Sindacati confederali e Confcommercio ci sono incontrati oggi per avviare un confronto sul ruolo dei corpi intermedi e le sfide del settore terziario di mercato, che rappresenta circa tre quarti del valore aggiunto nazionale e contribuisce in modo determinante all’occupazione, abbiamo condiviso a fronte delle profonde trasformazioni in atto.
Un confronto definito “proficuo” dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, durante il quale è stata condivisa “una fitta agenda di lavoro comune” che ha incontrato “la positiva disponibilità dei sindacati e un’ampia condivisione di alcune priorità”. Tra cui: verifica della rappresentanza e difesa della contrattazione collettiva, della bilateralità e del welfare contrattuale che ne conseguono; contrasto al ‘dumping’ contrattuale, “un fenomeno in crescita che danneggia sia i lavoratori che la concorrenza leale tra le imprese”; politiche attive per l’occupazione “per favorire l’incontro domanda-offerta, con particolare attenzione a giovani e donne, e potenziare le competenze dei lavoratori per ridurre il mismatch soprattutto nei settori de commercio e nel turismo dove, ricordo, mancano circa 260 mila lavoratori qualificati”.
Positivo anche il riscontro dei sindacati. “Abbiamo ragionato su diversi temi, di comune interesse” e “tenuto insieme le ragioni dell’impresa con quelle dei lavoratori”, commenta la leader della Cisl, Daniela Fumarola. “Noi siamo soddisfatti di questo incontro, abbiamo tracciato una serie di questioni e un calendario” d’incontri. Secondo Fumarola, “il momento che stiamo vivendo è talmente complesso che c’è bisogno di unire le forze su obiettivi e percorso condiviso”.
Per il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, “quando le parti sociali si incontrano per ragionare sui temi del lavoro è sicuramente un fatto importante: con Confcommercio non ci vedevamo da tanto tempo, quindi siamo soddisfatti”. Tra i temi oggetto di discussione, per Bombardieri assume particolare rilevanza quello sui contratti pirata, “agendo sul fronte della rappresentanza anche delle imprese. Soprattutto nel settore del commercio, del terziario e del turismo, infatti – ha sottolineato – spuntano organizzazioni sindacali e associazioni datoriali, magari riconosciute anche dalla politica e dal governo, che sottoscrivono contratti che mettono in discussione i trattamenti economici e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Infine “c’è il tema dello sviluppo e delle grandi innovazioni che – ha concluso Bombardieri – possono aiutare questo settore e, soprattutto, i lavoratori e le lavoratrici a rispondere meglio alle tante crisi che stiamo affrontando”.