“Sulla questione di Atlantia, se abbiamo detto a Genova che revocavamo le concessioni autostradali, il giorno in cui, come governo, in maniera coerente lo faremo, quell’azienda, Benetton, avrà delle difficoltà, perderà valore in borsa. Se li mettiamo dentro Alitalia, faranno perdere valore anche ad Alitalia, faranno precipitare agli aerei.” Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio alla trasmissione Porta a Porta. In caso di revoca, ha incalzato, “Atlantia è decotta, non può essere coinvolta” nella partita Alitalia”.
Le parole del vicepremier hanno subito innescato la reazione di Atlantia, che in una noto fa sapere che “le dichiarazioni odierne del vice presidente Di Maio perturbano l`andamento del titolo Atlantia in Borsa, anticipando la presunta conclusione di un procedimento amministrativo che il ministro Toninelli ha affermato solo ieri ‘essere ancora in corso’, e determinano gravi danni reputazionali per la Società”.
“La Società – prosegue – si riserva di attivare ogni azione e iniziativa legale a tutela dei propri interessi, dei dipendenti, degli azionisti, dei bondholders e degli stakeholders tutti. Si ricorda che, sulla base del contratto di concessione in essere, ogni ipotesi di revoca – ove mai ne venissero accertati i presupposti – richiederebbe il previo pagamento del valore della concessione stessa, nei termini contrattualmente previsti e approvati per legge”.
“Si ricorda infine – conclude la nota – che Atlantia è il leader mondiale nel settore delle concessioni autostradali e aeroportuali, con oltre 14.000 km di rete e 30.000 dipendenti nel mondo”.
Con l’apertura della Borsa Atlantia ha fatto segnare una perdita dell’1.94%.
TN