A ottobre il numero di occupati è risultato lievemente inferiore rispetto al mese precedente (- 0,1% pari a – 13mila unità), mentre nella media agosto-ottobre si è registrato un aumento congiunturale (+ 0,5% pari a 115mila unità).
Tuttavia, a ottobre il numero degli occupati risulta “significativamente inferiore” a quello di gennaio (circa 400mila unità in meno). E’ quanto rileva l’Istat, sottolineando che alla riduzione dell’occupazione non è corrisposto, nello stesso periodo, un aumento della disoccupazione (circa di 20mila unità l’aumento rispetto a gennaio) quanto un aumento dell’inattività (circa 250mila unità in più).
Nel 2020 il tasso di disoccupazione diminuirebbe (9,4%) per poi tornare a crescere nel 2021 (11%). L’andamento degli indicatori del mercato del lavoro, spiega l’istituto di statistica, è stato fortemente influenzato dai provvedimenti di parziale chiusura delle attività produttive, dall’adozione dello smart working, dalle misure di limitazione dei comportamenti sociali e dalle politiche realizzate a sostegno dell’occupazione, rendendo difficili le comparazioni internazionali.
TN