Il Regno Unito si sta preparando al più grande sciopero ferroviario degli ultimi 30 anni, tra il 21 e il 25 giugno, con i sindacati di settore che chiedono migliori condizioni di lavoro e di retribuzione. Il sindacato ferroviario Rmt ha anche annunciato un nuovo sciopero di 24 ore della metropolitana di Londra – la famosa ‘tube’ – il 21 giugno, oltre a un’agitazione di un giorno questa settimana che ha creato notevoli disagi alle attività nella capitale britannica, oltre ad altri giorni di sciopero a marzo.
Intervistato da Sky News, il ministro della Salute Sajid Javid ha avvertito dell’impatto dello sciopero sull’economia dopo la pandemia. Queste proteste sociali annunciate rischiano in particolare di bloccare diversi eventi sportivi e culturali su larga scala, come il festival musicale di Glastonbury. “Oltre 50mila lavoratori delle ferrovie incroceranno le braccia nell’ambito di uno sciopero nazionale di tre giorni a fine mese, nella più grande controversia di settore dal 1989” a oggi, ha affermato il sindacato Rmt in un comunicato stampa diffuso ieri a tarda sera.
L’organizzazione attribuisce questo movimento sociale che si terrà il 21, 23 e 25 giugno “all’incapacità dei datori di lavoro ferroviari di raggiungere un compromesso negoziato con Rmt”.
Il sindacato ha denunciato che l’operatore della rete ferroviaria Network Rail intende tagliare almeno 2.500 lavori di manutenzione, nell’ambito di un piano di risparmio di 2 miliardi di sterline. “Network Rail e le società di trasporto ferroviario hanno imposto congelamenti salariali pluriennali alla loro forza lavoro e pianificano di tagliare migliaia di posti di lavoro, il che influenzerà la sicurezza delle ferrovie”, ha denunciato l’associazione di categoria, “Abbiamo una crisi del costo della vita ed è inaccettabile che i lavoratori delle ferrovie perdano il lavoro o affrontino un altro anno di congelamento dei salari” con un’inflazione dilagante, ha commentato Mike Lynch, segretario generale di Rmt.
“Ovviamente non siamo d’accordo con questa decisione dei sindacati. Se ci saranno questi scioperi, è un male non solo per i viaggiatori, penso che sia un male per i lavoratori perché serve un’industria sostenibile”, ha affermato Javid su Sky News.
Ricordando che il settore ha ricevuto aiuti pubblici per 16 miliardi di sterline durante la pandemia per continuare a operare, ha invitato tutte le parti al dialogo per cercare di “trovare una via d’uscita”.
E.G.



























