Oltre due milioni di persone sono scese in piazza in tutta Italia, per dire “basta” alla strage del popolo palestinese, a sostegno della Global Sumud Flotilla, in solidarietà con gli attivisti arrestati, per la pace e per riaffermare il diritto internazionale. E poco importa se le cifre date dal Ministero dell’Interno siano assai più basse: chi aveva occhi per vedere ha visto, le piazze piene, la marea umana che ha attraversato il paese.
Lo sciopero era stato indetto due giorni fa dalla Cgil e dal sindacato autonomo Usb, come reazione al blocco da parte di Israele delle barche della Flotilla. Uno sciopero che ha subito suscitato non poche polemiche, tra le quali anche la ‘’scomunica’’ da parte del Garante degli scioperi. Ma la mobilitazione è andata avanti lo stesso e, afferma Corso Italia, è stata un successo, con una partecipazione che non si vedeva da tempo. Solo a Roma, in un interminabile corteo a cui ha partecipato Maurizio Landini, aperto dallo striscione “Stop al genocidio, siamo tutti Global Sumud Flotilla’’, hanno sfilato circa 300mila persone al grido di ‘’Palestina libera’’, un serpentone che ha proseguito per oltre otto ore, coprendo 15 chilometri.
Ma le manifestazioni hanno coinvolto tutto il paese, da nord a sud, da Trento a Palermo, da Napoli a Pisa, a Livorno, Genova, Milano, Torino, Cagliari, Bari, Verona, Trieste, Perugia. E ancora, Firenze, dove il corteo era lungo due chilometri e mezzo, Bologna, dove hanno scioperato anche i detenuti, rinunciando alle ore di lavoro retribuito in carcere, Napoli, dove ha sfilato una folla di 50 mila persone. Cortei anche in Calabria, dove si voterà domenica per le regionali. Chiuse per qualche ora alcune stazioni, un aeroporto (Pisa), occupate diverse tangenziali, più che altro per dare spazio alle folle che le piazze non riuscivano più a contenere (a Roma i manifestanti sono stati dirottati sulla A24): ma la giornata, tranne alcune poco edificanti eccezioni concentrate in alcune città del nord, (e non dovute a esponenti del sindacato) è stata caratterizzata da un clima “pacifico e democratico”, che non può certo essere offuscato da questi episodi.
Landini ha sottolineato “la partecipazione straordinaria e senza precedenti dei giovani, che chiedono un futuro di pace e di giustizia sociale, con lavoro stabile e contrasto alla precarietà”, e ha chiesto di ‘’ringraziare pubblicamente la Flotilla’’, per la sua iniziativa: ‘’dobbiamo essere onesti: senza quell’idea, senza il fatto che è diventata una missione di cinquanta paesi, non sarebbe successo tutto questo. Tanti mi stanno dicendo: ma perché fate questo sciopero generale, perché non scioperate per il lavoro, per i diritti. Vorrei che fosse chiaro a tutti: non esistono diritti se non c’è la pace, se non c’è la democrazia”.
Quanto all’adesione allo sciopero, sempre secondo la Cgil, i primi dati affermano che la media sarebbe attorno al 60%. La confederazione avverte inoltre che la mobilitazione non si ferma qui: “prossimo appuntamento a Roma per la manifestazione nazionale del 25 ottobre “Democrazia al lavoro”. E sabato 4, si replica: ancora a Roma, ci sarà un’altra manifestazione, organizzata dalle associazioni ProPal.
























