Giornata intensa per il nodo previdenza. Questa mattina a Palazzo Chigi, si terrà un nuovo tavolo tecnico sulle pensioni e, sempre nel pomeriggio di oggi, governo e sindacati si incontreranno per fare il punto decisivo sulla situazione. Presenti al tavolo anche il premier Paolo Gentiloni, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e quello del Lavoro, Giuliano Poletti.
Negli scorsi incontri, il governo ha messo sul tavolo l’esenzione dall’aumento dell’età pensionabile per le categorie di lavori gravosi già individuate dalla normativa sull’Ape, alle quali si aggiungerebbero i lavoratori agricoli, marittimi, siderurgici e i pescatori, una proroga al 2019 per l’Ape volontaria, e una messa a regime della Rita, l’anticipo pensionistico. Inoltre, l’esecutivo accoglie la proposta dell’istituzione di un comitato tecnico scientifico del quale farebbero parte anche Inps, Inail e Istat, oltre che rappresentanti dei sindacati e dei ministeri del Lavoro, dell’Economia e della Salute.
Ma per i sindacati le misure proposte sono “insufficienti”. “I lavoratori che avrebbero accesso alla pensione di vecchiaia sarebbero poche migliaia, non i 15-20 mila calcolati dal governo – sottolinea il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli -. E poi l’attuale meccanismo è distorto, perché se l’aspettativa di vita cresce aumenta l’età pensionabile, se diminuisce invece non cala”.
E l’avvertimento non manca di essere ribadito: se il governo non dovesse venire incontro alle richieste dei sindacati, “saremo costretti a intensificare le iniziative di mobilitazione della nostra gente”, conclude Ghiselli.
E.M.


























