L’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha registrato a novembre 2017 un calo dello 0,1% rispetto ad ottobre e una diminuzione dello 0,2% su base annua. In termini di media mobile a tre mesi si conferma la tendenza al moderato rallentamento iniziata alla fine dell’estate.
Il permanere di una situazione di debolezza della domanda delle famiglie, rileva Confcommercio, rappresenta un elemento di criticità circa la possibilità di un’accelerazione della ripresa, in un contesto in cui, peraltro, cominciano ad emergere segnali di un andamento meno brillante dell’economia.
A conferma delle incertezze circa i comportamenti delle famiglie a novembre, dopo cinque mesi consecutivi di crescita la fiducia delle famiglie ha registrato una frenata.
Il calo di novembre dopo la stasi del mese precedente, è derivato da una flessione di analoga entità sia della domanda di beni, sia della spesa relativa ai servizi.
Per quanto concerne le singole macro-funzioni di spesa aumenti, seppur contenuti, rispetto ad ottobre hanno riguardato la spesa per i beni e servizi per la casa (+0,4%), per i beni e i servizi ricreativi (+0,3%), per beni e i servizi per le comunicazioni (+0,2%) e per l’abbigliamento e le calzature (+0,1%).
Stabile è risultata la spesa per beni e servizi per la cura della persona, dopo la frenata registrata ad ottobre.
Una riduzione significativa, dopo il positivo risultato di ottobre, ha interessato la domanda per i beni e i servizi per la mobilità (-1,2%), a seguito di un calo, in termini congiunturali della domanda di autovetture e moto da parte dei privati.
In contenuto ridimensionamento è stata anche la spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,1%) e per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (-0,1%).
E.M.



























