Su Wärtsilä abbiamo un obiettivo, vogliamo definire un percorso di reindustrializzazione che tuteli i lavoratori e preservi i posti di lavoro nell`area triestina, salvaguardando una filiera produttiva strategica per l`intero Paese. Dobbiamo continuare a lavorare tutti con determinazione per raggiungere un accordo che garantisca un futuro sostenibile e prospero per il territorio”. Lo conferma il sottosegretario di Stato al Ministero dell`Economia e delle Finanze, Sandra Savino, che venerdì assieme al Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e ad altri rappresentanti istituzionali, ha partecipato a un incontro con i rappresentanti dei sindacati e una delegazione parlamentare, per discutere la situazione della Wartsila e il futuro del sito di Trieste.
“Dobbiamo proteggere i lavoratori di Wärtsilä, di fronte alla possibile procedura di delocalizzazione da parte dell`azienda. Ed è anche importante – ha aggiunto Savino, secondo quanto riporta un comunicato – ragionare della possibilità di ampliare le prospettive di insediamento nell`area di Bagnoli della Rosandra, con il coinvolgimento di nuove realtà”.
“E poi c`è un tema su cui – continua il Sottosegretario al Mef – mi pare ci sia ampia convergenza da parte dei Parlamentari che hanno partecipato all`incontro. Va disincentivato l`abbandono dei siti produttivi italiani da parte delle multinazionali, un meccanismo anche normativo su cui ragioneremo con i ministeri competenti, per proteggere le filiere produttive italiane”.
E.G.




























