• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
lunedì, 12 Maggio 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Due scioperi differenti

    Sciopero legittimo anche senza  l’intervento del sindacato

    Il volto della Chiesa che non vogliamo

    Provaci ancora, Papa

    Niente sesso, siamo studenti

    Niente sesso, siamo studenti

    MEGA vs MAGA: un nazionalismo europeo contro il populismo americano

    MEGA vs MAGA: un nazionalismo europeo contro il populismo americano

    Istat, a febbraio frena l’inflazione, prezzi a +0,6%

    Nel fallimento del datore di lavoro, il credito retributivo va ammesso al passivo al lordo dei contributi previdenziali a carico del lavoratore

    I due funerali del Papa

    I due funerali del Papa

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Agricoltura, la denuncia dei sindacati: noi discriminati nel comitato di monitoraggio Pac

    Il sindacato alla sbarra: un processo per amor di polemica

    Rinnovato l’accordo economico collettivo

    Partecipazione, qualcosa di nuovo, anzi d’antico

    Formazione continua , per la prima volta il tasso di partecipazione sale oltre il 10% ma siamo ancora in basso nella classifica Ue. I dati del XXIV rapporto Inapp

    Formazione continua , per la prima volta il tasso di partecipazione sale oltre il 10% ma siamo ancora in basso nella classifica Ue. I dati del XXIV rapporto Inapp

    Volkswagen, voci di vendita per Italdesign, il sindacato si oppone

    Volkswagen, voci di vendita per Italdesign, il sindacato si oppone

    150 ore per il diritto allo studio: un traguardo di conquiste lungo cinquant’anni

    Università, il 12 maggio sciopero dei precari. Flc-Cgil: per un’università pubblica e democratica

    Cosa prevede la manovra approvata dal Consiglio dei ministri: abolizione legge Fornero e reddito di cittadinanza

    Lavoro e sicurezza, Meloni apre al confronto coi sindacati e “stupisce” anche Landini. Incontro fiume a Palazzo Chigi

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Inapp, XXIV rapporto sulla formazione continua

    Il verbale di accordo per il rinnovo del contratto del cemento 2025-2027

    Colacem, siglata l’ipotesi di accordo integrativo di secondo livello

    Contratti, rinnovo per l’industria cemento, calce e gesso, aumenti di 175 euro

    La nota Istat sull’andamento dell’economia italiana – Marzo-aprile 2025

    L’aumento salariale nel triennio è di 143 euro

    Contratti, un altro rinnovo per i Chimici: firmata l’intesa per il Gas – Acqua, 282 euro di aumento complessivo e riduzione d’orario. Nell’accordo anche l’obbligo di certificare la rappresentanza

    I dati Istat sulla produzione industriale – Marzo 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Gli italiani non hanno più voglia di lavorare (e hanno ragione), di Charlotte Matteini. Edizioni Cairo

    Gli italiani non hanno più voglia di lavorare (e hanno ragione), di Charlotte Matteini. Edizioni Cairo

    Verrà il giorno. Le origini del Primo Maggio, di Martin Cennevitz. Editore Elèuthera

    Verrà il giorno. Le origini del Primo Maggio, di Martin Cennevitz. Editore Elèuthera

    Il lavoro è dignità – Le parole di Papa Francesco, di Giacomo Costa e Paolo Foglizzo. Edizioni Futura

    Il lavoro è dignità – Le parole di Papa Francesco, di Giacomo Costa e Paolo Foglizzo. Edizioni Futura

    Malesangue, di Raffaele Cataldi. Edizioni Alegre

    Malesangue, di Raffaele Cataldi. Edizioni Alegre

    Il dono e la città, di Giacomo Panizza. Edizioni Bibliotheka

    Il dono e la città, di Giacomo Panizza. Edizioni Bibliotheka

    La questione salariale, di Andrea Garnero e Roberto Mania. Editore Egea

    La questione salariale, di Andrea Garnero e Roberto Mania. Editore Egea

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Due scioperi differenti

    Sciopero legittimo anche senza  l’intervento del sindacato

    Il volto della Chiesa che non vogliamo

    Provaci ancora, Papa

    Niente sesso, siamo studenti

    Niente sesso, siamo studenti

    MEGA vs MAGA: un nazionalismo europeo contro il populismo americano

    MEGA vs MAGA: un nazionalismo europeo contro il populismo americano

    Istat, a febbraio frena l’inflazione, prezzi a +0,6%

    Nel fallimento del datore di lavoro, il credito retributivo va ammesso al passivo al lordo dei contributi previdenziali a carico del lavoratore

    I due funerali del Papa

    I due funerali del Papa

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Agricoltura, la denuncia dei sindacati: noi discriminati nel comitato di monitoraggio Pac

    Il sindacato alla sbarra: un processo per amor di polemica

    Rinnovato l’accordo economico collettivo

    Partecipazione, qualcosa di nuovo, anzi d’antico

    Formazione continua , per la prima volta il tasso di partecipazione sale oltre il 10% ma siamo ancora in basso nella classifica Ue. I dati del XXIV rapporto Inapp

    Formazione continua , per la prima volta il tasso di partecipazione sale oltre il 10% ma siamo ancora in basso nella classifica Ue. I dati del XXIV rapporto Inapp

    Volkswagen, voci di vendita per Italdesign, il sindacato si oppone

    Volkswagen, voci di vendita per Italdesign, il sindacato si oppone

    150 ore per il diritto allo studio: un traguardo di conquiste lungo cinquant’anni

    Università, il 12 maggio sciopero dei precari. Flc-Cgil: per un’università pubblica e democratica

    Cosa prevede la manovra approvata dal Consiglio dei ministri: abolizione legge Fornero e reddito di cittadinanza

    Lavoro e sicurezza, Meloni apre al confronto coi sindacati e “stupisce” anche Landini. Incontro fiume a Palazzo Chigi

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Inapp, XXIV rapporto sulla formazione continua

    Il verbale di accordo per il rinnovo del contratto del cemento 2025-2027

    Colacem, siglata l’ipotesi di accordo integrativo di secondo livello

    Contratti, rinnovo per l’industria cemento, calce e gesso, aumenti di 175 euro

    La nota Istat sull’andamento dell’economia italiana – Marzo-aprile 2025

    L’aumento salariale nel triennio è di 143 euro

    Contratti, un altro rinnovo per i Chimici: firmata l’intesa per il Gas – Acqua, 282 euro di aumento complessivo e riduzione d’orario. Nell’accordo anche l’obbligo di certificare la rappresentanza

    I dati Istat sulla produzione industriale – Marzo 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Gli italiani non hanno più voglia di lavorare (e hanno ragione), di Charlotte Matteini. Edizioni Cairo

    Gli italiani non hanno più voglia di lavorare (e hanno ragione), di Charlotte Matteini. Edizioni Cairo

    Verrà il giorno. Le origini del Primo Maggio, di Martin Cennevitz. Editore Elèuthera

    Verrà il giorno. Le origini del Primo Maggio, di Martin Cennevitz. Editore Elèuthera

    Il lavoro è dignità – Le parole di Papa Francesco, di Giacomo Costa e Paolo Foglizzo. Edizioni Futura

    Il lavoro è dignità – Le parole di Papa Francesco, di Giacomo Costa e Paolo Foglizzo. Edizioni Futura

    Malesangue, di Raffaele Cataldi. Edizioni Alegre

    Malesangue, di Raffaele Cataldi. Edizioni Alegre

    Il dono e la città, di Giacomo Panizza. Edizioni Bibliotheka

    Il dono e la città, di Giacomo Panizza. Edizioni Bibliotheka

    La questione salariale, di Andrea Garnero e Roberto Mania. Editore Egea

    La questione salariale, di Andrea Garnero e Roberto Mania. Editore Egea

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - Interviste - Di Maulo, la vittoria della Fismic è anche il segnale della crisi del sindacalismo confederale

Di Maulo, la vittoria della Fismic è anche il segnale della crisi del sindacalismo confederale

di Tommaso Nutarelli
1 Giugno 2018
in Interviste

Le cifre parlano di 54 Rsa elette su un totale di 166 e di 3500 voti su un totale di 12mila. Sono questi i numeri che hanno portato la Fismic ad essere il primo sindacato negli stabilimenti torinesi di Fca. Uno scenario che non si vedeva dagli anni ’50-’60, quando la Fismic – allora Sida – era la prima organizzazione di rappresentanza in Fiat. Il Diario ha intervistato il segretario generale Roberto di Maulo per analizzare i motivi di questa performance.

Di Maulo, la Fismic è il primo sindacato negli stabilimenti torinesi di Fca. Un risultato che non accadeva dagli anni ’50 –‘60.

È vero. La Fismic, che allora si chiamava Sida, vanta una lunga storia di rappresentanza all’interno degli stabilimenti torinesi della ex Fiat. Una presenza molto forte, con una maggioranza assoluta, tra gli anni ’50 e ’60. Una posizione che è stata poi ricoperta dalla Uilm e, successivamente, dalla Flm fino alla sua rottura dopo l’accordo sulla scala mobile nel febbraio dell’84. La maggioranza relativa è passata poi alla Fiom, e dall’inizio del 2004 la Fismic ha ricominciato ad acquisire consensi durante le elezioni delle Rsu. Oggi ci presentiamo nuovamente come primo sindacato, riconoscendo anche il buon risultato dell’Aqcf, che però è un’associazione professionale.
 
Qual è la sua lettura della vittoria della Fismic?

Il primo elemento, anche di natura politica, è la crisi del sindacato confederale tradizionale. Questo traspare non solo dalla nostra ottima performance, ma anche da quella dell’associazione capi e quadri. Un mosaico che dovrebbe far scattare un campanello di allarme sulla capacità di far presa da parte del sindacalismo confederale. Emblematico è il nostro ottimo risultato a Grugliasco, storica roccaforte della Fiom.

E secondo lei a cosa è dovuta questa crisi?  

Dobbiamo partire dal fatto che gli scenari e le condizioni di lavoro sono molto mutati. Nella fabbrica il lavoro richiede, rispetto al passato, uno sforzo fisico minore, l’automazione – se ha contribuito a eliminare posti di lavoro – ha anche il merito di aver sottratto la manodopera a compiti gravosi. C’è dunque un maggior coinvolgimento, anche degli stessi operai nelle decisioni aziendali. Questo dinamismo, forse, richiede sindacati e associazioni più agili, con meno vincoli alle spalle, come la Fismic e l’Aqcf, molto più capaci di cogliere i cambiamenti in atto e di tradurli in azioni concrete. Le altre sigle hanno un approccio ancora troppo tradizionale al lavoro, che risente di un orizzonte ideologico regresso.

Quali i sono i punti della vostra “offerta” che i lavoratori hanno ritenuto positivi?

Una carta vincente è, senza dubbio, il sistema di servizi di welfare sviluppato attraverso la contrattazione aziendale in Fca. Un pacchetto che comprende previdenza integrativa, assistenza e tutta un’ampia gamma di benefit. Davanti a tutti questi cambiamenti propri della contrattazione decentrata c’è stata, fin da subito, una grande attenzione e apertura da parte della Fismic.

Lei inoltre ha sempre sostenuto la necessità di dare più a forme di contratti aziendali, come quello di Fca, in alternativa al modello tradizionale Ccnl-contrattazione integrativa.

Questo è un ulteriore elemento. Contratti aziendali liberamente scelti da impresa e sindacati permettono di cogliere al meglio le esigenze e le specificità di quel sito produttivo e di quell’area. Non bisogna legare gli aumenti della retribuzione all’indice dei prezzi al consumo, ma ai parametri del W.C.M. e alla produttività. Tutto questo è stata una vera e propria rivoluzione copernicana, che noi abbiamo accolto positivamente, per storia e cultura, mentre gli altri sindacati quando non sentono parlare di aumenti in paga base e di contratto nazionale si sentono disorientati. Questa nostra capacità di ripensare e rimodulare i metodi e i contenuti della contrattazione è un punto che i lavoratori apprezzano. È giusto che ci sia una base minima salariale, anche se modulata in base al costo della vita di ogni regione, ma poi occorre fare contrattazione aziendale. Il contratto nazionale dei metalmeccanici distribuisce a regime tra i 7 e i 15 euro nel quadriennio, il contratto aziendale di Fca, in media, 1.850 euro ogni anno.

Questi punti si ritrovano poi anche nel nuovo modello di relazioni industriali presentato dalla Confsal.

Certamente. Il modello della Confsal vuole portare nuovamente al centro il lavoratore inteso prima di tutto come persona, un modello che presuppone un sistema di rappresentanza che possa garantire a tutti una piena partecipazione.  

Da sindacato così radicato nel tessuto produttivo, qual è il vostro giudizio sull’attuale situazione politica?

Siamo molto preoccupati da contenuti presenti nel contratto del possibile governo Lega-M5s. Da sindacato industriale leggere che per il rilancio del Sud bisogna chiudere l’Ilva in 20/30 anni ci si accappona la pelle. Non solo manca una visione per una politica industriale, ma, probabilmente, non sanno neanche che cosa sia e come attuarla. Sono state fatte promesse irrealizzabili, l’economia italiana è ancora molto debole, e lasciarla incustodita e orfana di una strada da seguire non le fa di certo bene. Per una volta mi ritrovo in sintonia con l’analisi fatta dal Presidente Vincenzo Boccia all’Assemblea Annuale di Confindustria, dove ha ribadito l’assenza di un piano di sviluppo nella politica grillino-leghista. Il nostro paese ha bisogno di una politica industriale forte, di infrastrutture e non dello spettacolo di questi giorni.

Tommaso Nutarelli

Attachments

  • pdf Istat - Conti economici trimestrali - I trimestre 2018
Tags: AutoRappresentanzaSindacatoFismicFcaConfsalFiat
Tommaso Nutarelli

Tommaso Nutarelli

Giornalista de Il diario del lavoro.

In evidenza

Formazione continua , per la prima volta il tasso di partecipazione sale oltre il 10% ma siamo ancora in basso nella classifica Ue. I dati del XXIV rapporto Inapp

Formazione continua , per la prima volta il tasso di partecipazione sale oltre il 10% ma siamo ancora in basso nella classifica Ue. I dati del XXIV rapporto Inapp

9 Maggio 2025
Volkswagen, voci di vendita per Italdesign, il sindacato si oppone

Volkswagen, voci di vendita per Italdesign, il sindacato si oppone

9 Maggio 2025
L’evasione fiscale: un fenomeno ancora da interpretare

Economia, Istat: scenario internazionale di elevata incertezza, ma nel I trimestre Pil italiano migliore di Francia e Germania

9 Maggio 2025
Istat, a novembre fatturato +1,3% e ordini +0,3%

Produzione industriale, Confcommercio: miglioramento marginalissimo, preoccupa la riduzione dei beni di consumo

9 Maggio 2025
Metalmeccanici, interrotta la trattativa per il rinnovo del contratto

Metalmeccanici, il 20 maggio assemblea in piazza a Bologna per fare il punto sul contratto e rilanciare la mobilitazione

9 Maggio 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi