Un cambio di nome che è anche cambio di mission. L’ex Industria Italiana Autobus torna a chiamarsi Menarini Spa per volontà dell’amministratore delegato del gruppo Seri, Vittorio Civitillo, che motiva questo battesimo con con la volontà di continuare a produrre autobus, ma anche veicoli commerciali. E, finalmente, quasi in contemporanea, arriva anche l’agognato piano industriale.
Dopo rumors e indiscrezioni, infatti, lo scorso venerdì 11 ottobre si è tenuto un incontro tra Menarini Spa e i sindacati di categoria Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Fismic e UglM nel corso del quale è stato presentato un piano “molto ambizioso, che per questo suscita non poche perplessità rispetto l’attuazione”, secondo l’opinione delle federazioni espressa in un comunicato congiunto. “A fronte di quasi 400 bus attualmente in portafoglio, la produzione è infatti attualmente quasi ferma”.
Tanti i punti illustrati e altrettante le zone d’ombra, a partire dall’ingresso nella compagine societaria di un gruppo cinese: nonostante se ne parli da mesi, “ancora non siamo di fronte ad un passaggio formale, men che meno ad una una fase esecutiva”. Ma anche la conferma di allocare la produzione esclusivamente a Flumeri, nell’avellinese, con la previsione di diverse assunzioni, mentre Bologna dovrebbe divenire il sito di progettazione, after sale e prototipazione con la possibilità di riconversione di parte degli attuali 75 diretti di produzione.
La rassicurazione ai dubbi di matrice sindacale per una “una condizione [ancora] di estrema difficoltà” arriva direttamente dalla direzione di Menarini, che assicura “non ci sarà nessuna azione unilaterale e che quindi proseguirà un confronto con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise sui potenziali esuberi”, sia a livello territoriale, sia nazionale. “Le organizzazioni sindacali senza pregiudizi si confronteranno con i nuovi azionisti avendo l’obiettivo di tutelare le attività e l’occupazione. E il Governo, che si è assunto la responsabilità delle scelte, dovrà essere garante”, concludono Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Fismic e UglM.
e.m.