Le “profonde crisi” economiche dello scorso decennio hanno richiesto “enormi sacrifici” alle imprese e ai lavoratori, ma “il mondo produttivo ha saputo reagire accelerando un processo di evoluzione nelle logiche di produzione che si è sostanziato in uno spostamento verso prodotti di più alta qualità, sostenibili per l’ambiente, e verso nuovi mercati potenziali”. Lo ha sottolineato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, in un videomessaggio al “Made in Italy summit”, l’evento digitale di Sole 24 Ore, Financial Times e SkyTg24.
Bonomi ha poi ricordato che “l’Italia è ancora oggi la settima potenzia manifatturiera del mondo. Questo risultato è il frutto dello sforzo costante di adattamento e rinnovamento di un sistema produttivo straordinariamente vitale, basato su un modello di imprenditorialità diffusa che ha nell’economia di specializzazione la sua principale arma competitiva e nei suoi territori il luogo in cui risiedono saperi e capitali sociali unici e inimitabili della concorrenza internazionale”.
Il presidente di Confindustria ha aggiunto che “l’attuale contesto internazionale richiede oggi alle nostre imprese esportatrici di fare un ulteriore salto di qualità, perché le posizioni di eccellenza fino ad oggi raggiunte devono essere consolidate con uno sguardo pragmatico proiettato al futuro. E’ necessario rafforzare i rapporti di filiera”.
Un’altra “grande sfida decisiva” per le imprese riguarda la transizione ecologica e digitale. “Affrontare questa duplice sfida richiede a parte del sistema economico italiano una forte capacità di investimento, in un contesto di grande incertezza del mercato – ha affermato il leader degli industriali – siamo un Paese che crede nel futuro, almeno nella sua parte produttiva. Lo sforzo innovativo che abbiamo dimostrato si è tradotto già oggi in imprese più digitali e con modelli di business più sostenibili per l’ambiente. Quindi, in migliori opportunità di crescita per il futuro”.
E.G.