Pare che l’opposizione continui a considerare il referendum abrogativo come l’unica arma democratica contro i provvedimenti del governo delle destre, fingendo di ignorare che alle urne si reca ormai meno della metà degli italiani. È strategico considerare i referendum abrogativi, compresi quelli costituzionali che non hanno bisogno del quorum, come riscossa della democrazia popolare? Non sarà il caso che l’opposizione riscopra e rimetta in pratica l’uso dell’unica arma della democrazia popolare, cioè la partecipazione attiva e consapevole dei cittadini? I partiti dell’opposizione hanno chiuso le sezioni già da molti anni e la politica non si fa più negli spazi collettivi bensì nelle sale di alberghi o fondazioni private, in congressetti di eletti e grandi elettori.
Proseguendo sulla strada dell’arma spuntata dei referendum poco partecipati, della sostanziale indifferenza dei cittadini e dell’autoreferenzialità dell’intera classe politica, i partiti del centrosinistra non stanno colpevolmente consegnando l’Italia a un lungo governo delle destre?
Benedetta Buccellato



























