Una ricetta in sette punti per rilanciare la crescita e garantire la sostenibilità dei conti pubblici. Le proposte al governo, in vista della stesura della manovra economica per il 2020, arrivano dal Centro Studi di Confindustria.
Prima azione da intraprendere è il “sostegno agli investimenti privati”, dando continuità alle misure fiscali che si sono rivelate efficaci, come il rifinanziamento dell`iper-ammortamento per le spese d`acquisto di beni strumentali incorporanti tecnologie digitali, cercando di allargarle a investimenti che favoriscono la transizione verso la sostenibilità.
Seconda misura, lo sblocco degli investimenti pubblici – proseguendo nell`azione di sblocco dei cantieri ancora fermi per spendere le risorse pubbliche che sono state stanziate, anche completando l`attuazione delle misure adottate recentemente (Decreto Sblocca-cantieri) ed eliminando gli altri ostacoli ancora esistenti.
Terzo punto, l`avvio di una riforma fiscale: nella direzione di un alleggerimento del carico fiscale, specie quello che grava sul lavoro, sia mettendo più soldi in tasca ai lavoratori, per favorire l`offerta di lavoro e i consumi, sia riducendo il costo del lavoro per le imprese, per aumentare la competitività e la domanda di lavoro.
Quarto suggerimento che arriva dagli economisti del Csc è un riordino delle aliquote Iva: nel caso si renda assolutamente necessario, per la tenuta dei conti pubblici e per evitare altre misure recessive, intervenire sull`attuale struttura dell`Iva, bisognerebbe finalizzare l`intervento sui singoli beni consumati prevalentemente dalle famiglie con redditi elevati, attenuando o comunque non aumentando l`incidenza dell`imposta sulle famiglie a basso reddito, che hanno tipicamente una maggiore propensione al consumo.
Quinto punto, l`introduzione di misure di contrasto all`evasione: in particolare con uno stimolo all`uso della moneta elettronica, scarsamente diffuso in Italia, da erogare attraverso la definizione di uno sconto fiscale a coloro che ne fanno ricorso; nell`ipotesi formulata dal Csc, si tratterebbe di un credito di imposta in percentuale del valore della transazione.
Sesta misura, l`acquisizione interamente a riduzione del deficit tendenziale dei risparmi derivanti dal minor utilizzo di “Quota 100” e dal Reddito di cittadinanza, per i quali sono state stanziate somme superiori a quanto si stima necessario sulla base delle domande pervenute, con risparmi oltre quelli ipotizzati dal governo nel Dl 4/2019 e accantonati come “economie di spesa”.
Settima e ultima proposta, un riequilibrio della tassazione sulle rendite finanziarie, attraverso un aumento della tassazione dei proventi sui titoli di Stato, al fine di recuperare risorse da destinare a un piano per la formazione e l`inserimento lavorativo dei giovani.
E.G.