L’economia siciliana nel 2018 ha registrato un rallentamento, in un quadro nazionale ed europeo di indebolimento della fase ciclica che ha caratterizzato soprattutto la seconda parte del 2018. E’ quanto emerge dal rapporto della Banca d’Italia sull’economia regionale siciliana illustrato stamani in conferenza stampa nella sede palermitana della Banca d’Italia.
I dati puniscono l’isola a cominciare dalla situazione delle imprese. I principali indicatori dell’attività produttiva infatti sono peggiorati. In particolare, la crescita del valore aggiunto è risultata nel complesso modesta, sostenuta soprattutto dal settore industriale che, però, ha registrato un indebolimento rispetto al 2017. Un contributo positivo è derivato dalle esportazioni di merci, cresciute in tutti i maggiori comparti di specializzazione regionale. Si è esaurita la fase espansiva del settore dei servizi, mentre nell’edilizia è proseguita la riduzione dell’attività, nonostante l’aumento dei bandi publici negli ultimi anni, che tuttavia si traducono i nuovi lavori con un certo ritardo temporale.
L’economia siciliana continua a caratterizzarsi per un divario di produttività molto ampio nel confronto con la media nazionale, comune a tutti i settori. Negli ultimi anni le condizioni economiche e finanziarie delle imprese in Sicilia sono migliorate; l’incremento della redditività ha contribuito alla crescita della capacità di autofinanziamento e alla riduzione della leva finanziaria, alimentando le disponibilità liquide.
E.G.