Il debito pubblico italiano “è sostenibile, ma la sua permanenza su livelli elevati ci lascia esposti ai rischi, e ai costi, derivanti da tensioni sui mercati finanziari o da nuovi shock economici”. Lo ha sottolineato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, secondo cui “il governo ha reso nota l’intenzione di avviare già dal prossimo anno la riduzione del peso del debito pubblico sul Pil, per riportarlo sui livelli precedenti la pandemia entro la fine del decennio”.
“Se la crescita nei prossimi anni eccederà le aspettative – ha spiegato il governatore alla 96esima Giornata mondiale del risparmio – la discesa del rapporto tra debito e prodotto potrà essere più veloce, con un più deciso miglioramento dell’avanzo primario. Il conseguimento dell’obiettivo indicato dal governo presuppone l’utilizzo efficace dei fondi presi a prestito per far fronte alla crisi, nonchè di quelli messi a disposizione dai programmi europei”.
“Non si può prescindere – ha aggiunto Visco – da uno sforzo notevole, ma alla portata del paese, per accrescere l’innovazione e la capacità produttiva, gli investimenti cui destinare nei modi più sicuri e sostenibili il nostro risparmio, le possibilità di impiego offerte dalla nostra economia e la partecipazione al lavoro, in particolare dei giovani e delle donne”.
TN