I sindacati dei lavoratori delle costruzioni, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno promosso l’iniziativa “Stesso Lavoro Stesso Contratto” che si è tenuta a Roma alla presenza dell’onorevole Cesare Damiano e dei senatori Maurizio Sacconi e Federico Fornaro.
Nel corso dell’incontro, Fillea, Filca e Feneal hanno presentato le loro proposte per arginare il fenomeno del dumping contrattuale e per applicare nei cantieri un solo contratto. “Nei cantieri deve essere applicato il solo contratto dell’edilizia – ha affermato nella sua relazione introduttiva il segretario della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi -. Il ricorso ad altri contratti ha effetti negativi sulla qualità del lavoro, delle imprese e del prodotto, e per i lavoratori comporta una perdita del salario, la mancanza di sicurezza e problemi di accesso all’Ape sociale”.
Per i segretari generali delle tre sigle la priorità è di “intervenire sulla rappresentanza delle organizzazioni firmatarie dei contratti ed emanare una legge ad hoc, a supporto dell’accordo interconfederale sui perimetri contrattuali, che preveda l’applicazione del contratto dell’edilizia in cantiere.”
Tra le altre priorità esposte dai sindacati ci sono la parificazione dei contributi Inps, la definizione di un unico contratto per tutte le imprese edili, la reintroduzione del Durc per cantiere e l’applicazione della congruità, “vale a dire il corretto rapporto tra manodopera impiegata, tipo di lavorazioni e costo dell’opera”, sottolineano.
Altri interventi, proseguono, sono l’individuazione di un’autorità “terza” che individui il contratto da applicare, l’introduzione della Patente a punti per aprire un’impresa o come sistema premiale, e il limite al primo livello per il subappalto.
Nella proposta dei sindacati è di primaria importanza anche il rilancio degli enti bilaterali: “Bisogna valorizzare gli enti paritetici riconosciuti dal ministero del Lavoro – affermano -, che potrebbero anche censire e governare le tipologie di lavoratori presenti in cantiere a qualsiasi titolo, i contratti di subappalto, noli, forniture e pose in opera, oltre che verificare l’avvenuta formazione”.
I sindacati hanno presentato il testo della proposta di legge ai politici presenti, che si sono impegnati ad intervenire con i mezzi a loro disposizione.




























