I vertici aziendali dell’Embraco e i sindacati di categoria si incontreranno oggi, 29 gennaio, presso la sede dell’Unione industriali a Torino per un nuovo round sulla vertenza.
La richiesta dello spostamento del tavolo per l’Embraco è stata fatta proprio dall’azienda del gruppo Whirlpool, che ha ricevuto nei giorni scorsi la proposta dei ministri del Lavoro, Giuliano Poletti, e dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, di concedere nove mesi di cassa integrazione straordinaria a fronte di un piano industriale o di un progetto chiaro di reindustrializzazione dell’area..
L’Embraco ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Riva di Chieri, nel torinese, dove si producono compressori per frigoriferi, con 497 licenziamenti su 537 dipendenti. Il ministro Calenda ha incontrato i vertici dell’azienda Embraco il 18 gennaio scorso, chiedendo all’azienda di sospendere le procedure di licenziamento per i lavoratori del sito di Riva di Chieri, così da consentire la valutazione di possibili iniziative di reindustrializzazione.
Alla società il ministro ha anche chiesto di individuare quale potrebbe essere l’intervento economico che potrebbe essere considerato dall’azienda decisivo. Già nell’incontro di oggi la Embraco potrebbe comunicare una sua decisione definitiva.
“Hanno riconfermato l’indisponibilità a continuare l’attività produttiva nemmeno nei volumi da loro stessi più volte dichiarati – hanno detto per la Fiom, Lino La Mendola e Ugo Bolognesi –. Ribadiamo la nostra disponibilità a discutere di tutti gli strumenti utili alla rioccupazione dei lavoratori, ma riteniamo prioritario l’impegno a continuare a produrre nel sito di Chieri”.
Fissato per il prossimo 8 febbraio il tavolo ministeriale con le parti sociali.