Secondo le stime preliminari Istat, nel mese di settembre 2019 l’inflazione in Italia registra una diminuzione dello 0,5% su base mensile e un aumento dello 0,4% su base annua (stabile rispetto al mese precedente). In particolare, le stime preliminari confermano la debolezza dell’inflazione nel nostro Paese, ferma a +0,4% per il terzo mese consecutivo.
La stabilità dell’inflazione è dovuta a dinamiche opposte: da un lato rallentano la loro crescita i prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +1,5% a +1,1%), dei servizi relativi ai trasporti (da +1,7% a +0,4%, effetto di fattori stagionali) e accentuano la loro flessione i beni energetici non regolamentati (da -1,0% a -2,6%); dall’altro accelerano i prezzi dei beni alimentari lavorati (da +0,2% di agosto a +0,7%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,0% a +1,3%) e si attenua la flessione dei prezzi dei beni durevoli (da -1,2% a -0,7%).
Infine, a settembre 2019 il cosiddetto “carrello della spesa”, ossia i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,8% mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto dello 0,6% (tutti e due da +0,7% del mese precedente), registrando in entrambi i casi una crescita più sostenuta di quella riferita all’intero paniere.
E.G.


























