Cgil, Cisl, Uil hanno elaborato una piattaforma unitaria per combattere gli infortuni, le malattie professionali e promuovere il diritto alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, e già dalle piazze del primo maggio hanno sollecitato tutto il Paese a condividerne gli obiettivi.
E all’indomani dell’incidente all’Ilva di Taranto, che allunga un elenco dalle “dimensioni di una strage”, le tre confederazioni lanciano una vasta campagna di assemblee in tutti i luoghi di lavoro con l’obiettivo di definire piattaforme aziendali in materia di sicurezza che le categorie potranno sostenere anche attraverso 2 ore di sciopero a partire dai settori più colpiti, come ulteriore forma di denuncia e di mobilitazione.
“Le Istituzioni non possono assistere con indifferenza, l’intero Paese deve mobilitarsi, devono farlo tutti coloro che hanno responsabilità in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”, sostengono le tre confederazioni, perché “di fronte al ripetersi dei nuovi gravi infortuni mortali e non, non basta più la denuncia, ma occorre intensificare la mobilitazione nel Paese”.