Riunione n. 8
GIOVEDÌ 22 NOVEMBRE 2018
Presidenza della Presidente
CATALFO
Orario: dalle ore 12 alle ore 12,25
PROGRAMMAZIONE ESAME DISEGNO DI LEGGE N. 920 (CONCRETEZZA)
47ª Seduta
Presidenza della Presidente
CATALFO
La seduta inizia alle ore 14,30.
IN SEDE CONSULTIVA
(763) Bianca Laura GRANATO ed altri. – Modifiche alla legge 13 luglio 2015, n. 107, in materia di ambiti territoriali e chiamata diretta dei docenti
(Parere alla 7a Commissione. Esame e rinvio)
Il relatore AUDDINO (M5S) rileva che il disegno di legge mira ad eliminare dall’ordinamento l’istituto della chiamata diretta dei docenti e rivede la normativa degli ambiti territoriali; stabilisce pertanto che la ripartizione dell’organico avviene sulle singole istituzioni scolastiche, con possibilità di assegnazione di un docente ad una o più scuole, entro il limite di due comuni confinanti. Infine, il relatore segnala che restano in vigore le norme che assegnano a dirigente scolastico le funzioni di gestione e il compito di assicurare il buon andamento dell’istituzione scolastica.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
ESAME DI PROGETTI DI ATTI LEGISLATIVI DELL’UNIONE EUROPEA
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo Plus (FSE+) (COM (2018) 382 definitivo)
(Seguito e conclusione dell’esame, ai sensi dell’articolo 144, commi 1 e 6 del Regolamento, del progetto di atto legislativo dell’Unione europea. Approvazione della Risoluzione: Doc. XVIII, n. 7 )
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 14 novembre.
Il relatore PUGLIA (M5S) illustra una bozza di risoluzione, di segno favorevole (testo allegato al resoconto della seduta).
Il senatore PATRIARCA (PD) giudica la proposta in esame un positivo passo in avanti: accorpa infatti in un unico fondo una pluralità di fondi e di programmi, semplifica la struttura burocratica e ribadisce la centralità del Pilastro sociale europeo. Osserva tuttavia che gli stanziamenti destinati al Fondo sociale europeo Plus risultano più contenuti rispetto a quelli precedentemente a disposizione, a maggior ragione a fronte della volontà di rifondare una Europa “sociale”, più attenta ai bisogni dei cittadini. A tale scopo, sarebbe altresì auspicabile l’attivazione di un miglior coordinamento con gli altri fondi europei che insistono su finalità affini. Ritiene inoltre essenziale che venga ribadito il ruolo centrale che su questi temi spetta alle Regioni, non solo in quanto beneficiarie, ma anche come enti gestori, cui pertiene un ruolo strategico. Esprime peraltro preoccupazione per il ruolo eccessivamente ampio che l’atto conferisce alla Commissione europea rispetto al Parlamento, invitando ad una maggiore attenzione al rispetto del principio di sussidiarietà. Conclusivamente formula una valutazione favorevole della proposta del relatore.
Il senatore FLORIS (FI-BP), pur prendendo atto che con la proposta di regolamento in esame risultano accorpati alcuni fondi europei e si dà luogo ad una semplificazione burocratica finalizzata ad una migliore gestione, osserva che l’Italia non ha tuttavia ancora modificato in questa direzione la propria struttura istituzionale e che nel caso in esame essa figura come contributore netto. Pur ritenendo sottoscrivibile l’esigenza di rendere il Fondo sociale europeo plus il principale strumento per attuare il Pilastro europeo dei diritti sociali, lamenta l’assenza nel testo in esame di qualsivoglia riferimento al problema dei migranti, con riferimento specifico alla situazione dell’Italia, che si fa direttamente carico delle risorse da dedicarvi; segnala pertanto al relatore l’opportunità di inserire una specifica notazione nella proposta di risoluzione. Ritiene, più in generale, che queste riflessioni testimonino di una debolezza complessiva dell’Italia nel quadro UE, auspicando una maggior attenzione a tali problematiche.
Nessun altro chiedendo di intervenire, ha la parola il relatore PUGLIA (M5S), il quale, nel prendere atto delle considerazioni emerse, fa presente che, pur in assenza di una disposizione specifica riferita alle problematiche migratorie, l’articolo 4 del testo considera misure a favore dell’insieme delle persone indigenti. Dà quindi lettura di una nuova proposta di risoluzione (testo allegato al resoconto della seduta), nella quale sono raccolte alcune sollecitazioni emerse nel corso del dibattito odierno.
Presente il prescritto numero di senatori, con l’astensione del Gruppo Forza Italia, la Commissione, a maggioranza, approva.
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) (COM(2018) 380 definitivo)
(Seguito dell’esame e rinvio, ai sensi dell’articolo 144, commi 1 e 6 del Regolamento, del progetto di atto legislativo dell’Unione europea)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 14 novembre.
La relatrice PIZZOL (L-SP-PSd’Az) si ripromette di sottoporre nella prossima seduta una proposta di risoluzione.
Prende atto la Commissione.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
SCONVOCAZIONE DELLE SEDUTE DELLA COMMISSIONE E DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DI DOMANI
La presidente CATALFO avverte che, in considerazione dell’andamento dei lavori, la seduta della Commissione e quella dell’Ufficio di Presidenza, convocate per domani, non avranno più luogo.
Prende atto la Commissione.
La seduta termina alle ore 15.
SCHEMA DI RISOLUZIONE PROPOSTO DAL RELATORE SUL PROGETTO DI ATTO LEGISLATIVO DELL’UNIONE EUROPEA N. COM(2018) 382 DEFINITIVO
L’11a Commissione, esaminato l’atto in titolo, premesso che:
la proposta in esame definisce la disciplina del Fondo sociale europeo Plus (FSE+), stabilendone gli obiettivi, il bilancio per il periodo 2021-2027, i metodi di attuazione, le forme di finanziamento da parte dell’Unione e le regole di erogazione dei finanziamenti;
la finalità dichiarata dalla Commissione europea nel presentare il pacchetto normativo sopramenzionato è rendere il Fondo sociale europeo Plus il principale strumento dell’UE per attuare il pilastro europeo dei diritti sociali, con l’accorpamento in esso dei seguenti Fondi:
1) il Fondo sociale europeo (FSE) e l’iniziativa per l’occupazione giovanile (IOG);
2) il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD);
3) il programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI);
4) il programma di azione dell’Unione in materia di salute,
articolando il Fondo stesso in tre componenti: la componente gestione concorrente, la componente “Occupazione e innovazione” e la componente “Salute”;
considerato che:
la proposta in esame si basagiuridicamentesugli articoli46, 149, 153, 162-166, 168, 174, 175 e 349 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea ed è conforme al principio di sussidiarietà, in termini di necessità di intervento dell’Unione e di valore aggiunto a livello europeo, e al principio di proporzionalità, in quanto si limita a quanto necessario per conseguire i propri obiettivi;
nella relazione elaborata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e trasmessa alle Camere il 27 giugno 2018, il Governo italiano ha fornito una valutazione positiva del progetto, che si ritiene conforme all’interesse nazionale, in ragione di alcuni effetti positivi per le imprese, in virtù delle disposizioni per l’istituzione di un “ecosistema di mercato”, e per i cittadini, grazie alle misure di incentivazione per proteggere la salute umana, promuovere l’inclusione sociale e lottare contro la povertà;
preso atto delle osservazioni della 12a Commissione per quanto attiene ai profili di competenza, si esprime in senso favorevole.
RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE SUL PROGETTO DI ATTO LEGISLATIVO DELL’UNIONE EUROPEA N. COM(2018) 382 DEFINITIVO (Doc. XVIII, n. 7)
L’11a Commissione, esaminato l’atto in titolo, premesso che:
la proposta in esame definisce la disciplina del Fondo sociale europeo Plus (FSE+), stabilendone gli obiettivi, il bilancio per il periodo 2021-2027, i metodi di attuazione, le forme di finanziamento da parte dell’Unione e le regole di erogazione dei finanziamenti;
la finalità dichiarata dalla Commissione europea nel presentare il pacchetto normativo sopramenzionato è rendere il Fondo sociale europeo Plus il principale strumento dell’UE per attuare il pilastro europeo dei diritti sociali, con l’accorpamento in esso dei seguenti Fondi:
5) il Fondo sociale europeo (FSE) e l’iniziativa per l’occupazione giovanile (IOG);
6) il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD);
7) il programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI);
8) il programma di azione dell’Unione in materia di salute,
articolando il Fondo stesso in tre componenti: la componente gestione concorrente, la componente “Occupazione e innovazione” e la componente “Salute”;
considerato che:
la proposta in esame si basagiuridicamentesugli articoli46, 149, 153, 162-166, 168, 174, 175 e 349 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea ed è conforme al principio di sussidiarietà, in termini di necessità di intervento dell’Unione e di valore aggiunto a livello europeo, e al principio di proporzionalità, in quanto si limita a quanto necessario per conseguire i propri obiettivi;
nella relazione elaborata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e trasmessa alle Camere il 27 giugno 2018, il Governo italiano ha fornito una valutazione positiva del progetto, che si ritiene conforme all’interesse nazionale, in ragione di alcuni effetti positivi per le imprese, in virtù delle disposizioni per l’istituzione di un “ecosistema di mercato”, e per i cittadini, grazie alle misure di incentivazione per proteggere la salute umana, promuovere l’inclusione sociale e lottare contro la povertà;
preso atto delle osservazioni della 12a Commissione permanente per quanto attiene ai profili di competenza, considerata la situazione economica contingente, con l’auspicio di un incremento economico del Fondo e di un maggiore coinvolgimento delle Regioni, si esprime conclusivamente in senso favorevole.