• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
martedì, 4 Novembre 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Quattro osservazioni critiche a proposito di Giorgia Meloni

    Giustizia, Meloni: creare un solco dalla riforma per salvare la pelle

    Istat, nel 2016 il reddito medio delle famiglie cresce del 2%

    La cessione del credito retributivo per il versamento delle quote sindacali è legittima anche dopo il referendum abrogativo

    Manovra, tutti soddisfatti, da Tajani a Salvini. Meloni vanta l’aumento di salari e sanità e Giorgetti “incassa” i miliardi delle banche: “non saranno contente? Mi aspetto uno sforzo di sistema e che questa cosa non sia drammatizzata”. La conferenza stampa dopo il Cdm

    Fiscal drag, la truffa della politica sociale targata Meloni-Salvini

    Meloni, l’underdog dal consenso inossidabile ottenuto rinnegando sé stessa

    Legge elettorale, problemi per Meloni: spunta la Triplice alleanza Salvini, Tajani, Schlein

    Lavoro, Fondosviluppo: al via call da 500.000 euro per favorire l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate in cooperativa

    Licenziamento e disabilità: l’accomodamento è un dovere, non un miracolo

    Amazon diventa un operatore postale in Italia

    Il futuro del lavoro che non c’è

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Varata la piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto

    Sindacati, LuxExperience, Yoox e Net-A-Porter: cessione di The Outnet operazione inaccetabile

    Contratto metalmeccanici, avanti piano (ma avanti)

    Contratto metalmeccanici, avanti piano (ma avanti)

    Agricoltura, la denuncia dei sindacati: noi discriminati nel comitato di monitoraggio Pac

    La Uil, l’ago della bilancia tra Cgil e Cisl

    Salario e sviluppo possono attendere? Una riflessione a margine del congresso Cgil

    Salari, fisco e legge delega: così non va

    Rifiuti, siglato protocollo d’intesa con Fise-Assoambiente

    Igiene ambientale, sindacati: il 10 dicembre nuovo sciopero nazionale

    Arsenali o granai

    Fiom e Cgil contro l’economia di guerra: “dal piano di riarmo nessun beneficio per l’industria e i lavoratori. L’Europa si sta consegnando alla marginalità”

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    L’audizione della Cisl sulla Manovra 2026

    L’editoriale di Marco Marazza “Rappresentanza sindacale in azienda dopo Corte Cost. n.156/2025 (più rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, nuovi strumenti per governare il dumping contrattuale)”

    Istat, a giugno retribuzioni contrattuali orarie +0,9% su mese

    Radio e Tv private, firmato il rinnovo del contratto 2025-2027

    Sottoscritto all’Aran il contratto area dirigenza funzioni centrali 2019-2021

    Enti locali, dopo 17 mesi rinnovato il contratto con un aumento di 142 euro. Firmano solo Cisl e Uil, non la Cgil: “la proposta del governo per noi è inaccettabile”

    Il documento della Cgil “Legge di Bilancio 2026 e Servizio Sanitario Nazionale: la verità dei numeri”

    Rinnovato il contratto, 70 euro di aumento per i 30mila addetti del settore

    Laterizi, rinnovato il contratto. Aumento da 205 euro per 18mila lavoratori

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Quattro osservazioni critiche a proposito di Giorgia Meloni

    Giustizia, Meloni: creare un solco dalla riforma per salvare la pelle

    Istat, nel 2016 il reddito medio delle famiglie cresce del 2%

    La cessione del credito retributivo per il versamento delle quote sindacali è legittima anche dopo il referendum abrogativo

    Manovra, tutti soddisfatti, da Tajani a Salvini. Meloni vanta l’aumento di salari e sanità e Giorgetti “incassa” i miliardi delle banche: “non saranno contente? Mi aspetto uno sforzo di sistema e che questa cosa non sia drammatizzata”. La conferenza stampa dopo il Cdm

    Fiscal drag, la truffa della politica sociale targata Meloni-Salvini

    Meloni, l’underdog dal consenso inossidabile ottenuto rinnegando sé stessa

    Legge elettorale, problemi per Meloni: spunta la Triplice alleanza Salvini, Tajani, Schlein

    Lavoro, Fondosviluppo: al via call da 500.000 euro per favorire l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate in cooperativa

    Licenziamento e disabilità: l’accomodamento è un dovere, non un miracolo

    Amazon diventa un operatore postale in Italia

    Il futuro del lavoro che non c’è

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Varata la piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto

    Sindacati, LuxExperience, Yoox e Net-A-Porter: cessione di The Outnet operazione inaccetabile

    Contratto metalmeccanici, avanti piano (ma avanti)

    Contratto metalmeccanici, avanti piano (ma avanti)

    Agricoltura, la denuncia dei sindacati: noi discriminati nel comitato di monitoraggio Pac

    La Uil, l’ago della bilancia tra Cgil e Cisl

    Salario e sviluppo possono attendere? Una riflessione a margine del congresso Cgil

    Salari, fisco e legge delega: così non va

    Rifiuti, siglato protocollo d’intesa con Fise-Assoambiente

    Igiene ambientale, sindacati: il 10 dicembre nuovo sciopero nazionale

    Arsenali o granai

    Fiom e Cgil contro l’economia di guerra: “dal piano di riarmo nessun beneficio per l’industria e i lavoratori. L’Europa si sta consegnando alla marginalità”

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    L’audizione della Cisl sulla Manovra 2026

    L’editoriale di Marco Marazza “Rappresentanza sindacale in azienda dopo Corte Cost. n.156/2025 (più rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, nuovi strumenti per governare il dumping contrattuale)”

    Istat, a giugno retribuzioni contrattuali orarie +0,9% su mese

    Radio e Tv private, firmato il rinnovo del contratto 2025-2027

    Sottoscritto all’Aran il contratto area dirigenza funzioni centrali 2019-2021

    Enti locali, dopo 17 mesi rinnovato il contratto con un aumento di 142 euro. Firmano solo Cisl e Uil, non la Cgil: “la proposta del governo per noi è inaccettabile”

    Il documento della Cgil “Legge di Bilancio 2026 e Servizio Sanitario Nazionale: la verità dei numeri”

    Rinnovato il contratto, 70 euro di aumento per i 30mila addetti del settore

    Laterizi, rinnovato il contratto. Aumento da 205 euro per 18mila lavoratori

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Rubriche - Giochi di potere - L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

di Alberto Gentili
8 Luglio 2025
in Giochi di potere
L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

Giorgia Meloni è solida e stabile. Questo è il giudizio dei mercati, con lo spread ai minimi da decenni e con i rendimenti dei titoli di Stato francesi più alti di quelli italiani come mai era stato. Eppure, il prossimo autunno per la premier si annuncia come una via crucis: l’economia è praticamente ferma, l’inflazione ha rialzato la testa, il potere d’acquisto delle famiglie è crollato dal 1990 del 30%, c’è l’incognita-tsunami dei dazi di Donald Trump, mancano all’appello i soldi per mantenere le mille promesse elettorali, incluse la sforbiciata delle tasse e l’innalzamento delle pensioni. Insomma, Meloni va verso un’altra legge finanziaria asfittica e senz’anima, anche perché dovrà destinare decine di miliardi (si parla di 70) al riarmo imposto dal suo amico Trump.

E non è solo il fronte economico ad agitare i sonni di Meloni. Nel prossimo autunno si giocherà l’importante partita delle elezioni regionali in Veneto, Toscana, Marche, Campania, Puglia. Ebbene, tutte le previsioni sono nefaste per la maggioranza di governo: la partita potrebbe finire 4 a 1 per il centro sinistra (ora è 3-2). Con le Marche espugnate grazie a Matteo Ricci; la Puglia confermata con la candidatura di Antonio Decaro, la Toscana saldamente nelle mani dell’uscente Eugenio Giani; la Campania transitata dallo “sceriffo” Enzo De Luca a Roberto Fico o Gaetano Manfredi, ora sindaco di Napoli. Solo il Veneto, con ogni probabilità, resterà a destra. Non però come vorrebbe la logica sotto le insegne di Fratelli d’Italia, che in quella Regione è di gran lunga il primo partito con il 37% dei voti, ma di quelle della Lega. La ragione: Luca Zaia, il doge, minaccia di far correre da sola la Liga Veneta – condannando il centrodestra a sconfitta certa – se la “sua” Regione non rimarrà leghista. E Giorgia sembra piegarsi al ricatto, consolandosi con la promessa di Matteo Salvini di cederle la Lombardia nel 2028. Un pagherò degno di “Totò truffa”: 3 anni in politica sono un’era geologica, tutto può cambiare.

Ma c’è di più. C’è che Meloni e i suoi alleati prenderanno le quattro sberle a rate. Si voterà infatti prima in Toscana a inizio ottobre, poi nelle Marche, infine verso novembre in Puglia, Veneto e Campania. E ogni volta, a ogni voto, Meloni dovrà bere il calice amaro. Meglio, molto meglio, sarebbe stato per la premier un bell’election day dopo il quale archiviare in tutta fretta la batosta del 4 a 1. Ma i governatori l’hanno impedito. C’è chi vuole andare al più presto alla resa dei conti. E c’è chi, come Zaia, De Luca e il pugliese Michele Emiliano, intende tenersi la poltrona di presidente di Regione il più a lungo possibile.

In aggiunta, il centrodestra è sbriciolato sul fronte europeo. Meloni, sotto la supervisione di Sergio Mattarella, ha deciso di fare l’europeista anche se a volte le scappa la frizione e fa votare i suoi a Strasburgo assieme ai Patrioti di Viktor Orban. Salvini a giorni alterni strizza l’occhio a Trump e a Vladimir Putin, rischiando uno strabismo deflagrante. Antonio Tajani gioca a fare il liberal, sfornando la proposta dello ius scholae per i migranti. Più per seguire le indicazioni di Marina Berlusconi, che vorrebbe Forza Italia meno schiacciata sull’ultradestra, che per convinzione.

Ma torniamo al giudizio dei mercati. Come mai, in barba a questo quadro a tinte fosche, la valutazione del Paese targato Meloni è positiva? Perché i sondaggi continuano a indicare Fratelli d’Italia vicini alla soglia del 30%, quasi quattro punti in più dei voti incassati alle elezioni del 2022? La risposta va ricercata a sinistra: il governo è stabile e solido nonostante i rovesci in arrivo, perché non c’è un’alternativa di governo credibile.

Per paradosso Elly Schlein è la ciambella di salvataggio di Meloni. La segretaria dem, che come ragione sociale avrebbe lo sfratto della leader di Fratelli d’Italia da palazzo Chigi, sta nei fatti aiutandola a restare al timone del Paese.

Le prove del harakiri sono numerose. C’è l’azzardo, fallito, dei referendum sul Jobs Act e sulla cittadinanza. C’è la radicalizzazione del Pd, un partito che ha perso la sua vocazione riformista: è schierato contro il riarmo imposto dal disimpegno di Trump nella difesa dell’Europa, è balbettante nel sostegno senza se e senza ma all’Ucraina, è ambiguo sul dramma di Gaza. Scelte compiute da Schlein per inseguire i 5Stelle di Giuseppe Conte e l’Avs di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Per provare, dunque, a tenere assieme quello che viene chiamato campo largo.

L’alleanza Pd, 5Stelle, Avs – oltre a contorcersi su questioni molto radical come il gay pride di Budapest e meno sul potere di acquisto delle famiglie – soffre però della sindrome della coperta corta. Spostandosi a sinistra ha perso i contatti con il centro riformista. Non intercetta più gli elettori moderati, quelli per intenderci che votavano per l’Ulivo di Romano Prodi e ora non votano né per Schlein né per Meloni, come dimostra un’astensione arrivata alle ultime elezioni europee sopra la soglia del 50%.

Da qualche settimana Schlein sta provando a correre ai riparti. Sta spingendo Ernesto Maria Ruffini, l’ex direttore dell’Agenzia delle entrate, a fondare un suo movimento centrista che poi dovrebbe allearsi con il Pd e soci. Ma a una condizione: dovrà essere Elly e nessun altro a correre alle elezioni per la premiership. Con un’incognita non da poco: Ruffini, ma anche Conte, saranno disposti a fare i portatori d’acqua per la segretaria del Pd? Difficile. Ma guai a parlare a Schlein di primarie di coalizione: al ruolo di front woman proprio non ci vuole rinunciare. L’epilogo perciò è scritto: si finirà con un’alleanza fondata sulla desistenza e non su un programma comune di governo. Il famoso lodo ideato da Dario Franceschini: alleati alle elezioni per provare a battere la destra e niente più.

Nel frattempo Meloni se ne resta, intoccabile, a palazzo Chigi. Dove progetta di restarci fino al 2032. Amen?

Alberto Gentili

Alberto Gentili

Alberto Gentili

Giornalista

In evidenza

Welfare Index Pmi, 1 impresa su 2 è attiva in almeno quattro aree

Il welfare in Italia assorbe il 60,4% del totale della spesa pubblica: il Rapporto 2025 del Think Tank “Welfare, Italia”

4 Novembre 2025
Ilva, al via incontro al ministero

Ex Ilva, Consiglio di Stato: sì a proseguire l’attività degli stabilimenti

4 Novembre 2025
Roma, crollata una parte della Torre dei Conti ai Fori imperiali, operaio in codice rosso

Torre dei Conti, i sindacati organizzano una fiaccolata per Octav Stroici, appuntamento alle 18 ai Fori Imperiali

4 Novembre 2025
Inail, 267 mln fondo perduto a imprese che investono in sicurezza

Torre dei Conti, sindacati uniti nel cordoglio per la morte di Octav Stroici: vittima del dovere, governo continui a investire in salute e sicurezza

4 Novembre 2025
Confcommercio, dato novembre buon segnale per l’economia

Manovra, Confcommercio: servono misure più adeguate per crescita

4 Novembre 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi