Il Fondo monetario internazionale conferma che il Pil dell’Italia crescerà meno del previsto nei prossimi anni, dall’1,5% del 2017, all’1,2 di quest’anno, fino all’1% del 2019. E la richiama sulle riforme: bisogna “mantenere le riforme fatte su pensioni e mercato del lavoro”, avverte l’Fmi, perché una marcia indietro o l’attuazione di politiche che danneggiano “la sostenibilità del debito innescherebbero forti allargamenti degli spread”.
A livello mondiale invece secondo l’Fmi continua la crescita robusta degli Stati Uniti ma il futuro è offuscato dalla guerra commerciale con la Cina.
“Nonostante il dinamismo attuale abbiamo visto al ribasso le previsioni di crescita del 2019 per la recente adozione di dazi su una largo ventaglio di prodotti di importazione – spiega Maurice Obstfeld, direttore degli studi dell’Fmi – Allo stesso modo sono al ribasso le stime sulla Cina”.