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Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

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Home - Camera - Commissione Lavoro, pubblico e privato (Dai Resoconti Sommari)

Commissione Lavoro, pubblico e privato (Dai Resoconti Sommari)

31 Luglio 2019
in Camera

INTERROGAZIONI
Giovedì 1o agosto 2019. — Presidenza della vicepresidente Renata POLVERINI. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.
La seduta comincia alle 9.
5-02310 Serracchiani: Estensione dell’indennizzo di cui all’articolo 1 del decreto legislativo n. 207 del 1996 ai soggetti che hanno cessato l’attività commerciale negli anni 2017 e 2018.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Debora SERRACCHIANI (PD) si dichiara allibita per la risposta del sottosegretario Durigon, che ha messo in luce la contraddittorietà dell’azione del Governo, il quale, nel rendere strutturale la misura, non ha provveduto contestualmente alla copertura finanziaria dei due anni per i quali non vi è stata contribuzione. Pertanto, l’impossibilità di accedere al beneficio per i commercianti che hanno cessato l’attività nel periodo in cui l’indennizzo non risultava vigente ha, di fatto, creato una nuova categoria di «esodati», di cui il Governo non si cura, al pari dei 6 mila soggetti che tuttora sono senza lavoro e senza pensione a causa della cosiddetta «riforma Fornero». Preannuncia, quindi, che il gruppo Partito Democratico, in occasione dell’esame del prossimo disegno di legge di bilancio o del primo provvedimento utile, presenterà emendamenti specifici volti a sanare sia la situazione degli «esodati» a causa della «riforma Fornero», sia la situazione dei commercianti «esodati», su cui verte il presente atto di sindacato, la cui risoluzione, tra l’altro, necessiterebbe di risorse finanziarie abbastanza limitate.
5-02341 Costanzo: Iniziative per il superamento dei ritardi nel pagamento degli stipendi in favore dei dipendenti dell’azienda Manitalidea S.p.a.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Jessica COSTANZO (M5S), nel ringraziare il sottosegretario, si dichiara soddisfatta della risposta fornita, la quale dimostra l’impegno del Governo nel seguire la vicenda, che coinvolge circa cinquemila lavoratori e le loro famiglie. Sottolinea, quindi, la necessità di superare le lentezze dell’azione amministrativa, ma, al contempo, registra favorevolmente l’intenzione delle istituzioni territoriali e nazionali di interessarsi al problema.
Renata POLVERINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno.
La seduta termina alle 9.10.

RISOLUZIONI

Giovedì 1o agosto 2019. — Presidenza del vicepresidente Davide TRIPIEDI. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Cominardi.
La seduta comincia alle 13.35.
7-00012 Rizzetto, 7-00215 Serracchiani, 7-00216 Segneri e 7-00234 Murelli: Istituzione della retribuzione minima oraria. 

(Seguito della discussione congiunta e rinvio).
Davide TRIPIEDI, presidente, avverte che la Commissione riprende la discussione congiunta delle risoluzioni 7-00012 Rizzetto, 7-00215 Serracchiani, 7-00216 Segneri e 7-00234 Murelli, rinviata nella seduta dello scorso 3 aprile. 
Ricorda che la Commissione ha svolto un approfondito ciclo di audizioni informali e che nella seduta odierna, come convenuto nella riunione dell’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dello scorso 25 luglio, proseguirà la discussione congiunta delle citate risoluzioni. 
Dà quindi la parola al rappresentante del Governo.
Il sottosegretario 
Claudio COMINARDI chiede alla Commissione di rinviare il seguito della discussione congiunta delle risoluzioni in titolo ad altra seduta, in considerazione del fatto che sul salario minimo è in corso un approfondito dibattito, anche legato all’esame del disegno di legge in materia, in corso presso il Senato. Anche tenuto conto del fatto che la differenza delle posizioni politiche espresse nelle risoluzioni in discussione non ha consentito il raggiungimento di una sintesi in un testo unificato, fa presente che il Governo non è pronto, nella seduta odierna, a esprimersi su un panorama così articolato di punti di vista.
Walter RIZZETTO (FdI) dichiara di giudicare vergognosa la richiesta di ulteriore tempo formulata dal sottosegretario, soprattutto perché non si può affermare che il Governo non è preparato a esprimersi su un tema ampiamente approfondito già nella scorsa legislatura, quando il Movimento 5 Stelle aveva fatto del salario minimo una propria bandiera. Per giunta, la richiesta del sottosegretario è tanto più inaccettabile se si pensa che l’approvazione della legge sul salario minimo è stata data a più riprese per già avvenuta dal Ministro Di Maio e dallo stesso sottosegretario Cominardi. Non comprende, dunque, per quale motivo non si possano porre in votazione le risoluzioni in discussione, che sono uno strumento di indirizzo politico, potenzialmente utile, quindi, anche al fine di orientare il prosieguo dell’esame del disegno di legge sul salario minimo, in corso presso il Senato. Esprime, pertanto, il sospetto che il tentativo di dilazione in atto, così come avvenuto nella scorsa legislatura da parte dell’allora maggioranza, celi piuttosto il desiderio di non scontentare i sindacati, che perderebbero potere in conseguenza dell’approvazione di una simile disciplina. Chiede quindi al Governo di fissare tempi certi per la votazione delle risoluzioni, dal momento che, a suo giudizio, la invocata necessità di approfondimenti ulteriori sul tema nasconde in realtà l’incapacità o la mancanza di preparazione dell’Esecutivo.
Debora SERRACCHIANI (PD) si dichiara sconcertata dalla richiesta di ulteriore tempo formulata dal sottosegretario. L’atteggiamento dilatorio del Governo riguarda un tema ampiamente approfondito come quello del salario minimo, ma anche quello, altrettanto approfondito, della rappresentatività sindacale, temi sui quali, a nome del gruppo Partito Democratico, chiede che la Commissione si esprima al più presto. Stigmatizza, quindi, il comportamento del Governo, che, mostrando scarso rispetto delle istituzioni e dei cittadini, dà per già assunte decisioni su temi così importanti, quando, invece, è esso stesso a rifiutarsi di assumerle. Così è stato anche per il tema dei cosiddetti rider, su cui la Commissione ha avviato, ma non concluso, la discussione congiunta di distinte risoluzioni, tanto che è nel frattempo intervenuta la magistratura, la quale, ancora una volta, ha preceduto la politica. Coglie, quindi, l’occasione per ricordare al Governo che sono necessarie risposte anche alle numerose interrogazioni pendenti presso questa Commissione, che toccano temi importanti, di sicuro interesse generale. La mancanza di idee chiare da parte della maggioranza nuoce agli italiani, i quali presto si renderanno conto delle tante bugie che la stessa maggioranza continua a propinare loro.
Davide TRIPIEDI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.
La seduta termina alle 13.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.50 alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 31 luglio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.
La seduta comincia alle 9.05.
DL 59/2019: Misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020. 
C. 2019 Governo, approvato dal Senato.
 
(Parere alla VII Commissione). 
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 30 luglio 2019.
Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l’ordine del giorno reca il seguito dell’esame, in sede consultiva, ai fini dell’espressione del parere di competenza alla VII Commissione (Cultura), del disegno di legge n. 2019, di conversione del decreto-legge n. 59 del 2019, recante misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020, approvato, con modificazioni, dal Senato. 
Ricorda che, avendo nella seduta di ieri la relatrice, onorevole Villani, svolto la sua relazione, nella seduta odierna la Commissione procederà all’espressione del parere. 
Invita, quindi, la relatrice a illustrare la sua proposta di parere.
Virginia VILLANI (M5S), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice.
La seduta termina alle 9.10.

AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 31 luglio 2019.
Audizioni nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 707 Polverini, recante norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l’introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell’articolo 46 della Costituzione, e C. 788 Gribaudo, recante norme sull’accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati. 
Audizione di rappresentanti dell’Associazione bancaria italiana (ABI).
L’audizione informale è stata svolta dalle 14.45 alle 15.
Audizione di rappresentanti dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA).
L’audizione informale è stata svolta dalle 15 alle 15.15.
Audizione di rappresentanti dell’Associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione (ANAPA).
L’audizione informale è stata svolta dalle 15.35 alle 15.50.

SEDE REFERENTE
Mercoledì 31 luglio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.
La seduta comincia alle 15.50.
Modifica dell’articolo 3 del decreto legislativo 16 settembre 1996, n. 564, in materia di contribuzione previdenziale per i lavoratori che svolgono attività sindacale. 
Nuovo testo C. 294 Meloni.
 
(Seguito dell’esame e conclusione – Ritiro della proposta di legge C. 294 Meloni).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 luglio 2019.
Andrea GIACCONE, presidente, comunica che sul nuovo testo risultante dall’approvazione dell’emendamento Epifani 1.2 (Nuova formulazione) è pervenuto il parere favorevole della I Commissione (Affari costituzionali), mentre la V Commissione (Bilancio) potrebbe renderlo nella giornata di domani oppure direttamente all’Assemblea. 
Avverte, tuttavia, che la Commissione non può procedere oltre nell’esame del provvedimento in titolo e, in particolare, non procederà a conferire il mandato alla relatrice, poiché il gruppo Fratelli d’Italia ha comunicato che l’onorevole Meloni, in data odierna, ha ritirato, anche a nome dei cofirmatari, la proposta di legge C. 294 a sua prima firma.
Walter RIZZETTO (FdI), in qualità di cofirmatario della proposta di legge, precisa che il ritiro è stato dettato da ragioni di opportunità, in seguito alla modifica apportata dalla Commissione.
Ettore Guglielmo EPIFANI (LeU), pur rispettando la scelta del gruppo Fratelli d’Italia, esprime il suo rammarico perché, a suo giudizio, la soluzione trovata con il nuovo testo della proposta di legge avrebbe permesso di contemperare l’esigenza di tutelare i diritti dei soggetti coinvolti con quella di contrastare gli abusi. Ritiene che il Parlamento abbia perso un’occasione per intervenire costruttivamente su un problema oggettivo.
Davide TRIPIEDI (M5S), condividendo le osservazioni del collega Epifani, esprime la sua delusione e auspica un ripensamento dei firmatari della proposta di legge, in mancanza di una strada alternativa da percorrere. Ritiene, peraltro, che la Commissione, in questa occasione, abbia dimostrato di saper trovare, pur nella diversità delle posizioni politiche, soluzioni condivise a problemi oggettivi.
Carla CANTONE (PD), comprendendo il dispiacere espresso dal collega Tripiedi, ricorda che nel corso delle audizioni informali, sia l’INPS sia i sindacati si erano dichiarati a favore di una soluzione che vedesse l’Istituto previdenziale in prima fila nel contrasto degli abusi. Non potendosi oggi formalizzare tale soluzione in una norma di legge, auspica che il Parlamento vigili affinché l’INPS effettui comunque i necessari controlli.
Elena MURELLI (Lega) condivide le osservazioni dei colleghi intervenuti e ricorda l’importanza di contrastare un fenomeno la cui gravità è stata più volte messa in luce, da ultimo nel corso delle audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva che la Commissione sta svolgendo sull’attività di vigilanza in materia di lavoro.
Serse SOVERINI (Misto-CP-A-PS-A) si associa alle considerazioni svolte dai colleghi intervenuti.
Carlo FATUZZO (FI), intervenendo a titolo personale, dichiara di ritenere impropria la scelta, operata con il nuovo testo della proposta di legge in esame, di far carico all’INPS anche del compito di contrastare il ricorso distorto alle disposizioni in materia di contribuzione dei lavoratori che svolgono attività sindacale.
Walter RIZZETTO (FdI), dopo aver osservato come i gruppi che hanno manifestato rammarico per il ritiro della proposta di legge C. 294 Meloni abbiano la possibilità di presentare una nuova proposta di legge di contenuto analogo, dichiara di non ritenere corretto il comportamento di quanti, da un lato, auspicano il contrasto degli abusi in tema di contribuzione previdenziale e, dall’altro, dimostrano di non volersi assumere la responsabilità di portare avanti proposte concrete, come confermano gli emendamenti in materia, prima presentati e poi ritirati nel corso dell’esame di proposte normative volte alla riduzione dei trattamenti pensionistici più elevati.
Andrea GIACCONE, presidente, in considerazione dell’imminente inizio della seduta dell’Assemblea, preso atto degli interventi svolti dai colleghi, ribadisce come, a seguito del ritiro della proposta di legge C. 294 Meloni, l’iter del provvedimento non possa proseguire.
La seduta termina alle 16.

AVVERTENZA
Il seguente punto all’ordine del giorno non è stato trattato:
Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

AUDIZIONI INFORMALI
Martedì 30 luglio 2019

Audizione di Andrea Goggi, amministratore delegato di Jobby S.r.l., nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni 7-00106 Costanzo, 7-00224 Invidia e 7-00236 Serracchiani, concernenti iniziative per la regolazione del rapporto di lavoro tramite piattaforma (gig working).

L’audizione informale è stata svolta dalle 13.35 alle 14.

AUDIZIONI INFORMALI
Martedì 30 luglio 2019.

Audizione di rappresentanti di Assindatcolf, nell’ambito dell’esame della proposta di legge C. 1266 Speranza, recante modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e altre disposizioni concernenti la vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro e la determinazione dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

L’audizione informale è stata svolta dalle 14 alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 30 luglio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.

La seduta comincia alle 14.05.

DL 59/2019 Misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020. 

C. 2019 Governo, approvato dal Senato. 
(Parere alla VII Commissione). 
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame del provvedimento in oggetto.

Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l’ordine del giorno reca l’esame, in sede consultiva, ai fini dell’espressione del parere di competenza alla VII Commissione (Cultura), del disegno di legge n. 2019, di conversione del decreto-legge n. 59 del 2019, recante misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico-sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020, approvato, con modificazioni, dal Senato. 
Ricorda che, secondo quanto convenuto nella riunione dell’ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dello scorso 25 luglio, la Commissione procederà all’espressione del parere di competenza, sul testo trasmesso dal Senato, nella seduta di domani. 
Invita, quindi, la relatrice, onorevole Villani, a svolgere la relazione introduttiva.

Virginia VILLANI (M5S), relatrice, rileva preliminarmente che si tratta di un provvedimento composto di nove articoli, il cui articolo 1 appare direttamente riconducibile alle competenze della XI Commissione. 
Come si legge nella relazione illustrativa, esso, intervenendo sul tema dei rapporti di lavoro a tempo determinato e indeterminato presso le fondazioni lirico-sinfoniche, mira a garantire la prosecuzione della loro attività istituzionale e a rilanciare l’intero settore. Più in particolare, l’intervento si connota con i caratteri della necessità e dell’urgenza, dovendo dare seguito alla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 25 ottobre 2018 (causa C-331/17), che, con riferimento proprio alle fondazioni lirico-sinfoniche, ha rilevato il mancato rispetto delle norme europee in materia di contratto a tempo determinato, di cui alla clausola 5 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, in allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999. Con tale sentenza, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha dichiarato che tale clausola osta a una normativa nazionale in forza della quale le norme di diritto comune disciplinanti i rapporti di lavoro, e intese a sanzionare il ricorso abusivo a una successione di contratti a tempo determinato tramite la conversione automatica del contratto a tempo determinato in un contratto a tempo indeterminato se il rapporto di lavoro perdura oltre una data precisa, non sono applicabili al settore di attività delle fondazioni lirico-sinfoniche, qualora non esista nessun’altra misura effettiva nell’ordinamento giuridico interno che sanzioni gli abusi constatati in tale settore. 
Date queste premesse, pertanto, il comma 1 introduce i commi 3-bis e 3-ter all’articolo 29 del decreto legislativo n. 81 del 2015, che, nel testo previgente, escludeva il personale artistico e tecnico delle fondazioni di produzione musicale dall’applicazione delle disposizioni in materia di apposizione di un termine e durata massima del contratto a tempo determinato e di proroghe e rinnovi della medesima tipologia di contratto, recate, rispettivamente, dagli articoli 19 e 21 del decreto legislativo medesimo. Sulla base del comma 3-bis, che, tuttavia, non si applica ai lavoratori stagionali, le fondazioni lirico-sinfoniche, i teatri di tradizione e i soggetti finanziati dal Fondo unico per lo spettacolo che utilizzano il contratto collettivo nazionale delle Fondazioni lirico-sinfoniche, in presenza di esigenze contingenti o temporanee che rendono necessario l’impiego di personale ulteriore o la sostituzione di quello assente, possono stipulare, con contratto scritto a pena di nullità, uno o più contratti a tempo determinato per lo svolgimento di mansioni di pari livello e categoria legale, per una durata complessiva, a decorrere dal 1o luglio 2019, non superiore a trentasei mesi, anche non continuativi, anche all’esito di successive proroghe o rinnovi. Il contratto, a pena di nullità, deve indicare la causale che consente l’assunzione a tempo determinato, la proroga o il rinnovo, anche mediante il puntuale riferimento alla realizzazione di uno o più spettacoli o produzioni artistiche. La violazione di tali disposizioni, ai sensi del nuovo comma 3-ter, non comporta la conversione del contratto in contratto a tempo indeterminato, ma il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno e le fondazioni hanno l’obbligo di recuperare le somme erogate a tale titolo nei confronti dei dirigenti responsabili, qualora la violazione sia dovuta a dolo o a colpa grave. Come si legge nella relazione illustrativa, le nuove norme sono volte a impedire la predisposizione di programmazione artistiche di carattere ordinario che si manifestino fin dal principio come incompatibili con le risorse umane a disposizione delle fondazioni medesime. 
Il comma 2, modificando l’articolo 22 del decreto legislativo n. 367 del 1996, introduce la disciplina applicabile alla costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato da parte delle fondazioni lirico-sinfoniche. In particolare, il nuovo comma 2 del citato articolo 22 dispone che le fondazioni procedano al reclutamento del personale attraverso esperimento di apposite procedure selettive pubbliche, sulla base dei principi, anche di derivazione europea, di trasparenza, pubblicità e imparzialità stabiliti con propri provvedimenti, in mancanza dei quali trova diretta applicazione l’articolo 35, comma 3, del decreto legislativo n. 165 del 2001. Il mancato rispetto di tali procedure comporta, sulla base del nuovo comma 2-bis, la nullità del contratto, facendo salva, come disposto dall’articolo 2126 del codice civile, la retribuzione del lavoratore per il periodo in cui il rapporto ha avuto esecuzione. Il medesimo comma devolve alla competenza del giudice ordinario le controversie relative alla validità dei provvedimenti e delle procedure di reclutamento del personale. I successivi commi 2-ter, 2-quater e 2-quinquiesdelineano il procedimento per l’adozione delle dotazioni organiche su proposta di ciascuna fondazione, sulla base di uno schema tipo, tenuto conto delle esigenze di struttura e organizzazione, contenute nel CCNL per i complessi artistici e il settore tecnico, adottato con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Segnala che la proposta, previa delibera del Consiglio di indirizzo, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, deve essere corredata da una relazione tecnica che attesti la sostenibilità economico-finanziaria della dotazione organica così determinata, al fine di garantire l’equilibrio economico-finanziario e la copertura dei relativi oneri con risorse aventi carattere di certezza e di stabilità, tenendo conto anche degli obiettivi dei Piani di risanamento; da un documento di programmazione che illustri come la dotazione organica sia diretta a conseguire adeguati livelli di produzione e di produttività della fondazione, ovvero un loro incremento; dall’indicazione del numero dei contratti di lavoro a tempo determinato stipulati nell’ultimo biennio e di quelli in essere alla data della proposta e dei relativi oneri, nonché del numero di posti vacanti, distinguendo tra personale artistico, tecnico e amministrativo. Infine, è prevista la possibilità e, nel caso del venire meno del requisito della sostenibilità economico-finanziaria, l’obbligo della revisione della dotazione organica. Dopo aver segnalato che il nuovo comma 2-sexies dispone che il reclutamento del personale a tempo indeterminato sia limitato al contingente corrispondente alla spesa complessiva del personale cessato nell’anno in corso e nei due anni precedenti, ferma restando la compatibilità di bilancio della fondazione, rileva che i commi 2-septies, 2-octies e 2-novies recano una disciplina transitoria per il reclutamento di personale a tempo indeterminato. In particolare, il comma 2-septies, facendo salve le procedure selettive, riferite a personale tecnico, artistico e amministrativo delle fondazioni lirico-sinfoniche, in corso alla data di entrata in vigore della disposizione, prevede il diritto di precedenza dei candidati che, alla data di entrata in vigore del decreto-legge, risultino vincitori di procedure selettive precedentemente bandite dal medesimo ente per il reclutamento di lavoratori a tempo indeterminato, inseriti in graduatorie in corso di validità. Il nuovo comma 2-octies, inoltre, dispone che, fino al 31 dicembre 2021, le fondazioni lirico-sinfoniche, ove procedano ad assunzioni a tempo indeterminato di personale artistico e tecnico nonché, con procedure distinte, di personale amministrativo, vi provvedano, in deroga all’obbligo di procedure selettive pubbliche, in misura pari al 70 per cento dei posti disponibili mediante procedure selettive riservate a soggetti che prestino servizio presso la stessa fondazione, o lo abbiano prestato fino ad un anno prima della data di entrata in vigore del decreto-legge, sulla base di contratti di lavoro a tempo determinato per un tempo complessivo diverso a seconda della tipologia del personale (artistico, tecnico o amministrativo). Sino alla medesima data, infine, le fondazioni lirico-sinfoniche possono altresì avviare, per i residui posti disponibili rispetto alla dotazione organica, procedure selettive per titoli ed esami di personale artistico, tecnico e amministrativo, finalizzate a valorizzare, con apposito punteggio, l’esperienza professionale maturata in virtù di precedenti rapporti di lavoro presso le stesse. Infine, il comma 2-novies introduce precisi limiti finanziari e condizioni per le assunzioni effettuate sulla base della disciplina transitoria. Rileva, quindi, che il nuovo comma 2-decies dell’articolo 22 del decreto legislativo n. 367 del 1996 dispone che, a decorrere dalla data di approvazione delle nuove dotazioni organiche le piante organiche approvate ai sensi della normativa previgente siano prive di ogni effetto. 
Segnala, quindi, che i commi 3 e 4 recano disposizioni di coordinamento normativo e che il comma 4-bis, con l’interpretazione autentica del comma 4 dell’articolo 3 del decreto-legge n. 64 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 100 del 2010, dispone che i limiti all’erogazione dei trattamenti economici aggiuntivi, riconosciuti solo in caso di pareggio di bilancio, trovino applicazione esclusivamente con riferimento ai contratti integrativi aziendali sottoscritti decorsi due anni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione di tale decreto e fino alla stipulazione del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro. 
Passa quindi, brevemente, all’articolo 2, che dispone finanziamenti a favore del Ministero per i beni e le attività culturali e delle sue strutture periferiche, e all’articolo 3, che introduce misure per la promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di mediaaudiovisivi. Tra le disposizioni introdotte, segnala, al comma 1, lettera c), che, tra i parametri cui commisurare l’aumento della quota obbligatoria di investimento degli introiti netti in Italia da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi a richiesta, vi è anche il mancato stabilimento di una sede operativa in Italia e l’impiego di un numero di dipendenti inferiore a venti unità, secondo le modalità disciplinate da uno specifico regolamento dell’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni (AGCOM). 
Dopo avere segnalato che l’articolo 3-bis introduce modifiche alla disciplina del credito di imposta per investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani, periodici e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, introdotto dal decreto-legge n. 50 del 2017, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 96 del 2017, rileva che l’articolo 4 esclude gli spettacoli viaggianti dalla disciplina in materia di titoli di accesso nominativi agli spettacoli in impianti con capienza superiore a 5.000 spettatori, di cui all’articolo 1, comma 545-bis, della legge n. 232 del 2016; l’articolo 4-bis proroga al 31 dicembre 2019 il termine per l’adeguamento alla normativa antincendio degli edifici scolastici e degli asili nido; l’articolo 5 autorizza Roma Capitale a nominare un commissario straordinario per la manifestazione UEFA Euro 2020, con il compito di provvedere all’espletamento delle procedure dirette alla realizzazione di lavori e all’acquisizione di servizi e forniture, anche per eventi strettamente connessi allo svolgimento della manifestazione sportiva; l’articolo 5-bis, infine, introduce disposizioni relative agli Istituti superiori musicali non statali e delle accademie non statali di belle arti che hanno come finanziatori enti locali per i quali sia stato dichiarato il dissesto finanziario. 
L’articolo 6, da ultimo, dispone in ordine all’entrata in vigore del decreto-legge.

Andrea GIACCONE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame alla seduta già prevista per domani, nella quale si procederà all’espressione del parere.

La seduta termina alle 14.10.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 30 luglio 2019. — Presidenza del vicepresidente della XI Commissione, Davide TRIPIEDI.

La seduta comincia alle 12.05.

Sul fenomeno del cosiddetto «caporalato» in agricoltura – Audizione del dottor Massimo Mariani, prefetto di Reggio Calabria e Commissario straordinario di Governo per il superamento delle situazioni di particolare degrado dell’area del Comune di San Ferdinando, del dottor Andrea Polichetti, Direttore centrale dei servizi demografici presso il dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’interno, in qualità di ex Commissario straordinario del Governo per l’area del Comune di San Ferdinando, e della dottoressa Iolanda Rolli, prefetto di Macerata, in qualità di ex Commissario straordinario del Governo per l’area del Comune di Manfredonia. 
(Svolgimento e conclusione).

Davide TRIPIEDI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. 
Introduce, quindi, l’audizione.

Massimo MARIANI, prefetto di Reggio Calabria e Commissario straordinario di Governo per il superamento delle situazioni di particolare degrado dell’area del Comune di San Ferdinando, Andrea POLICHETTI, Direttore centrale dei servizi demografici presso il dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’interno, in qualità di ex Commissario straordinario del Governo per l’area del Comune di San Ferdinando, e Iolanda ROLLI, prefetto di Macerata, in qualità di ex Commissario straordinario del Governo per l’area del Comune di Manfredonia, svolgono relazioni sui temi oggetto dell’audizione.

Intervengono quindi, formulando osservazioni e ponendo quesiti, i deputati Carlo FATUZZO(FI), Susanna CENNI (PD), Ettore Guglielmo EPIFANI (LeU),Pag. 16Antonio VISCOMI (PD), Maria Chiara GADDA (PD), Luciano CILLIS (M5S), Carla CANTONE (PD), Chiara GRIBAUDO (PD), Valentina BARZOTTI (M5S), Serse SOVERINI (Misto-CP-A-PS-A) e il presidente Davide TRIPIEDI.

Massimo MARIANI, prefetto di Reggio Calabria e Commissario straordinario di Governo per il superamento delle situazioni di particolare degrado dell’area del Comune di San Ferdinando, Andrea POLICHETTI, Direttore centrale dei servizi demografici presso il dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’interno, in qualità di ex Commissario straordinario del Governo per l’area del Comune di San Ferdinando, e Iolanda ROLLI, prefetto di Macerata, in qualità di ex Commissario straordinario del Governo per l’area del Comune di Manfredonia, rispondono ai quesiti posti e rendono ulteriori precisazioni.

Davide TRIPIEDI, presidente, dichiara conclusa l’audizione.

La seduta termina alle 13.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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