E’ stato raggiunto un interessante accordo di carattere solidaristico tra sindacati ed Enel per far fronte alle difficoltà nate dalla pandemia del Coronavirus. L’azienda infatti appena iniziate le difficoltà sanitarie ha consentito un ampio ricorso allo smart working, ma non tutti i lavori sono remotizzabili per cui si trattava di trovare un meccanismo che aiutasse i lavoratori. Scartata per tutti coloro che sarebbero rimasti a casa l’ipotesi di un ricorso massiccio alla cassa integrazione guadagni, che ha un costo elevato per i lavoratori, è stato deciso di istituire una banca solidale di giornate lavorative, alla quale i lavoratori possano ricorrere per ripianare le assenze che si troveranno a fare. E’ stato infatti previsto che a fine maggio si effettui un calcolo delle giornate non lavorate e sia possibile attingere a questa banca per pareggiare i conti. Ogni lavoratore avrà la possibilità di ricorrere alla banca in maniera proporzionale e secondo precisi riferimenti, legati anche alla natura del lavoro normalmente svolto.
La banca disporrà di un capitale di 30mila giornate lavorative messe a disposizione di Enel, una giornata per ognuno dei dipendenti del gruppo. I lavoratori potranno aggiungere a questa dotazione iniziale una o più giornate di ferie, sempre su base volontaristica, per aiutare i colleghi che non hanno potuto godere dei benefici dello smart working. Ancora, saranno a disposizione della banca altre giornate normalmente usate per formazione: l’Enel metterà a disposizione 3 giornate per ogni lavoratore e i lavoratori aggiungeranno la giornata che a termini di contratto possono avere a disposizione sempre per formazione. Se comunque restasse a carico dei lavoratori un residuo di giornate da ripianare, queste saranno recuperate con il ricorso a straordinari per i quali al lavoratore sarà corrisposto solo la maggiorazione salariale prevista.
Massimo Mascini