Le nuove stime Istat rilevano un nuovo aumento degli occupati in Itali a settembre, con un +0,3% (pari a +67mila unità) che coinvolge le donne, i dipendenti permanenti e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni che risultano in diminuzione. Calano anche i dipendenti a termine, mentre risultano sostanzialmente stabili gli uomini e gli autonomi. Il tasso di occupazione sale al 62,7% (+0,2 punti).
Il numero di occupati supera quello di settembre 2024 dello 0,7% (+176mila unità); l’aumento riguarda gli uomini, le donne e chi ha almeno 50 anni, a fronte della diminuzione nelle altre classi d’età. Il tasso di occupazione, in un anno, sale di 0,3 punti percentuali. L’aumento è sintesi della crescita dei dipendenti permanenti (+417mila) e degli autonomi (+76mila) e del calo dei dipendenti a termine (-317mila).
Il numero di occupati si attesta a 24 milioni 221mila. Aumentano i dipendenti permanenti (16 milioni 551mila), calano quelli a termine (2 milioni 466mila) e risultano sostanzialmente stabili gli autonomi (5 milioni 204mila).
Il tasso di disoccupazione sale al 6,1% (+0,1 punti), quello giovanile al 20,6% (+0,9 punti). L’aumento delle persone in cerca di lavoro (+2%, pari a +31mila unità) si osserva tra gli uomini, i 15-34enni e tra chi ha almeno 50 anni, mentre tra i 35-49enni e le donne il numero di disoccupati diminuisce.
La diminuzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -99mila unità) interessa gli uomini, le donne e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni, tra i quali il numero di inattivi cresce. Il tasso di inattività cala al 33,1% (-0,3 punti).
Rispetto a settembre 2024, cresce il numero di persone in cerca di lavoro (+1%, pari a +16mila unità) e diminuisce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,3%, pari a -167mila unità).




























