liberaldemocratico di Christian Lindner che rientra in parlamento con un risultato più che lusinghiero, superiore al 10%. “Ci riprenderemo il nostro posto in Parlamento”, ha detto davanti a una folla di militanti il giovane leader del partito. “Da adesso torneremo ad essere il gruppo parlamentare della libertà. Il nostro comeback è stato reso possibile da vostro voto. Dopo il fallimento è possibile un nuovo inizio”.
E. M.