“Siamo il Paese con il livello di evasione fiscale più alto d’Europa. Il problema non è tasse più alte, ma che i lavoratori dipendenti e i pensionati ne devono pagare di meno e quelli che prendono di più devono pagare di più e i soldi vanno presi a chi le tasse non le sta pagando. Chi non paga le tasse è un ladro”. Lo ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini, parlando a Bari a margine di un incontro sul Mezzogiorno.
Inoltre, per il segretario “di fronte a quello che sta succedendo, come due anni fa c’è stato il patto tra il governo, i sindacati e le imprese che ha prodotto il protocollo sulla sicurezza e ha messo nelle condizioni di fronte alla pandemia le aziende di non fermarsi, oggi siamo in una situazione in cui dobbiamo proteggere le nostre imprese e proteggere i lavoratori: non ci devono essere licenziamenti e c’è bisogno che, laddove si ricorre alla cig, con le bollette che stanno triplicando, non può essere che i lavoratori abbiamo dimezzato il loro stipendio. Questo è un provvedimento che va assunto per integrare il reddito di questi lavoratori”.
Per quanto riguarda la flat tax, per Landini “è una follia, è una cosa contro la giustizia sociale. Per noi la riforma fiscale deve valorizzare la progressività, il principio della nostra Costituzione che dice che ognuno deve contribuire in base alle proprie capacità contributive. E diciamo in modo chiaro che bisogna aumentare il netto in busta paga delle pensioni e dei salari a partire dai redditi più bassi”.
“Su questo versante – ha detto Landini – abbiamo intenzione di fare una battaglia forte, compresa la necessità di cambiare le leggi sbagliate che in questi anni sono state fatte dai governi di destra e di sinistra, che hanno determinato un livello di precarietà nel nostro Paese che non ha precedenti. Per noi il jobs act va cambiato, bisogna cancellare forme folli di assunzione e allo stesso tempo pensiamo che è venuto il momento di un nuovo statuto dei diritti dei lavoratori: i diritti non devono essere legati al rapporto di lavoro, qualsiasi persona che lavora deve avere gli stessi diritti e le stesse tutele”.
E.G.


























