Il primo luglio si avvicina, e i sindacati ribadiscono, in modo unitario, la richiesta di prorogare il blocco dei licenziamenti fino a ottobre. Su La 7 il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha sottolineato come sia “sbagliato che dal primo luglio sia possibile in tutto il settore industriale aprire ai licenziamenti. Bisogna prorogare il blocco fino a ottobre in modo da riformare gli ammortizzatori e permettere un’uscita graduale. Per migliaia di persone non sarà facilissimo trovare il giorno dopo un nuovo lavoro e riqualificarsi”.
Ieri il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a Uno Mattina, aveva ribadito come “il governo è ancora nelle condizioni di correggere il decreto sostegni bis o di adottare un provvedimento finalizzato a scongiurare l`uscita dal blocco dei licenziamenti. Le ragioni che hanno dato luogo 15 mesi fa al blocco dei licenziamenti rimangono irrisolte: occupazione precaria, ammortizzatori sociali non riformati, politiche attive non avviate, continua a mancare un grande piano nazionale sulla formazione e la crescita delle competenze
Anche il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ribadisce la richiesta dei sindacati di prorogare il blocco dei licenziamenti “fino a ottobre” perché “permetterebbe di arrivare alle riforme degli ammortizzatori e delle politiche attive”.
Intervenendo a Uno Mattina, il segretario generale della Uil ha auspicato “attenzione” per le persone che “rischiano di essere espulse dal mercato del lavoro”. Bombardieri ha ricordato che sabato 26 “torneremo in piazza non contro, ma per rivendicare maggiore attenzione al lavoro. Ci sono 160 crisi aperte da anni al Mise. Senza il blocco dei licenziamenti molti lavoratori rischiano il posto. Nel solo settore aereo abbiamo 45mila persone in cassa integrazione e 35mila a rischio”.
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