Confindustria rileva “molte criticità” nel rapporto con “questo governo” a partire dai casi dell’Ilva, con il “cambio delle regole del gioco” e delle concessionarie, con la “revisione unilaterale delle tariffe”. Cosi’ il presidente di Confidustria, Vincenzo Boccia, parlando a una iniziativa dell’Ucimu. “Sono due rilevanti aspetti sulla certezza del diritto e sulla credibilità del Paese – ha detto Boccia- Se cominciamo a cambiare le regole del gioco in corsa, e diciamo al concessionario di comprarsi una concessione e poi cambiamo i prezzi della concessione in maniera unilaterale, o se cambiamo le regole a danno di un investitore che arriva nel nostro paese, se, insomma, viene meno la certezza e l’affidabilita’ dell’interlocutore, non abbiamo credibilita’ per il futuro”.
Il caso emblematico, afferma Boccia, e’ Taranto: “L’Ilva -afferma- è un rilevante aspetto sulla certezza del diritto e sulla credibilità del Paese. Abbiamo un investitore che arriva nel nostro Paese con l’idea di investire 5 mld di euro, nel Mezzogiorno tra l’altro, per far diventare l’Ilva di Taranto la migliore azienda al mondo in termini di efficienza economica e di sostenibilità ambientale. Avevamo fatto un accordo in cui abbiamo garantito l’immunità dei commissari. per permettere loro di mettere a posto azienda perché non possono chiuderla e aprirla tra qualche mese. Se manca un estintore e sono arrivati dentro con l’idea di metterlo, cosa che stanno facendo, e qualcuno nel frattempo li arresta, e’ chiaro che a questo punto non sono disponibili”. Secondo Boccia, “se noi mettiamo in crisi questo aspetto, corriamo il rischio che quell’investitore possa fare altre scelte”.
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