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Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

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Home - Senato - Commissione Lavoro, previdenza sociale (Dai Resoconti della Settimana)

Commissione Lavoro, previdenza sociale (Dai Resoconti della Settimana)

16 Gennaio 2019
in Senato

67ª Seduta
Presidenza della Presidente
CATALFO 
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Durigon.             

La seduta inizia alle ore 10,40.

IN SEDE CONSULTIVA 

(944) Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2018, approvato dalla Camera dei deputati

(Relazione alla 14a Commissione. Seguito dell’esame e rinvio)

Prosegue l’esame, sospeso nella seduta di ieri.

La presidente CATALFO ricorda che nel corso della seduta precedente la relatrice Pizzol ha illustrato il provvedimento e dichiara aperta la discussione generale.

Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

(988) Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge di iniziativa dei deputati Maria Chiara Gadda ed altri; Susanna Cenni e Antonella Incerti; Parentela ed altri; Golinelli ed altri

(Parere alla 9a Commissione. Seguito dell’esame e rinvio)

Prosegue l’esame, sospeso nella seduta di ieri.

La presidente CATALFO  ricorda che nel corso della seduta precedente la relatrice Campagna ha illustrato il provvedimento ed è stata aperta la discussione generale.

La relatrice CAMPAGNA (M5S), anche alla luce delle considerazioni svolte ieri dalla senatrice Toffanin, si riserva di presentare una proposta di parere all’esito dei necessari approfondimenti.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

(859) Deputati Dalila NESCI ed altri.  –  Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, concernente l’elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570, concernente l’elezione degli organi delle amministrazioni comunali, nonché altre norme in materia elettorale e di referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della Costituzione, approvato dalla Camera dei deputati

(Parere alla 1a Commissione. Seguito dell’esame e rinvio)

Prosegue l’esame, sospeso nella seduta di ieri.

La presidente CATALFO ricorda che nel corso della seduta precedente il relatore De Vecchis ha illustrato il provvedimento ed è stata aperta la discussione generale.
La senatrice 
TOFFANIN (FI-BP), pur condividendo alcune disposizioni del provvedimento, critica le previsioni relative ai presidenti dei seggi e agli scrutatori, in quanto, a suo parere, non tengono in dovuto conto le competenze necessarie per lo svolgimento di tali ruoli. Paventa quindi il rischio che, anche solo per mancanza di esperienza e non per dolo, si verifichino episodi di rallentamento o addirittura di blocco delle procedure di voto che possano inficiarne la regolarità.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il seguito dell’esame è quindi rinviato.

IN SEDE REDIGENTE 

(310) LAUS ed altri.  –  Istituzione del salario minimo orario  

(658) Nunzia CATALFO ed altri.  –  Disposizioni per l’istituzione del salario minimo orario

(Seguito della discussione congiunta e rinvio)

Prosegue la discussione congiunta, sospesa nella seduta di ieri.

La presidente CATALFO ricorda che nel corso della seduta precedente la relatrice Matrisciano ha illustrato il provvedimento e si è deciso di procedere a un ciclo di audizioni. Dà quindi conto delle richieste di audizioni già pervenute e sollecita i Gruppi a trasmettere le eventuali ulteriori segnalazioni.

La senatrice PARENTE (PD) comunica che il suo Gruppo invierà a breve le proprie richieste di audizione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il seguito della discussione congiunta è quindi rinviato.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE  

La presidente CATALFO sollecita i Gruppi a comunicare le rispettive richieste di audizioni con riferimento all’indagine conoscitiva sul lavoro delle donne, così da poter corredare con il programma la richiesta alla Presidenza del Senato a svolgere l’indagine conoscitiva in parola.
Prende atto la Commissione.
La senatrice 
PARENTE (PD), in considerazione dei licenziamenti che hanno riguardato molti lavoratori della società di call center “Abramo Customer Care” di Crotone, chiede lo svolgimento di una specifica audizione, con la convocazione dei vertici aziendali e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Dopo aver fatto riferimento alla necessità di discutere degli effetti del decreto dignità e di affrontare il tema delle politiche attive del lavoro, soprattutto con riferimento alle Regioni meridionali del Paese, preannuncia altresì la presentazione di uno specifico atto di sindacato ispettivo. Infine, sollecita la costituzione anche in questa legislatura di una Sottocommissione sulle ricadute occupazionali delle ristrutturazioni aziendali, ricordando l’importante e delicata funzione da essa svolta nella legislatura precedente.
La presidente 
CATALFO si riserva di fornire una risposta alle richieste appena avanzate.

Con riferimento ai disegni di legge nn. 55, 281, 555, 698, 853, 868 e 890, in materia di caregiver familiare, ricorda poi che nel corso della seduta di ieri la Commissione ha convenuto sulla proposta di istituire un Comitato con l’intento di definire un testo unificato per il seguito dell’esame. Dà quindi conto delle relative designazioni da parte dei Gruppi e invita i componenti a coordinarsi tra loro e ad operare con la massima celerità.

Informa infine che l’audizione del professor Domenico Parisi, candidato alla presidenza dell’Agenzia nazionale per le politiche del lavoro (ANPAL) e richiesta nella seduta di ieri, potrebbe svolgersi, compatibilmente con il calendario dei lavori dell’Assemblea, mercoledì 23 gennaio alle ore 14.
Prende atto la Commissione.

SCONVOCAZIONE DELLE RESTANTI SEDUTE DELLA SETTIMANA  
La presidente 
CATALFO comunica che, in considerazione dell’andamento dei lavori, le sedute della Commissione già convocate per oggi, mercoledì’ 16 gennaio alle ore 15, e per domani, giovedì 17 gennaio alle ore 8,45, sono sconvocate.
Prende atto la Commissione.
La seduta termina alle ore 11.

66ª Seduta
Presidenza della Presidente
CATALFO 

indi del Vice Presidente
DE VECCHIS 

Intervengono il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Zoccano e per il lavoro e le politiche sociali Cominardi.         

La seduta inizia alle ore 15,15.

IN SEDE REDIGENTE 

(55) PATRIARCA ed altri.  –  Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di cura e assistenza familiare  

(281) Vanna IORI.  –  Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di cura e assistenza  

(555) Simona Nunzia NOCERINO ed altri.  –  Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare  

(698) FARAONE ed altri.  –  Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di cura nonché per il sostegno della conciliazione tra attività lavorativa e attività di cura e di assistenza  

(853) DE VECCHIS ed altri.  –  Norme in materia di caregiver familiare  

(868) LAUS.  –  Norme in materia di priorità delle prestazioni domiciliari per le persone non autosufficienti  

(890) Roberta TOFFANIN ed altri.  –  Disposizioni in materia  di caregiver familiare

(Seguito della discussione congiunta e rinvio. Costituzione di un Comitato ristretto) 

Prosegue la discussione congiunta, sospesa nella seduta pomeridiana del 7 novembre.

La presidente CATALFO ricorda che nell’ultima riunione dell’Ufficio di Presidenza della Commissione allargato ai rappresentanti dei Gruppi si è convenuto di istituire un Comitato ristretto con l’intento di definire un testo unificato per il seguito dell’esame. Chiede al riguardo l’orientamento della Commissione.

La Commissione concorda con la proposta.

La PRESIDENTE invita quindi i Gruppi a designare il proprio rappresentante entro la giornata di domani.

Il senatore FLORIS (FI-BP), nel segnalare che il rappresentante del proprio Gruppo sarà la senatrice Toffanin, chiede se, almeno informalmente, ai lavori del Comitato possano partecipare anche altri membri della Commissione.

La presidente CATALFO risponde positivamente al senatore Floris, avvertendo tuttavia che resterà ferma la titolarità dell’incarico.

Il seguito della discussione congiunta è quindi rinviato.

(310) LAUS ed altri.  –  Istituzione del salario minimo orario  

(658) Nunzia CATALFO ed altri.  –  Disposizioni per l’istituzione del salario minimo orario

(Discussione congiunta e rinvio)

Nell’introdurre la discussione congiunta, la relatrice MATRISCIANO (M5S) illustra anzitutto il disegno di legge n. 658, a prima firma della senatrice Catalfo, che si pone l’obiettivo, secondo l’articolo 1, di far corrispondere ai lavoratori una retribuzione complessiva proporzionata e sufficiente alla quantità e qualità del lavoro prestato, nel rispetto della previsione di cui all’articolo 36 della Costituzione.

Tale scelta, secondo la relatrice, risponde all’invito più volte espresso dalle parti sociali di un intervento eteronomo di sostegno che garantisca l’efficacia generale dei trattamenti salariali minimi dei contratti nazionali comparativamente più rappresentativi.

Secondo l’articolo 2, la retribuzione non deve essere inferiore a quanto previsto dal contratto collettivo nazionale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro, stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro più rappresentative sul piano nazionale ai sensi dell’articolo 4 della legge 30 dicembre 1986, n. 936, e comunque non inferiore a 9 euro all’ora al lordo degli oneri contributivi e previdenziali. La relatrice chiarisce che il disegno di legge non solo ricorre al rinvio mobile al contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL), stabilendo un limite sotto al quale non è possibile fissare le retribuzioni contrattuali, ma soprattutto fornisce indicazioni sia per quanto riguarda la tecnica di selezione dei soggetti abilitati a contrattare il contratto collettivo parametro, sia per quanto concerne l’area di applicazione del CCNL di riferimento.

L’articolo 3 completa la disciplina del rinvio mobile al CCNL, fissando gli indici di misurazione della rappresentatività comparata necessari per selezionare il prodotto negoziale qualificato in presenza di più CCNL nella medesima categoria e prevedendo che, in presenza di una pluralità di contratti collettivi applicabili, il trattamento economico complessivo che costituisce retribuzione proporzionata e sufficiente non può essere inferiore a quello previsto per la prestazione di lavoro dedotta in obbligazione dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale nella categoria stessa, e in ogni caso non inferiore all’importo di 9 euro lordi all’ora. Inoltre, ai fini del computo comparativo di rappresentatività del contratto collettivo prevalente, specifica quali criteri si applichino per le organizzazioni dei lavoratori e per le organizzazioni dei datori di lavoro. L’articolo 4 si occupa, in particolare, di disciplinare il caso della mancanza del CCNL a cui fare riferimento per la determinazione della retribuzione minima, che comunque non potrà essere inferiore all’importo di 9 euro lordi.

La relatrice passa poi a illustrare disegno di legge n. 310, a prima firma del senatore Laus, il cui esame è connesso a quello del disegno di legge n. 658.

Si sofferma soprattutto sull’articolo 2, per il quale il salario minimo orario non potrà essere inferiore a 9 euro all’ora – da incrementare ogni anno secondo i parametri Istat – al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, precisando che esso si applica a tutti i rapporti aventi per oggetto una prestazione lavorativa.

L’articolo 3 rinviaa un decreto ministeriale, previo accordo con le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, l’individuazionedei contratti a cui estendere la disciplina del salario minimo orario.

L‘articolo 4stabilisce che le pubbliche amministrazioni non debbano stipulare contratti o erogare contributi a soggetti che non garantiscono il salario minimo orario ai propri lavoratori e che il mancato rispetto di tale prescrizione comporta la nullità del contratto o l’esclusione dai benefici. L’articolo 5individua parallelamente una sanzione per il datore di lavoro che corrisponda ai lavoratori una retribuzione inferiore al salario minimo.

Infine, secondo l’articolo 6, fatte salve le condizioni contrattuali di miglior favore, per i rapporti di lavoro in essere alla data di entrata in vigore della legge, il salario minimo orario si applica al livello retributivo inferiore e si procede altresì all’aumento proporzionale dei livelli retributivi superiori, secondo le modalità stabilite dal decreto di cui all’articolo 3, fino ai successivi rinnovi.

La presidente CATALFO propone lo svolgimento di un breve ciclo di audizioni informali al fine di acquisire elementi istruttori da parte dei soggetti maggiormente interessati.

Conviene la Commissione.

Invita quindi i Gruppi a far pervenire indicazioni in tal senso entro la giornata di domani.

Il seguito della discussione congiunta è quindi rinviato.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE  

Proposta di indagine conoscitiva sul lavoro delle donne

La presidente CATALFO illustra la proposta, emersa nell’ultima seduta dell’Ufficio di Presidenza della Commissione allargato ai rappresentanti dei Gruppi.

La Commissione unanime concorda sull’opportunità dell’indagine e conferisce mandato alla Presidente di richiedere al Presidente del Senato, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento, l’autorizzazione allo svolgimento dell’indagine conoscitiva in parola.

La PRESIDENTE sollecita i Gruppi a far pervenire nei tempi più rapidi le rispettive proposte di audizioni.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO 

Proposta di nomina del professor Domenico Parisi a Presidente dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL) (n. 15)

(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta. Esame e rinvio)

La relatrice NOCERINO (M5S) illustra il curriculum vitae del professor Parisi, sottolineando che il candidato è in possesso di un elevato e qualificato profilo professionale, nonché di una comprovata esperienza, maturata anche in ambito internazionale, nel campo delle politiche attive e del mercato del lavoro. Fa presente che attualmente il professor Parisi dirige il National Strategic Planning & Analysis Research Center, dove è stato elaborato il Mississippi Works system un piano, approvato dal Dipartimento del Lavoro USA, che ha rivoluzionato il funzionamento dei Centri per l’Impiego, creando un modello di on demand work che, grazie alla raccolta e la combinazione di dati di molteplici agenzie per il lavoro, sia statali che private, ha permesso la creazione di oltre 50.000 nuovi posti di lavoro in pochi anni, contribuendo a fare del Mississippi uno stato leader a livello nazionale nella ricerca e nella formazione della forza lavoro. Ritiene pertanto il professor Parisi pienamente idoneo a ricoprire l’incarico di Presidente dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro.

In conclusione, anticipa che sottoporrà alla Commissione l’espressione di un parere favorevole.

Il senatore NANNICINI (PD), senza entrare nel merito della competenza del candidato individuato dal Governo, lamenta che la procedura adottata per il ricambio al vertice di ANPAL potrebbe configurare un vero e proprio caso di spoil system.

Il senatore FLORIS (FI-BP), ritenendo impossibile una conoscenza e una valutazione del candidato esclusivamente sulla base di un curriculum, chiede formalmente l’audizione del professor Parisi, ai sensi dell’articolo 47, comma 1-bis, del Regolamento.

La presidente CATALFO condivide tale richiesta e la sottopone alla Commissione, che conviene.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

IN SEDE CONSULTIVA 

(763) Bianca Laura GRANATO ed altri.  –  Modifiche alla legge 13 luglio 2015, n. 107, in materia di ambiti territoriali e chiamata diretta dei docenti

(Parere alla 7a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole)

Prosegue l’esame, sospeso nella seduta pomeridiana del 9 gennaio.

Il relatore AUDDINO (M5S), dopo aver brevemente ricordato l’obiettivo del provvedimento, ribadisce la proposta di esprimere un parere favorevole. Si rammarica inoltre per non aver ricevuto da parte delle minoranze alcuna osservazione, come pure avevano richiesto la scorsa settimana.

La senatrice TOFFANIN (FI-BP) chiarisce che alcune osservazioni erano state espresse informalmente con riferimento alla necessità di conciliare il rispetto delle graduatorie con le peculiarità dei singoli istituti.

Il relatore AUDDINO (M5S) riconosce il valore di rilievi espressi in ogni contesto, anche informale, tuttavia lamenta, dal punto di vista formale, una contraddizione, perché alla richiesta di rinvio della votazione, accolta dalla Commissione, non ha fatto seguito l’invio al relatore di osservazioni da inserire eventualmente nel parere.

Il senatore FLORIS (FI-BP), quanto alla forma, ritiene si sia trattato di un malinteso. In merito alla sostanza si associa invece a quanto detto dalla collega Toffanin.

Previa dichiarazione di voto contrario, a nome del suo Gruppo, da parte della senatrice PARENTE (PD), presente il prescritto numero di senatori, la presidente CATALFO mette ai voti la proposta di parere favorevole formulata dal relatore, che risulta approvata.

(897) Deputati Annagrazia CALABRIA ed altri.  –  Misure per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno dei minori nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità e delega al Governo in materia di formazione del personale, approvato dalla Camera dei deputati

(Parere alla 1a Commissione. Seguito dell’esame e rinvio)

Prosegue l’esame, sospeso nella seduta pomeridiana del 9 gennaio.

La presidente CATALFO ricorda che la relatrice ha già illustrato il provvedimento e che è stata aperta la discussione generale. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame.    

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

(859) Deputati Dalila NESCI ed altri.  –  Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, concernente l’elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570, concernente l’elezione degli organi delle amministrazioni comunali, nonché altre norme in materia elettorale e di referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della Costituzione, approvato dalla Camera dei deputati

(Parere alla 1a Commissione. Esame e rinvio) 

Il relatore DE VECCHIS (L-SP-PSd’Az) introduce il disegno di legge, già approvato dalla Camera dei deputati, che modifica alcuni aspetti del procedimento elettorale, al fine di perseguire una maggiore trasparenza nello svolgimento delle operazioni di voto. In premessa fa presente che il provvedimento riproduce, con alcune modifiche, il testo di un’analoga iniziativa legislativa approvata nella scorsa legislatura dalla Camera dei deputati, poi esaminata dalla Commissione affari costituzionali del Senato, senza che l’iter si ultimasse per la sopraggiunta conclusione della legislatura.
Il testo, che si compone di 9 articoli, interviene su disposizioni relative a urne e cabine elettorali, componenti dei seggi elettorali e loro ampiezza demografica, assunzione di personale nelle società pubbliche in prossimità delle elezioni.
Quanto alle parti di più stretta competenza della Commissione, il relatore segnala, in particolare, l’articolo 6, che introduce il divieto di assunzione di personale da parte delle aziende speciali, delle istituzioni e delle società a partecipazione pubblica locale o regionale, totale o di controllo, nei 60 giorni antecedenti e nei 60 giorni successivi alle elezioni comunali o regionali, limitatamente ai Comuni o alle Regioni interessati. Il divieto non si applica nei casi in cui sia dichiarato lo stato di calamità o lo stato di emergenza.
Relativamente invece alle rimanenti parti dell’articolato, evidenzia che un primo nucleo di disposizioni riguarda gli arredi elettorali, più esattamente le urne (da realizzare in materiale semitrasparente) e le cabine (in futuro, quando ve ne sarà la necessità, dovranno essere chiuse su tre lati e avere una determinata altezza), nonché le porte e le finestre dei locali sede di seggio. Ulteriori disposizioni riguardano l’ufficio elettorale di sezione. In particolare, si descrivono requisiti e modalità di nomina del presidente e si elimina la possibilità di surroga dello stesso con il sindaco o suo delegato. Inoltre si introduce il divieto di ricoprire l’incarico di presidente per due volte consecutive presso la medesima sezione elettorale. Vengono inoltre introdotte ulteriori cause ostative alla funzione di componente dell’ufficio elettorale, tra le quali, essere dipendenti del Ministero dello sviluppo economico o aver subito condanne per alcuni reati espressamente indicati. Con riferimento agli scrutatori, si riduce da 70 a 65 anni il limite massimo di età e si aggiunge il requisito del godimento dei diritti civili e politici; inoltre si prevedono i criteri di scelta degli stessi e si pone il limite dei due mandati consecutivi presso la medesima sezione elettorale.
Riguardo all’ampiezza delle sezioni elettorali, viene introdotta una modifica che aumenta il limite inferiore dei seggi ordinari, elevandolo da 500 a 700 elettori iscritti.
Il relatore richiama quindi le modifiche in materia di autenticazione di firme e che autorizzano, per i referendum abrogativi e costituzionali, il voto in un Comune diverso da quello di residenza da parte degli elettori che, per una serie tassativa di motivi – lavoro, studio o cure mediche – si trovino in un altro Comune, sito in una Regione diversa da quella del Comune nelle cui liste elettorali siano iscritti. Le medesime disposizioni si applicano anche per le elezioni europee, a condizione che l’elettore dichiari di esercitare il suo diritto di voto in una Regione comunque situata nella circoscrizione di appartenenza.
Infine, si sofferma sulle ulteriori disposizioni che autorizzano, nel caso di consultazioni sia elettorali sia referendarie, coloro che siano impegnati in operazioni di soccorso e di sostegno a vittime di calamità naturali, nonché a coloro che siano impegnati per motivi di lavoro presso piattaforme marine, a votare nel Comune in cui operano, al pari di quanto già riconosciuto agli appartenenti al comparto delle Forze armate, della sicurezza e del soccorso in servizio fuori dal Comune di residenza.
Si apre la discussione generale

Il senatore FLORIS (FI-BP), riservandosi di intervenire compiutamente nel seguito dell’esame, critica l’introduzione di una riserva dei posti di scrutatore (pari alla metà arrotondata per difetto) per coloro che si trovino, da almeno 30 giorni dal momento del sorteggio, in stato di disoccupazione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il seguito dell’esame è quindi rinviato.

(944) Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2018, approvato dalla Camera dei deputati

(Relazione alla 14a Commissione. Esame e rinvio)

La relatrice PIZZOL (L-SP-PSd’Az) introduce, per le parti di competenza, il disegno di legge in titolo, approvato dalla Camera dei deputati, soffermandosi sugli articoli 19 e 23 e su alcune direttive inserite nell’allegato A. L’articolo 19, in particolare, reca una disciplina di delega per il recepimento della direttiva 2013/59/Euratom, sulle norme di sicurezza per la protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti. Dopo aver ricordato i criteri direttivi per l’esercizio della delega, ricorda che il termine per il recepimento della direttiva è scaduto il 6 febbraio 2018 e che contro l’Italia risulta avviata una procedura d’infrazione.

Passa poi ad illustrare l’articolo 23, che reca una delega al Governo per l’attuazione della direttiva (UE) 2017/159 sull’attuazione dell’accordo sulla Convenzione sul lavoro nel settore della pesca del 2007 da parte dell’Organizzazione internazionale del lavoro. Tale accordo interviene sul lavoro a bordo e le condizioni di servizio, l’alloggio, l’alimentazione e la sicurezza sul lavoro.

La relatrice segnala altresì la direttiva (UE) 2018/957, che modifica la direttiva 96/71/CE, sul distacco dei lavoratori in uno Stato membro diverso da quello in cui il lavoro sia abitualmente svolto; la direttiva (UE) 2017/2398 sui rischi derivanti da agenti cancerogeni o mutageni per i lavoratori e la direttiva (UE) 2018/131 sul recepimento della Convenzione sul lavoro marittimo (CLM) del 2006, concordate in sede di Organizzazione internazionale del lavoro (OIL).   

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

(988) Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge di iniziativa dei deputati Maria Chiara Gadda ed altri; Susanna Cenni e Antonella Incerti; Parentela ed altri; Golinelli ed altri

(Parere alla 9a Commissione. Esame e rinvio)

La relatrice CAMPAGNA (M5S) illustra il disegno di legge, già approvato dalla Camera dei deputati, che reca disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico.

Passando all’esame del testo, fa presente che l’articolo 1 definisce l’oggetto e le finalità, mentre l’articolo 2 reca alcune definizioni.

L’articolo 3 specifica che per autorità nazionale si intende il Ministro delle politiche agricole. L’articolo 4 individua come autorità locali competenti le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. L’articolo 5 istituisce il Tavolo tecnico per la produzione biologica. Il successivo articolo 6 istituisce il marchio “Biologico italiano”. La relatrice richiama quindi il contenuto dell’articolo 7, sul Piano d’azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici, e dell’articolo 8, che dispone l’adozione del Piano nazionale delle sementi biologiche.

Il successivo articolo 9 prevede il Fondo per lo sviluppo della produzione biologica, mentre l’articolo 10 fa riferimento ai contratti di rete, ai contratti di filiera e alle cooperative tra produttori del biologico e l’articolo 11 delinea le modalità attraverso le quali operare il sostegno alla ricerca tecnologica ed applicata nel settore.

L‘articolo 12 è volto a promuovere la formazione professionale nel settore. In particolare, stabilisce che i principi in base ai quali le Regioni organizzano tale formazione verranno indicati da un decreto del Ministro del lavoro, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni.

Gli articoli 13, 14, 15, 16 e 17 dettano nuove ed innovative disposizioni in materia di organizzazione della produzione e del mercato. Con specifico riferimento all’articolo 12, si prevede che le organizzazioni interprofessionali della filiera dei prodotti biologici possano associare, con funzione consultiva, le organizzazioni rappresentative dei consumatori e dei lavoratori del settore agricolo, agroalimentare e dell’acquacoltura.

Infine, l’articolo 18 disciplina la vendita e lo scambio di sementi biologiche, l’articolo 19 contiene le abrogazioni espresse e l’articolo 20 prevede la clausola di salvaguardia per le Regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano.

Conclusivamente, si riserva di formulare una proposta di parere che tenga anche conto delle eventuali osservazioni emerse nel corso del dibattito.

La senatrice TOFFANIN (FI-BP) chiede preliminarmente se la Commissione di merito svolgerà delle audizioni sul provvedimento.

La PRESIDENTE si riserva di rispondere dopo aver preso gli opportuni contatti con il Presidente della Commissione agricoltura.

La senatrice PARENTE (PD) auspica che le eventuali audizioni verteranno anche sulle parti di più stretta competenza della Commissione.

Si apre la discussione generale.

La senatrice TOFFANIN (FI-BP) riporta le perplessità espresse da diversi studiosi con riferimento al possibile aumento della superficie destinata al metodo biologico a discapito di quella coltivata con metodi convenzionali. Secondo la loro opinione infatti si registrerebbe una riduzione della produzione cui si dovrebbe far fronte, al fine di coprire il fabbisogno nazionale di prodotti agroalimentari, con un aumento delle importazioni dall’estero.

Inoltre esprime dubbi circa l’utilità del Tavolo previsto dall’articolo 5, così come contesta l’iniquità del contributo annuale che alimenta il Fondo per lo sviluppo della produzione biologica previsto dall’articolo 9.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il seguito dell’esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16,25.

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