Sono poco più di 375mila gli imprenditori che nel 2015 hanno avviato una nuova attività, in forte aumento rispetto a quelli rilevati nel 2014 (erano 316mila). Nel 44,2% dei casi si tratta di imprenditori che hanno avviato 149.872 imprese con dipendenti, nel 55,8% dei casi sono lavoratori in proprio, corrispondenti a 198.140 imprese nuove nate senza dipendenti. E’ quanto emerge dal report Istat “Profili dei nuovi imprenditori e delle imprese high growth” nel 2015.
Gli imprenditori che decidono di aprire una nuova attività sono mediamente meno giovani rispetto a quanto registrato nell’anno precedente: nel 2015, il 35,2% dei nuovi lavoratori in proprio e il 24,9% degli imprenditori con dipendenti hanno meno di 35 anni mentre nel 2014 erano rispettivamente il 38,4 e il 27,1%. .
Nel confronto con il 2014 cresce inoltre la quota di neo imprenditori di origine straniera sia tra i lavoratori in proprio (15,1% contro 10,0% del 2014) sia tra quelli con dipendenti (13,1 contro 11,0%).
All’interno dei comparti dell’Industria e dei Servizi, i nuovi imprenditori sono più presenti nei settori tradizionali. Tuttavia, il 41,8% dei lavoratori in proprio e il 21,7% degli imprenditori con dipendenti hanno avviato attività in settori ad alto contenuto di conoscenza.
Un contributo importante alla nuova imprenditoria proviene dalla componente femminile. È donna oltre un quarto dei nuovi imprenditori con dipendenti (28,6%): sono per il 48,1% inserite nei settori dei Servizi ad alto contenuto di conoscenza, contro il 38,1% degli uomini. Tra le donne sono tre i profili prevalenti: il 44,5% è over 35 e con un’istruzione limitata; il 18,5% ha meno di 35 anni, con un’istruzione avanzata ed inserita prevalentemente nei settori più innovativi; oltre un terzo è over 50.
Le imprese High-growth (ad elevata crescita), quasi 12mila nel 2015, hanno registrato un aumento dell’occupazione dell’80% circa in tre anni. Le differenze più evidenti rispetto alle altre imprese sono l’orientamento verso settori ad alto contenuto tecnologico/conoscitivo e un livello di formazione più avanzato.
Nelle imprese High-growth gli imprenditori hanno per la quasi totalità più di 35 anni, sono per lo più uomini (82,6%); inoltre il 7,8% è di origine straniera e il 33,8% è impegnato in settori ad alto contenuto tecnologico. Le donne operano in un caso su tre, nel settore dei servizi ad elevato contenuto di conoscenza (KIS).
Le imprese High-growth si contraddistinguono per un uso maggiore di forme flessibili di lavoro: ricorrono in misura maggiore alla formula del part-time (29,8% contro il 22,8%) e al contratto a tempo determinato (36,2% contro il 21,6%).
Nel 2015, tra le nuove nate, aumenta la quota di imprenditori stranieri (+2,1 punti percentuali sull’anno precedente). Il peso delle imprese a guida straniera (13,3%) è maggiore anche rispetto a quelle già esistenti (7,7%).
In merito all’occupazione nelle imprese con soli imprenditori stranieri (106mila) prevale il modello misto: circa una su cinque ha occupati di origine esclusivamente italiana, il 70% circa impiega occupati con origine prevalentemente italiana mentre solo per il 4,7% delle imprese già attive i lavoratori sono di origine prevalentemente straniera.Nelle imprese con imprenditore straniero la provenienza geografica dei dipendenti riflette l’origine estera dell’imprenditore nella maggior parte dei casi.
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