E’ iniziato l’incontro tra i sindacati della scuola e il ministero dell’Istruzione per discutere del concorso straordinario per i 32mila posti riservato ai docenti precari (di medie e superiori) con 3 anni di servizio; il concorso, a quanto si apprende, inzierà il 22 ottobre e le prove andranno avanti almeno fino a metà novembre. Le date saranno pubblicate domani in Gazzetta ufficiale e che la prova si svolgerà naturalmente nel rispetto di particolari misure anti-Covid (divieto di ingresso a chi avrà più di 37,5 di febbre o una sintomatologia respiratoria in atto ed esclusione delle persone eventualmente in quarantena).
“Tra la pandemia che ha ripreso a imperversare e le ormai note difficoltà nella costituzione delle commissioni esaminatrici, nutriamo seri dubbi che si riuscirà a rispettare il calendario fissato dal ministero dell`Istruzione e a espletare le prove entro novembre”. Ad affermarlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, in merito al concorso straordinario.
Secondo il leader della Gilda, che comunque ritiene la tempistica già tardiva rispetto alle esigenze della scuola, a pesare come macigni sulla tabella di marcia sono da una parte i numeri dei contagi, purtroppo in rialzo, e dall`altra i soliti nodi irrisolti che si presentano puntualmente a ogni tornata concorsuale: i compensi irrisori percepiti dai commissari e la mancanza dell`esonero dal servizio per i docenti impegnati nelle commissioni. Due fattori che, come da sempre denuncia la Gilda, scoraggiano fortemente gli insegnanti più qualificati dall`assumere l`incarico.
“Considerate le notevoli difficoltà del momento – sostiene Di Meglio – il calendario concorsuale sembra più una mossa propagandistica da parte del Ministero che un`intenzione reale.
Senza poi tenere conto del solito modus operandi per cui certe informazioni, come questa riguardante le modalità di espletamento del concorso, vengono rese note agli organi di stampa prima di qualunque confronto con le organizzazioni sindacali. Visto che il ministero assume decisioni unilaterali, – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – ovviamente tutte le conseguenze ricadranno soltanto sulla sua responsabilità”.
E.G.