COMITATO RISTRETTO
Modifiche al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, concernenti l’ordinamento e la struttura organizzativa dell’Istituto nazionale della previdenza sociale e dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
C. 479 Carla Cantone e C. 1158 Murelli.
Il Comitato ristretto si è riunito dalle 9.35 alle 9.45.
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 31 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.
La seduta comincia alle 9.50.
DL 135/18 Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione.
C. 1550 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni V e X).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento in oggetto.
Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l’ordine del giorno reca l’esame in sede consultiva, ai fini dell’espressione del parere alle Commissioni riunite V (Bilancio) e X (Attività produttive), del disegno di legge n. 1550, recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 135 del 2018: Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione, approvato in prima lettura dal Senato.
Avverte altresì che, dal momento che l’inizio dell’esame del provvedimento in Assemblea è previsto per il prossimo martedì 5 febbraio, la Commissione procederà all’espressione del parere di competenza già nella seduta pomeridiana della giornata odierna.
Invita quindi la relatrice, onorevole Segneri, a svolgere la relazione introduttiva.
Enrica SEGNERI (M5S), relatrice, dopo avere rilevato, preliminarmente, che il decreto-legge consta di ventotto articoli, segnala, per i possibili riflessi indiretti della norma sui profili occupazionali, che l’articolo 1 istituisce, nell’ambito del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, una Sezione speciale dedicata a interventi di garanzia in favore delle PMI che sono in difficoltà nella restituzione delle rate di finanziamenti già contratti con banche e intermediari finanziari e sono titolari di crediti certificati nei confronti delle pubbliche Amministrazioni. Il Senato ha introdotto modifiche all’articolo, tra cui segnala la riduzione della tassazione IRES a carico degli enti del Terzo settore.
Dopo aver segnalato che l’articolo 1-bis introduce semplificazioni in materia di agevolazioni fiscali, rileva, sempre per le possibili ricadute indirette sul piano occupazionale, che il successivo articolo 2 proroga il termine per la restituzione del finanziamento a titolo oneroso concesso ad Alitalia, fissandolo entro trenta giorni dall’intervenuta efficacia della cessione dei complessi aziendali e comunque non oltre il 30 giugno 2019.
Si sofferma, quindi sull’articolo 3, che, al comma 1, abrogando l’articolo 15 del decreto legislativo n. 151 del 2015, elimina l’obbligo della modalità telematica per la tenuta del Libro unico del lavoro. Ricorda che la disposizione abrogata prevedeva l’istituzione e la gestione da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali di tale documentazione, sulla base di un decreto ministeriale per l’individuazione delle modalità tecniche e organizzative per l’interoperabilità, la tenuta, l’aggiornamento e la conservazione dei dati. Come si legge nella relazione illustrativa del provvedimento, tuttavia, l’attuazione di tale disposizione non è ritenuta utile alle attività istituzionali del Ministero del lavoro e dell’Ispettorato nazionale del lavoro, ponendo, tra l’altro, in capo al Ministero stesso un aggravio di risorse non giustificabile.
Dopo aver ricordato, al comma 1-octies, la riduzione della durata dei corsi di qualificazione professionale per i responsabili tecnici delle imprese di tinto-lavanderia, rileva anche che, come disposto dal comma 1-undecies, i dati della denuncia aziendale, che, sulla base dell’articolo 5 del decreto legislativo n. 375 del 1993, i datori di lavoro agricolo sono tenuti a presentare all’INPS e all’INAIL ai fini dell’accertamento dei contributi previdenziali dovuti per gli operai agricoli occupati e della gestione dell’anagrafe delle aziende agricole, possono essere acquisiti d’ufficio dall’INPS dal fascicolo aziendale, istituito nell’ambito dell’anagrafe delle aziende agricole, gestito dal Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN). L’onere a carico dell’imprenditore rimane fermo solo nel caso in cui questi non abbia costituito o aggiornato il fascicolo aziendale.
Osserva, quindi, che l’articolo 3-quinquies modifica la vigente disciplina riguardante il certificato di agibilità rilasciato alle imprese dell’esercizio teatrale, cinematografico e circense, i teatri tenda, gli enti, le associazioni, le imprese del pubblico esercizio, gli alberghi, le emittenti radiotelevisive e gli impianti sportivi e attestante l’adempimento degli obblighi di legge nei confronti dei lavoratori. In particolare, la norma introduce il divieto per tali imprese di far agire nei locali di proprietà o di cui abbiano un diritto personale di godimento i lavoratori autonomi dello spettacolo, compresi quelli con rapporti di collaborazione, nel caso in cui non siano in possesso del certificato di agibilità. Contestualmente, è abrogata la previsione in base alla quale il rilascio del certificato di agibilità è subordinato alla presentazione di una garanzia nel caso in cui, all’atto della richiesta del certificato, l’impresa risulti inadempiente agli obblighi di legge, nonché nel caso in cui l’impresa presenti, per la prima volta, la denuncia delle persone occupate e relativa retribuzione giornaliera (nonché le ulteriori notizie richieste dall’ente previdenziale).
In materia sanitaria, dopo aver segnalato che l’articolo 9 dispone, tra l’altro, una disciplina transitoria per l’assegnazione degli incarichi di medicina generale ai medici iscritti al relativo corso di formazione specialistica, rileva che l’articolo 9-bis interviene, tra l’altro, in materia di personale del Servizio sanitario nazionale, estendendo a tale personale la disciplina in materia di conferma della validità delle graduatorie dei concorsi pubblici, introdotta dalla legge n. 145 del 2018, e dettando disposizioni relative alla contrattazione collettiva della dirigenza amministrativa, professionale e tecnica del Servizio sanitario nazionale.
Osserva, altresì, che l’articolo 10, al comma 1, prevede che, in deroga alla procedura ordinaria, siano dichiarati vincitori i candidati ammessi al corso di formazione dirigenziale e tirocinio del corso-concorso bandito nel 2017 per il reclutamento di dirigenti scolastici e siano assunti secondo l’ordine di graduatoria di ammissione al corso medesimo. Come si legge nella relazione illustrativa, l’anticipo, rispetto alla ordinaria procedura, estremamente lunga e complessa, dell’assunzione dei vincitori al momento dell’ammissione dei candidati al corso conclusivo del corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, per l’assunzione di 2.425 dirigenti scolastici, bandito nella Gazzetta Ufficiale del 24 novembre 2017, consente di sopperire alle criticità organizzative delle istituzioni scolastiche: nell’anno scolastico corrente, infatti, sono ben 1.536 i posti di dirigente scolastico vacanti e disponibili. L’applicazione dell’ordinaria procedura renderebbe invece impossibili le immissioni in ruolo a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020.
Inoltre, rileva che l’articolo 11 reca il medesimo contenuto dell’articolo 3 del disegno di legge n. 1433, recante interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo, approvato dal Senato e attualmente in corso di esame presso le Commissioni riunite I e XI della Camera. In particolare, esso esclude dall’applicazione del limite dell’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni pubbliche, previsto dall’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo n. 75 del 2017, gli incrementi previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro successivi alla data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo e dagli analoghi provvedimenti negoziali riguardanti il personale contrattualizzato in regime di diritto pubblico, nonché gli oneri relativi al trattamento accessorio delle assunzioni effettuate, successivamente alla suddetta data di entrata in vigore del limite, in deroga alle facoltà assunzionali vigenti e ai sensi di disposizioni che contemplino gli oneri (ivi compresi quelli relativi al trattamento accessorio medesimo) per quest’ultima deroga. Ai sensi del comma 2, il medesimo limite non si applica neanche alle assunzioni effettuate in deroga ai relativi limiti finanziari utilizzando risorse destinate ai contratti di lavoro flessibile, secondo la specifica disciplina posta, per il triennio 2018-2020, dall’articolo 20, comma 3, del citato decreto legislativo n. 75 del 2017. Segnala che, ai commi 2-bis e 2-ter, è autorizzata l’assunzione di massimo 1.851 allievi agenti della Polizia di Stato, mediante scorrimento della graduatoria della prova scritta di esame del concorso pubblico per l’assunzione di 893 allievi agenti della Polizia di Stato bandito con decreto del Capo della Polizia-Direttore generale della pubblica sicurezza del 18 maggio 2017, ed è aumentato il finanziamento del fondo risorse decentrate del personale contrattualizzato non dirigente dell’amministrazione civile del Ministero dell’interno.
Con riferimento all’articolo 11-bis, che introduce misure di semplificazione in materia contabile in favore degli Enti locali, segnala che il comma 2 dispone che per i comuni privi di posizioni dirigenziali non si applichi al trattamento accessorio dei titolari di posizione organizzativa il limite di spesa annuale per il trattamento accessorio del personale.
Segnala, infine, che l’articolo 11-septies interviene in favore degli orfani delle vittime del disastro di Rigopiano, prevedendo l’attribuzione della quota di riserva di cui all’articolo 7, comma 2, della legge n. 68 del 1999, che disciplina le modalità delle assunzioni obbligatorie a cui sono tenuti i datori di lavoro pubblici e il riconoscimento della condizione di orfano quale titolo di preferenza nella valutazione dei requisiti richiesti per le assunzioni nelle amministrazioni dello Stato e negli enti pubblici non attuate tramite concorso.
Andrea GIACCONE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame alla seduta pomeridiana già prevista nella giornata odierna, nella quale si procederà all’espressione del parere.
La seduta termina alle 10.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Giovedì 31 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.
La seduta comincia alle 13.15.
Sulla pubblicità dei lavori.
Andrea GIACCONE, presidente, ricorda che la pubblicità dell’odierna seduta di svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Ne dispone, pertanto, l’attivazione.
5-01348 Soverini: Modalità di presentazione della domanda di pensione ai superstiti per gli studenti iscritti a università estere.
Manfred SCHULLIAN (Misto-Min.Ling.), in qualità di cofirmatario della interrogazione, ne illustra sinteticamente il contenuto, richiamandosi al testo depositato.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Manfred SCHULLIAN (Misto-Min.Ling.), pur comprendendo le esigenze alla base del sistema di verifiche a campione, insiste sull’opportunità di semplificare l’attuale procedura, molto onerosa per gli studenti, ritenendo che vi sia la possibilità di apportare modifiche, anche in considerazione del fatto che nel passato, ad esempio, la cosiddetta dichiarazione di valore era acquisita d’ufficio.
5-01349 Zangrillo: Effettivo riconoscimento a tutti gli aventi diritto del beneficio di cui all’articolo 38 della legge 28 dicembre 2001, n. 448.
Sestino GIACOMONI (FI), in qualità di cofirmatario della interrogazione, ne illustra sinteticamente il contenuto, richiamandosi al testo depositato.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Sestino GIACOMONI (FI), pur ringraziando il sottosegretario, non può considerarsi soddisfatto della risposta che, di fatto, certifica la mancata applicazione, per diverse migliaia di persone, di una legge approvata ben diciassette anni fa. Si chiede, quindi, come possa l’INPS, che non è stato in grado finora di adempiere ai suoi obblighi nei confronti di tali pensionati, adeguarsi con prontezza ai nuovi compiti che il decreto-legge n. 4 del 2019, citato dal sottosegretario nella sua risposta, attribuisce all’Istituto, nei confronti, peraltro, di una platea ben più ampia di potenziali beneficiari. Meglio sarebbe stato, a suo parere, procedere con metodo alla soluzione di tutte le situazioni pendenti, prima di porre mano a ulteriori, nuovi benefici.
5-01350 Lacarra: Situazione dei lavoratori dell’azienda ex Om Carrelli (Bari).
Carla CANTONE (PD), in qualità di cofirmataria dell’interrogazione, ne illustra il contenuto, richiamandosi al testo depositato.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Carla CANTONE (PD), ringraziando il sottosegretario, si appella al Governo perché si adoperi nella ricerca di una soluzione efficace per i lavoratori dell’azienda ex Om Carrelli, intervenendo soprattutto presso la curatrice fallimentare dell’azienda, affinché superi le proprie resistenze a ricorrere agli ammortizzatori sociali in deroga. Ritiene, infatti, che la concessione della CIG potrebbe assicurare la continuità del reddito ai lavoratori, fino alle previste assunzioni nel 2020.
5-01351 Rizzetto: Situazione dei lavoratori della sede di Crotone della società Abramo Customer Care S.p.a.
Walter RIZZETTO (FdI) in qualità di cofirmatario della interrogazione, ne illustra sinteticamente il contenuto, richiamandosi al testo depositato. Ricorda, altresì, che sull’argomento ha presentato anche una risoluzione, sottoscritta al momento solo dai colleghi del gruppo di Forza Italia, che tiene in questa sede a ringraziare per la disponibilità dimostrata a collaborare alla soluzione del problema.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Walter RIZZETTO (FdI) non può dichiararsi soddisfatto dalla risposta del sottosegretario, che si è limitato a illustrare il contenuto del cosiddetto «decreto Dignità» e a elencare dati che, purtroppo, sono stati smentiti dalle ultime rilevazioni dell’ISTAT. L’Istituto di statistica, proprio oggi, ha infatti certificato che, nel 2018, l’occupazione è cresciuta essenzialmente grazie all’aumento dei contratti a tempo determinato e all’aumento del lavoro autonomo, dietro il quale, a suo giudizio, si annida il crescente fenomeno delle false partite IVA, con un trend in aperta contraddizione con le finalità del «decreto Dignità». Si tratta di dati incontestabili, che non si prestano a interpretazioni politiche e che denotano che il mondo produttivo ha colto le opportunità offerte dalla nuova normativa, ma non nel senso di una maggiore tutela dei lavoratori, in modo da non esporsi a contenziosi e cause innanzi al giudice del lavoro. Tornando al merito della sua interrogazione, preannuncia l’intenzione di chiedere formalmente al Governo la convocazione di un tavolo tecnico sulla crisi della società Abramo Customer Care S.p.a., fornendo ogni elemento utile al riguardo.
5-01352 Murelli: Condizione contrattuale degli assistenti ad personam di cui all’articolo 13, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Eva LORENZONI (Lega), in qualità di cofirmataria dell’interrogazione, ne illustra il contenuto, richiamandosi al testo depositato.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Eva LORENZONI (Lega), dichiarandosi soddisfatta della risposta del sottosegretario, invita il Governo ad avviare altresì una riflessione sull’opportunità di equiparare il part time verticale e il part time orizzontale, in considerazione del fatto che le differenze esistenti tra i due istituti, non sempre chiare e definite, sono alla base della gran mole di contenzioso attualmente pendente.
Andrea GIACCONE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno.
La seduta termina alle 13.45.
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 31 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.
La seduta comincia alle 13.45.
DL 135/18 Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione.
C. 1550 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni V e X)
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta antimeridiana odierna.
Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l’ordine del giorno reca il seguito dell’esame in sede consultiva, ai fini dell’espressione del parere alle Commissioni riunite V e X, del disegno di legge n. 1550, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 135 del 2018, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione, approvato in prima lettura dal Senato.
Ricorda che, avendo nella seduta antimeridiana la relatrice, onorevole Segneri, svolto la sua relazione, in questa seduta la Commissione procederà all’espressione del parere.
Invita, quindi, la relatrice, a illustrare la sua proposta di parere.
Enrica SEGNERI (M5S) illustra la sua proposta di parere favorevole sul provvedimento.
Antonio VISCOMI (PD) illustra brevemente la proposta alternativa di parere presentata dal gruppo Partito Democratico, preannunciando, al contempo, il voto contrario del gruppo medesimo sulla proposta di parere della relatrice.
Andrea GIACCONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere favorevole della relatrice, avvertendo che, in caso di sua approvazione, si intenderà preclusa la votazione sulla proposta alternativa di parere presentata dai deputati del gruppo Partito Democratico.
La Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice.
La seduta termina alle 13.55.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 30 gennaio 2019.
Audizione di rappresentanti dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN), nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 1433, approvato dal Senato, recante interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo.
L’audizione informale è stata svolta dalle 10.10 alle 10.45.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 30 gennaio 2019.
Audizione di rappresentanti della Scuola nazionale dell’amministrazione (SNA), nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 1433, approvato dal Senato, recante interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo.
L’audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 14.45.
INDAGINE CONOSCITIVA
Mercoledì 30 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.
La seduta comincia alle 9.50.
Indagine conoscitiva sul riordino del sistema della vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria a seguito delle modifiche introdotte dal decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149, nella prospettiva di una maggiore efficacia delle azioni di contrasto al lavoro irregolare e all’evasione contributiva.
(Deliberazione).
Andrea GIACCONE, presidente, sulla base di quanto convenuto in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione del 17 gennaio scorso, ed essendo stata acquisita la prescritta intesa con il Presidente della Camera ai sensi dell’articolo 144, comma 1, del Regolamento, propone di deliberare lo svolgimento di un’indagine conoscitiva sul riordino del sistema della vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria a seguito delle modifiche introdotte dal decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149, nella prospettiva di una maggiore efficacia delle azioni di contrasto al lavoro irregolare e all’evasione contributiva.
Fa presente che, a seguito della deliberazione odierna, i lavori dell’indagine conoscitiva potranno avere inizio a partire dal prossimo mese di febbraio, per concludersi, come previsto, entro il mese di giugno 2019.
Davide TRIPIEDI (M5S), rilevando la necessità di approfondire le motivazioni delle problematiche emerse nella funzionalità dell’Ispettorato nazionale del lavoro, auspica la collaborazione di tutti i gruppi nello svolgimento dell’indagine, accomunati dall’obiettivo della tutela dei lavoratori.
Debora SERRACCHIANI (PD), condividendo le osservazioni del collega Tripiedi, ritiene opportuno ampliare, se possibile, lo spettro dell’indagine conoscitiva al tema della sicurezza sul lavoro, affrontato anche dalla proposta di legge n. 1520, a sua prima firma, volta, in particolare, a consentire la predisposizione della Strategia nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Davide TRIPIEDI (M5S) ritiene necessario verificare le modalità concrete per modificare il programma dell’indagine conoscitiva, sul quale è stata già acquisita la necessaria intesa con il Presidente della Camera, per comprendervi anche la sicurezza sul lavoro. Intende tuttavia tranquillizzare la collega Serracchiani sul fatto che, indipendentemente dalla modifica del programma, l’indagine conoscitiva si dovrà occupare anche della sicurezza sul lavoro, essendo questo un tema strettamente connesso a quelli del lavoro irregolare e dell’attività ispettiva.
Antonio VISCOMI (PD), assicurando la massima collaborazione del gruppo Partito Democratico, propone di apportare una specifica modifica testuale al programma dell’indagine conoscitiva, al fine di includere tra le sue finalità il miglioramento degli standard della sicurezza sul lavoro.
Andrea GIACCONE, presidente, osserva che l’accoglimento, in questa fase, della proposta dell’onorevole Viscomi comporterebbe la necessità di non procedere ora alla deliberazione dell’indagine conoscitiva, rinnovando l’intera procedura, a cominciare dall’esame del programma in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Rileva, peraltro, che al medesimo risultato, perfettamente compatibile e coerente, come già evidenziato dal collega Tripiedi, con il programma dell’indagine oggi all’esame della Commissione, si può pervenire calibrando attentamente i quesiti da rivolgere ai soggetti invitati in audizione e, soprattutto, redigendo il documento conclusivo dell’indagine.
Ritiene pertanto che, se non vi sono obiezioni, la Commissione possa ora procedere alla deliberazione dell’indagine conoscitiva.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta del presidente di procedere alla deliberazione della predetta indagine conoscitiva, nei tempi e con le modalità illustrate nel relativo programma.
La seduta termina alle 10.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 30 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.
La seduta comincia alle 14.45.
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall’altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016.
C. 1332 Grande.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 29 gennaio 2019.
Andrea GIACCONE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore, onorevole Perconti, ha svolto la sua relazione introduttiva. Lo invita, pertanto, a formulare la sua proposta di parere.
Filippo Giuseppe PERCONTI (M5S), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole.
Antonio VISCOMI (PD) preannuncia il voto favorevole del gruppo Partito Democratico sulla proposta di parere favorevole del relatore.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.
La seduta termina alle 14.50.
ATTI DELL’UNIONE EUROPEA
Mercoledì 30 gennaio 2019 — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.
La seduta comincia alle 14.50.
Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro.
(COM(2018) 800 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita nell’anno 2019.
(Doc. LXXXVI, n. 2).
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell’Unione europea (1o gennaio 2019 – 30 giugno 2020) – Portare avanti l’agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata.
(14518/18).
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell’esame congiunto e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l’esame congiunto dei documenti in oggetto, rinviato nella seduta del 29 gennaio 2019.
Andrea GIACCONE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore, onorevole Caffaratto, ha svolto la relazione introduttiva.
Dopo aver avvertito che nella seduta odierna la Commissione esprimerà sui documenti all’ordine del giorno il parere di competenza alla XIV Commissione, la quale, a conclusione dell’esame congiunto, procederà alla votazione di una relazione per l’Assemblea, avente a oggetto i medesimi documenti, invita il relatore, onorevole Caffaratto, a formulare la sua proposta di parere.
Gualtiero CAFFARATTO (Lega), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole.
Alessandro ZAN (PD) preannuncia l’astensione del gruppo Partito Democratico, che non ritiene condivisibile l’affermazione, contenuta nella proposta di parere del relatore, della coerenza dello strumento del Reddito di cittadinanza con la raccomandazione del Consiglio europeo in materia di contrasto alla povertà. Ricorda anzi, a tale riguardo, che in un recente dossier l’Alleanza contro la povertà ha messo in luce le numerose criticità ravvisabili nello strumento introdotto dal Governo.
Eva LORENZONI (Lega) preannuncia il voto favorevole del gruppo Lega sulla proposta di parere del relatore, i cui punti salienti sono pienamente condivisibili. In particolare, dopo aver dichiarato di concordare sulla necessità di superare l’attuale «zoppia» istituzionale del sistema europeo, sottolinea l’importanza dell’impegno che il Governo intende assumere per l’attuazione dell’Agenda europea per le competenze (COM(2016)381) e per dare seguito alla raccomandazione relativa ai percorsi di miglioramento delle competenze degli adulti. Considera, inoltre, fondamentale, la sinergia tra l’avvio delle riforme strutturali varate dal Governo con il recente decreto-legge n. 4 del 2019, che introduce il Reddito di cittadinanza e la sperimentazione della cosiddetta «quota 100», per avviare il ricambio generazionale e accrescere le possibilità di accesso al mercato del lavoro. Dopo avere, infine, apprezzato l’impegno del Governo nella discussione sulla revisione della Direttiva 2006/123/CE al fine di chiarire meglio a quali settori produttivi vada applicata, per superare gli effetti distorsivi conseguenti a una sua applicazione troppo stringente, soprattutto rispetto ai lavoratori, nei confronti dei quali la posizione del Governo italiano è ben più avanzata rispetto a quella delle istituzioni europee, esprime il suo favore sull’intenzione dell’esecutivo di impegnarsi nei dossier relativi alla conciliazione vita-lavoro e condivide le sue perplessità in merito all’assorbimento nella nuova Autorità europea per il lavoro delle funzioni di alcuni comitati in cui siedono i rappresentanti degli Stati membri, come previsto dalla proposta di regolamento COM(2018)131.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.
La seduta termina alle 15.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 29 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.
La seduta comincia alle 13.45.
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall’altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016.
C. 1332 Grande.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento in oggetto.
Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l’ordine del giorno reca l’esame in sede consultiva, ai fini dell’espressione del parere alla III Commissione (Affari esteri), della proposta di legge n. 1332 Grande, recante: Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall’altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016.
Invita quindi il relatore, onorevole Perconti, a svolgere la relazione introduttiva.
Filippo Giuseppe PERCONTI (M5S), relatore, rileva preliminarmente che l’Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l’Unione europea e Cuba, ratificato dal Parlamento europeo il 5 luglio 2017, è finalizzato a promuovere le relazioni tra l’Unione europea e Cuba, affinché raggiungano un livello che rispecchi i saldi legami storici, economici e culturali tra le Parti.
Il testo dell’Accordo si compone di ottantanove articoli, suddivisi in cinque Parti. La Parte I reca le disposizioni generali e consta di due articoli, recanti, rispettivamente, i principi e gli obiettivi dell’Accordo.
La Parte II, che comprende gli articoli da 3 a 14, è relativa al dialogo politico e, oltre a definirne gli obiettivi, individua i settori strategici comuni che saranno l’oggetto del dialogo politico medesimo.
Con riferimento alla Parte III, riguardante la cooperazione e il dialogo strategico settoriale, segnala che il Titolo I, agli articoli da 15 a 21, fissa gli obiettivi, i principi e le modalità del dialogo, nonché le procedure di cooperazione. Tra gli obiettivi, rileva, all’articolo 15, comma 1, anche la promozione di uno sviluppo sostenibile inclusivo, migliorando le sinergie tra la crescita economica, la creazione di posti di lavoro, la coesione e la tutela sociali e la protezione ambientale. Il Titolo II, agli articoli da 22 a 26, è relativo ai temi della democrazia, dei diritti umani e del buon governo, mentre, al Titolo III, le disposizioni di cui agli articoli da 27 a 36 riguardano i settori della promozione della giustizia, della sicurezza dei cittadini e della migrazione.
Si sofferma quindi, in particolare, sul Titolo IV, dedicato, agli articoli da 37 a 46, allo sviluppo e alla coesione sociale. Segnala, per quanto di specifico interesse della Commissione, all’articolo 37, l’impegno delle Parti a collaborare per promuovere e scambiare le migliori prassi riguardanti, tra l’altro, le politiche dell’occupazione volte a garantire a tutti un lavoro dignitoso in conformità alle norme del lavoro internazionali e nazionali e a creare opportunità economiche destinate in particolare ai gruppi più poveri e vulnerabili e alle regioni più svantaggiate (comma 2, lettera f)), nonché regimi di protezione sociale più inclusivi e completi per quanto riguarda, tra l’altro, pensioni, sanità, infortuni e disoccupazione, sulla base del principio di solidarietà e del principio di non discriminazione (comma 2, lettera g)). Più in dettaglio, all’articolo 38, le Parti convengono di collaborare per promuovere l’occupazione e la protezione sociale mediante azioni e programmi volti in particolare a: garantire a tutti un lavoro dignitoso; creare mercati del lavoro più inclusivi e ben funzionanti; estendere la copertura della protezione sociale; promuovere il dialogo sociale; garantire il rispetto delle norme fondamentali del lavoro definite nelle convenzioni dell’Organizzazione internazionale del lavoro; affrontare le questioni connesse all’economia informale; prestare particolare attenzione ai gruppi svantaggiati e alla lotta contro la discriminazione; sviluppare la qualità delle risorse umane migliorando l’istruzione e la formazione, ivi compresa un’efficace formazione professionale; migliorare le condizioni di salute e di sicurezza sul lavoro, in particolare rafforzando gli ispettorati del lavoro e promuovendo miglioramenti in materia di salute e sicurezza; stimolare la creazione di posti di lavoro e l’imprenditorialità, rafforzando il quadro istituzionale necessario alla creazione di imprese e all’agevolazione dell’accesso al credito. Segnala ancora, all’articolo 44, il riconoscimento delle Parti che la cooperazione contribuisce al rafforzamento delle politiche, dei programmi e dei meccanismi volti a garantire, migliorare ed estendere la partecipazione paritaria alla vita politica, economica, sociale e culturale e le pari opportunità tra uomini e donne. Contestualmente, è riconosciuto il contributo della cooperazione ad agevolare la parità di accesso di uomini e donne a tutti i servizi e a tutte le risorse che consentono loro di esercitare appieno i propri diritti fondamentali, ad esempio negli ambiti dell’istruzione, della salute, della formazione professionale, delle opportunità di lavoro, dei processi di adozione di decisioni politiche, delle strutture di governance e delle imprese private.
Ricorda poi, brevemente, che il Titolo V, con gli articoli da 47 a 49, riguarda la cooperazione nel settore dell’ambiente, della gestione del rischio di catastrofi e di cambiamenti climatici, mentre il Titolo VI, relativo allo sviluppo economico, individua, agli articoli da 50 a 58, una serie di attività di cooperazione nei settori dell’agricoltura, dello sviluppo rurale, della pesca, del turismo sostenibile, della scienza, della tecnologia e dell’innovazione, dell’energia, dei trasporti, delle statistiche, della modernizzazione del modello economico e sociale e della buona governance in materia fiscale. Il Titolo VI, che consta unicamente dell’articolo 59, ha per oggetto, infine, l’integrazione e la cooperazione regionali.
Passa, quindi, alla Parte IV, in materia di scambi e cooperazione commerciale, segnalando che definisce, agli articoli da 60 a 80, suddivisi in due Titoli, gli obiettivi della cooperazione in tale settore. La Parte V, relativa a disposizioni istituzionali e finali, agli articoli da 81 a 89, istituisce il quadro istituzionale, composto da un Consiglio congiunto e da un Comitato misto, e ne disciplina la composizione e il funzionamento.
Infine, segnala che la proposta di legge di ratifica consta di quattro articoli. In particolare, gli articoli 1 e 2 recano, rispettivamente, l’autorizzazione alla ratifica e l’ordine di esecuzione dell’Accordo. L’articolo 3 reca la clausola di invarianza finanziaria e l’articolo 4 riguarda l’entrata in vigore dell’Accordo.
Andrea GIACCONE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame alla seduta convocata per la giornata di domani.
La seduta termina alle 13.50.
ATTI DELL’UNIONE EUROPEA
Martedì 29 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.
La seduta comincia alle 13.50.
Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro.
(COM(2018)800 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita nell’anno 2019.
Doc. LXXXVI, n. 2.
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell’Unione europea (1o gennaio 2019 – 30 giugno 2020) – Portare avanti l’agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata.
(14518/18).
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).
La Commissione inizia l’esame congiunto dei documenti in oggetto.
Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l’ordine del giorno reca l’esame congiunto dei documenti di carattere programmatico relativi alle attività dell’Unione europea, in particolare, della Commissione europea e del Consiglio, e alla partecipazione dell’Italia all’Unione stessa. Si tratta, infatti, della relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea relativa all’anno 2019, del programma di lavoro della Commissione europea per il medesimo anno e del programma di diciotto mesi del Consiglio dell’Unione europea (1o gennaio 2019 – 30 giugno 2020).
Fa presente che la Commissione è chiamata a esprimere sui documenti all’ordine del giorno un parere alla XIV Commissione, la quale, a conclusione dell’esame congiunto, procederà alla votazione di una relazione per l’Assemblea, avente a oggetto i medesimi documenti.
Invita quindi il relatore, onorevole Caffaratto, a svolgere la relazione introduttiva.
Gualtiero CAFFARATTO (Lega), relatore, rileva preliminarmente che quelli in esame sono documenti molto articolati, che illustrano gli indirizzi politici che saranno seguiti dal Governo italiano e dalle istituzioni europee nell’arco del 2019 e, per quanto riguarda il Consiglio dell’Unione europea, fino alla scadenza del primo semestre del 2020.
Preannuncia che, data la complessità dei documenti in esame, dopo averne tracciato un quadro di insieme, si soffermerà sulle parti direttamente riconducibili alle competenze della Commissione, cercando di offrire una panoramica delle azioni che, sulla medesima materia, si propongono di portare avanti il Governo italiano e le Istituzioni europee.
Partendo, quindi, dalla Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno 2019, ricorda che, sulla base dell’articolo 13 della legge n. 234 del 2012, il Governo presenta al Parlamento due relazioni annuali sulla partecipazione dell’Italia all’UE, una programmatica e una consuntiva. Nella relazione programmatica, da presentarsi entro il 31 dicembre, sono indicati gli orientamenti e le priorità che il Governo intende perseguire nell’anno successivo con riguardo al processo di integrazione europea, ai profili istituzionali e a ciascuna politica dell’UE, nonché in merito agli specifici progetti di atti inseriti nel programma di lavoro della Commissione europea, dando altresì conto della strategia di formazione e comunicazione del Governo sulla partecipazione italiana alle attività dell’UE.
La Relazione si articola in cinque parti e quattro appendici: sviluppo del processo di integrazione europea e questioni istituzionali; principali politiche orizzontali e settoriali; l’Italia e la dimensione esterna dell’UE; comunicazione e formazione sull’attività dell’Unione europea; il coordinamento nazionale delle politiche europee. Tra le appendici segnala la prima e la terza, in quanto recano, rispettivamente, il Programma di lavoro della Commissione per il 2019 e il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell’Unione europea, che la Commissione è chiamata, come detto, a esaminare per le parti di competenza.
Come si legge nella premessa, la Relazione per il 2019 trae il suo motivo ispiratore dalla constatazione che, a fronte della presenza nell’architettura europea di tutte le componenti di uno Stato-nazione, rappresentato da un dettagliato corpo legislativo che governa i comportamenti dei cittadini europei, produttori, consumatori e risparmiatori, che vivono nel territorio dell’Unione, il complesso dei Paesi membri, tuttavia, non ha assunto i contenuti formali tipici della corrispondente organizzazione sociale di Stato unitario o federazione tra Stati, dando luogo, in tal modo, a quella che la Relazione medesima definisce una «zoppia» istituzionale, alla quale va posto rimedio. Si tratta di un obiettivo primario, di cui è necessario tenere conto, si legge nella Relazione, per poter intendere la correttezza delle iniziative intraprese dall’attuale Governo e di quelle che verranno portate avanti nel corso dei prossimi anni, a cominciare dal 2019.
Passando, quindi, alle parti di maggiore interesse per la Commissione, segnala che, nella parte seconda, il capitolo 11 è dedicato alle politiche in materia di occupazione. In particolare, al paragrafo 11.1, il Governo precisa la sua intenzione di svolgere un’azione di impulso per l’attuazione dell’Agenda europea per le competenze (COM(2016)381) e di fornire supporto ai processi di implementazione degli strumenti legislativi esistenti, con particolare riferimento alla raccomandazione sui percorsi di miglioramento delle competenze degli adulti, alla raccomandazione sulla revisione del quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente e alla decisione sul quadro comune per la fornitura di servizi migliori per le competenze e le qualifiche. Sul fronte delle iniziative non legislative, il Governo assicura il suo impegno nella realizzazione di specifiche attività, tra le quali si segnala la settimana europea delle competenze e lo strumento di profilazione delle competenze per gli immigrati (skills profile tool for third country nationals). Infine, sarà assicurata l’attività svolta dai Punti di contatto nazionali Europass, Quadro europeo delle qualifiche (EQF) e Euroguidance.
Il successivo paragrafo 11.2 è dedicato alle politiche attive per l’occupazione. In tale ambito, si prevede l’avvio di iniziative volte a valorizzare l’esperienza maturata nel Programma operativo nazionale servizi di politiche attive per l’occupazione – PON SPAO, nonché il finanziamento di interventi a sostegno dei servizi competenti, al fine di rendere più efficaci le politiche attive del lavoro, anche prevedendo la definizione di regole e strumenti comuni e il coordinamento del monitoraggio e della valutazione dei Servizi pubblici per l’impiego. L’azione del Governo, inoltre, sarà volta alla conclusione di convenzioni con le amministrazioni regionali, per il rafforzamento dei centri per l’impiego; al coordinamento, gestione e monitoraggio del repertorio incentivi all’occupazione, per realizzare un sistema per la loro raccolta, gestione e diffusione online; all’attuazione del ramo professionale del progetto Corpo europeo di solidarietà; all’impulso a percorsi di istruzione e formazione professionale, quale strumento per implementare l’occupazione; al negoziato sulla proposta di regolamento sul Fondo sociale europeo plus (COM(2018)382), nel corso del quale il Governo intende assicurare, tra l’altro, il mantenimento di un livello adeguato di risorse, da utilizzare per accompagnare riforme strutturali quali il reddito di cittadinanza e il rafforzamento dei centri per l’impiego.
Al paragrafo 12.3, sulla salute e sicurezza sul lavoro, il Governo preannuncia il proprio impegno negoziale sui seguenti dossier legislativi: proposte di ulteriori revisioni, dopo quelle introdotte nel 2017 e nel 2018, della direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro; proposta di direttiva sulle condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione europea (COM(2017)797); proposta di direttiva in materia di conciliazione di vita familiare e lavoro (COM(2017)253); proposta di regolamento che istituisce l’Autorità europea del lavoro (COM(2018)131).
Passando al paragrafo 12.4, riguardante la sicurezza sociale dei lavoratori, segnala che la Relazione preannuncia l’impegno del Governo ad attuare a livello nazionale il regolamento sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale (COM(2016)815), che si prevede di adottare nel corso del 2019. Il Governo intende altresì dedicare particolare attenzione al tema della parità di trattamento.
Sul medesimo tema dell’occupazione, segnala che il Programma di lavoro della Commissione per il 2019 rileva il ritorno dell’occupazione e degli investimenti ai livelli precedenti alla crisi e afferma la necessità di «sfruttare l’attuale slancio per continuare a promuovere politiche che consentano di cogliere nuove opportunità». La Commissione, inoltre, dopo avere sottolineato che il mercato unico è «garante della protezione dei lavoratori», auspica la tempestiva approvazione dei medesimi dossier legislativi su cui il Governo italiano ha assicurato il suo impegno nella Relazione programmatica, a cui si aggiunge la proposta di regolamento sul prodotto pensionistico individuale (COM(2017)343).
A sua volta, sul tema dell’occupazione, il Programma del Consiglio pone l’accento sulla necessità di proseguire gli sforzi tesi a reintegrare i disoccupati di lungo periodo nel mercato del lavoro; di aiutare i giovani a sviluppare le competenze necessarie per assumere un ruolo attivo nel mercato del lavoro; di accrescere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro; di attuare politiche volte a affrontare lo squilibrio tra domanda e offerta di competenze, cercando di anticipare le future esigenze in termini di competenze e lo sviluppo di nuove competenze fondamentali, pertinenti e trasversali.
Ritornando, quindi, alla Relazione programmatica, segnala che, nell’ambito del capitolo 12, relativo agli affari sociali, il paragrafo 12.1, riguardante le politiche sociali, la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, il Governo inserisce, nel quadro del Pilastro europeo dei diritti sociali e nel contesto del rafforzamento della dimensione sociale della Strategia dell’Unione Europa 2020, il Reddito di cittadinanza, disciplinato dal decreto-legge n. 4 del 2019, attualmente all’esame del Senato (Atto Senato n. 1018). Si tratta di uno strumento, ad avviso del Governo, perfettamente in linea con le raccomandazioni rivolte all’Italia da parte del Consiglio europeo per favorire l’inclusione sociale. Con la medesima finalità, la Relazione, inoltre, assicura l’impegno del Governo nelle azioni a beneficio delle persone senza fissa dimora; dei soggetti svantaggiati e vulnerabili, da inserire nel mondo del lavoro tramite l’applicazione di modelli di economia sociale; dei lavoratori dipendenti espulsi dal lavoro e autonomi, la cui attività sia cessata a seguito di eventi di ristrutturazione (proposta di regolamento sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, FEG, COM(2018)380).
Al paragrafo 12.2, riguardante le politiche per la famiglia e le disabilità, segnala l’impegno del Governo a portare avanti nel corso del 2019 le azioni di coordinamento necessarie, sia a livello nazionale che europeo, al fine di proseguire i negoziati e dare attuazione alla proposta di direttiva relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e che abroga la direttiva 2010/18/UE. La proposta di direttiva reca disposizioni minime in materia di congedo di paternità, congedo parentale, congedo per i prestatori di assistenza e modalità di lavoro flessibile in generale. Con le medesime finalità, la Relazione dà conto dell’impegno del Governo nel rafforzamento delle misure di conciliazione tra vita professionale e vita privata, nonché nelle azioni di incentivazione del welfare familiare aziendale, agevolando al contempo il ricorso a modalità di lavoro agile.
Al successivo paragrafo 12.3, la Relazione illustra i programmi del Governo sulle politiche per le pari opportunità, basati sulla promozione: di azioni volte a ridisegnare l’organizzazione del lavoro con forme di lavoro agile non penalizzanti per i percorsi di carriera delle donne; dell’uguaglianza di genere nel settore scientifico-tecnologico, ingegneristico e matematico (STEM); dell’imprenditoria femminile e del lavoro autonomo; della verifica e del monitoraggio della corretta applicazione della normativa sull’equilibrio di genere nelle società controllate dalle pubbliche amministrazioni.
Con riferimento alle politiche di integrazione dei migranti, di cui al paragrafo 12.4, al fine di garantire l’inclusione socio-lavorativa dei migranti, il Governo intende prioritariamente: proseguire i negoziati sulla proposta di direttiva sull’ingresso e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente specializzati (cosiddetta «carta blu», COM(2016)378), allo scopo di attrarre talenti e favorire una migliore gestione dei percorsi migratori regolari; partecipare a negoziati con i principali Paesi ad alta incidenza migratoria per la realizzazione di partenariati che assicurino il rimpatrio degli irregolari.
Per quanto riguarda, infine, le politiche per la parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni, argomento del paragrafo 12.5, segnala che la Relazione programmatica riferisce, tra l’altro, sulle attività che il Governo si propone di svolgere in tema di promozione dell’uguaglianza di genere.
Sulle politiche sociali, il Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – che definisce il mercato unico come garante «di adeguati standard sociali» – sollecita, in particolare, la conclusione dell’iter di approvazione dell’atto europeo sull’accessibilità di prodotti e servizi. Nel Programma del Consiglio, invece, si pone in particolare l’accento sull’inclusione sociale delle persone con disabilità e sul sostegno alle attività di lotta alla povertà, soprattutto infantile, ma si sottolinea anche la necessità di promuovere le pari opportunità e l’inclusione sociale in tutte le politiche dell’Unione europea, rispettando, nel contempo, le competenze degli Stati membri.
Da ultimo, al capitolo 19, riguardante la riforma delle pubbliche amministrazioni e la semplificazione, segnala che il paragrafo 19.2 dà conto dell’impegno del Governo a sviluppare la mobilità dei pubblici dipendenti italiani verso l’Europa, attraverso un maggiore utilizzo degli istituti del distacco e del collocamento fuori ruolo verso le istituzioni europee.
Rileva, in conclusione, che il Programma di lavoro della Commissione per il 2019 non prevede espliciti riferimenti a tale materia, ma nell’elenco delle iniziative legislative prioritarie pendenti figura la già citata proposta di regolamento che istituisce l’Autorità europea per il lavoro (COM(2018)131), la cui finalità generale è costituita dal miglioramento della tutela dei lavoratori e dei datori di lavoro nell’ambito della mobilità transfrontaliera all’interno dell’Unione europea. Tale proposta è coerente con l’obiettivo strategico del mercato unico digitale di modernizzare la pubblica amministrazione, realizzare l’interoperabilità transfrontaliera e agevolare l’interazione con gli individui.
Andrea GIACCONE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame alla seduta convocata per la giornata di domani.
La seduta termina alle 14.
INDAGINE CONOSCITIVA
Martedì 29 gennaio 2019. — Presidenza del presidente della XIII Commissione Filippo GALLINELLA.
La seduta comincia alle 12.05.
Sulla pubblicità dei lavori.
Filippo GALLINELLA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Indagine conoscitiva sul fenomeno del cosiddetto «caporalato» in agricoltura. – Audizione di rappresentanti di Agrinsieme (Confagricoltura, CIA, Copagri e Alleanza delle cooperative italiane – agroalimentare) e Coldiretti.
Romano MAGRINI, responsabile delle politiche del lavoro di Coldiretti e Roberto CAPONI, direttore dell’Area sindacale di Confagricoltura, svolgono una relazione sui temi oggetto dell’audizione.
Intervengono, quindi, formulando osservazioni e ponendo quesiti, i deputati Susanna CENNI(PD), Antonio VISCOMI (PD), Marzio LIUNI (Lega), Guglielmo GOLINELLI (Lega), Federico FORNARO (LeU) e Davide TRIPIEDI (M5S).
Romano MAGRINI, responsabile delle politiche del lavoro di Coldiretti, Roberto CAPONI, direttore dell’Area sindacale di Confagricoltura e Massimo FIORIO, responsabile Affari istituzionali e relazioni esterne di Cia-Agricoltori italiani, rispondono ai quesiti formulati.
Filippo GALLINELLA, presidente, ringrazia gli auditi per i loro interventi. Dichiara quindi conclusa l’audizione.
La seduta termina alle 13.10.