Sulla vertenza Blutec i commissari “hanno comunicato che ci sono trattative aperte con diverse aziende interessate ad acquisire i rami di azienda che sono localizzati in Piemonte, Abruzzo e Basilicata. In particolare, la cessione del ramo Metallic si porterà a conclusione nelle prossime settimane”. Lo dichiarano Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom-Cgil, e Simone Marinelli, coordinatore nazionale Blutec della Fiom, al termine dell’incontro al Mise.
“Su Termini Imerese invece è emersa una situazione molto preoccupante – dicono – più incerta rispetto a quella delineata durante l’ultimo incontro di dicembre dello scorso anno. Non c’è ancora un progetto approvato di reindustrializzazione e il prossimo 16 maggio scadrà il termine per l’approvazione del programma concordatario. Da dicembre dovevano essere fatti tutti gli approfondimenti ma la situazione è ancora molto confusa. Non ci sono ancora tutti gli elementi per arrivare all’approvazione del progetto di rilancio e quindi per la garanzia occupazionale.
Nessuna risposta è stata data sul percorso e sul soggetto giuridico che deve garantire la continuità occupazionale dei lavoratori e la reindustrializzazione del sito”.
La possibilità di creare una società a partecipazione pubblica e privata “è ancora in fase di valutazione – aggiungono – e non c’è stata chiarezza sulle disponibilità delle risorse pubbliche messe a disposizione negli accordi di programma. Inoltre, l’assenza del Ministero del Lavoro non ha permesso di avere risposte sulla proroga della cassa integrazione in scadenza al prossimo 30 giugno e subordinata all’approvazione del programma. Vista la situazione è stato deciso l`aggiornamento del tavolo tra l`11 e il 12 maggio. L’incontro di oggi ha dimostrato che in questi mesi la sospensione del tavolo di crisi ha di fatto aggravato una situazione che era già complessa e che oggi rischia di sfociare nell’indeterminatezza del futuro dei lavoratori è necessario lavorare per scongiurare il fallimento di reindustrializzazione del sito. Le risposte date dal ministero dello Sviluppo economico, da Invitalia e dalla Regione Siciliana in modo diverso non fanno che aumentare le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori. Lo Stato, nel momento in cui la Fiat ha annunciato la chiusura del sito, ha garantito ai lavoratori e al territorio di trovare una soluzione per la salvaguardia dei posti di lavoro. A distanza di oltre dieci anni, dopo la vicenda giudiziaria della proprietà di Blutec, non è accettabile che ancora una volta venga messo a repentaglio il futuro dei lavoratori”.
Per la Fiom la vertenza Blutec “deve essere gestita nella sua interezza individuando soluzioni per tutti i siti e garantendo la tenuta occupazionale complessiva del gruppo. Per queste ragioni la Fiom condivide lo stato di agitazione dei lavoratori di Termini Imerese e sostiene le iniziative di mobilitazione per garantire un futuro occupazionale dei lavoratori di Blutec e dell’indotto”.
In pericolo il rinnovo della Cigs e il processo di reindustrializzazione di Blutec. A lanciare l’allarme sono il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano, e il segretario generale Fim Cisl Palermo-Trapani, Antonio Nobile.
“Durante l`incontro – hanno spiegato i sindacalisti – ci è stato comunicato che il termine per l`approvazione da parte del Comitato di Sorveglianza del programma presentato da parte dell`amministrazione straordinaria è il 16 maggio 2021. L`esito del processo autorizzativo è condizionato dalla solidità economica dei soggetti industriali che hanno mostrato interessamento nell`area di Termini Imerese. E` bene precisare che il ministero del Lavoro aveva subordinato all`approvazione del programma la proroga della Cassa Integrazione Straordinaria in scadenza nel mese di giugno 2021”.
I sindacalisti si dicono “preoccupati e arrabbiati per la situazione che si sta determinando sul sito di Termine Imerese. I continui rinvii degli incontri, fino alla giornata di oggi, hanno solo complicato la situazione. Le poche informazioni ricevute sulla solidità dei soggetti industriali fanno presagire una non approvazione del programma presentato dai commissari. Questo mette non solo in pericolo il processo di reindustrializzazione, ma anche la proroga della Cassa Integrazione, con una perdita delle tutele di reddito e un rischio occupazionale dei lavoratori”.
Per la realtà di Ingegneria Italia di Atessa “è in fase di conclusione la cessione del ramo di azienda Metallic alla società Magnetto e presumibilmente si completerà entro la pausa estiva.
Per le altre B.U. di Blutec, (Lighting, Chemical e Engineering) sono in corso una serie di confronti e interessi espressi da soggetti industriali disponibili all`acquisizione che garantiscono il perimetro occupazionale. A livello locale saranno previste informazioni di aggiornamento della situazione alle organizzazioni sindacali. E` necessario precisare che per le B.U. di Blutec si potrà procedere con le gare per la cessione solo dopo l`approvazione del programma da parte del Comitato di Sorveglianza”, hanno aggiunto.
Su “sollecitazione delle organizzazioni sindacali, data la situazione particolarmente grave, il ministero dello Sviluppo economico” ha riconvocato il tavolo il giorno 11 maggio e si è impegnato ad attivarsi immediatamente con il ministero del Lavoro per “individuare una soluzione che consenta Termini Imerese una copertura della Cassa Integrazione, in modo da garantire la proroga degli ammortizzatori sociali in scadenza nel mese di giugno 2021”.
Entro quella data “sarà necessario poi verificare lo stato degli interessamenti industriali sul sito di Termini Imerese e le soluzioni necessarie per accompagnare il processo di reindustrializzazione con tutte le garanzie occupazionali per i lavoratori”, hanno concluso i sindacalisti della Fim.
“I commissari straordinari si stanno indirizzando, come da noi più volte chiesto, verso soluzioni che prevedano la continuità aziendale anche a Termini Imerese – dice la Uilm – ma la situazione resta confusa e estremamente preoccupante, soprattutto se si considera l`imminenza del 16 maggio, data entro cui deve essere approvato il programma da parte del Mise”.
“In questi mesi di silenzio abbiamo la triste impressione che si sia perso tempo, senza riuscire ad arrivare ad un`ipotesi di programma industriale solido per tutti i lavoratori e a una copertura certa in termini di ammortizzatori sociali”, dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm responsabile del settore auto.
“I commissari ci hanno informato – riferisce – che per tutte le unità produttive, eccetto quella siciliana, stanno arrivando interessamenti che rendono confidenti sulla possibilità di dare tutela occupazionale ai lavoratori coinvolti, nonostante qualche difficoltà in più relativa alla divisione engineering e il rinvio del bando di Atessa. Per Termini Imerese, invece, la soluzione ipotizzata dai commissari passerebbe attraverso una cessione dell`intero complesso aziendale, come datio in solutum, ad una società di nuova costituzione in mano pubblica, che poi si incaricherebbe di guidare il processo di riqualificazione industriale”.
Per la Uilm “è fondamentale – aggiunge Ficco – che si dia tutela occupazionale a tutti i lavoratori di Blutec e che anche per Termini Imerese si immagini la continuità occupazionale, come da ultimo accettato dai commissari, ma ribadiamo l`opportunità di non escludere la possibilità di una proroga della amministrazione straordinaria anche oltre giugno e in ogni caso la necessità di immediata approvazione della cassa integrazione. Le ipotesi di reindustrializzazione del sito siciliano restano purtroppo tutte da verificare e quindi confidiamo che il Ministero dello Sviluppo economico tenga fede all`impegno di riconvocarci l`11 o il 12 maggio per offrire ai lavoratori concreta tutela. Non accetteremo licenziamenti né a Termini né altrove”.
TN