Il web si dimostra ogni volta una fonte inesauribile di informazioni. In uno dei tanti gruppi dove ogni tanto mi immergo viene postato un comunicato dell’Anpal nel quale si riporta il futuro cronoprogramma che dovrebbe portarci a essere navigator.
Vado sul sito. Dal 19 al 24 luglio l’avvio e la definizione delle procedure di contrattualizzazione per i vincitori. Poi dal 29 al 31 luglio tre giorni di orientamento a Roma, Cagliari e Palermo (il nord non compare). E infine, dal 1° agosto, due settimane di formazione. Ma affinché tutto questo si metta in moto Anpal e le Regioni dovranno sottoscrivere il 18 luglio le convenzioni per dare il via all’attività di noi navigator.
E subito scatta il toto dimissioni. Sui forum c’è chi è disposto a consegnarle subito pur di abbandonare il lavoro attuale che non ama, senza preoccuparsi più di tanto del fatto che questa avventura avrà poi una fine.
Altri, soprattutto tra i più grandi, guardano già all’aprile del 2021, con la speranza che l’aver fatto il navigator li possa mettere nell’orbita di qualche azienda o rimanere nel circuito dei centri per l’impiego, per l’avvio di una nuova carriere professionale. Ci sono poi gli indecisi, ossia coloro che non sanno se dare fin da adesso le dimissioni o aspettare la contrattualizzazione.
Volendo piegare Shakespeare a cose ben meno poetiche si potrebbe dire: dimettersi o non dimettersi, questo è il problema.
Navigator