La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Confindustria hanno sottoscritto a Trieste, in occasione di “Selecting Italy 2025”, un accordo sulle Linee operative di collaborazione per l’attrazione degli investimenti esteri. Fulcro dell’intesa è valorizzare il ruolo dei territori nell’attrazione e nella retention degli investimenti esteri, rafforzando la collaborazione tra la Conferenza, l’Advisory Board Investitori Esteri (Abie) e l’Osservatorio Imprese Estere (Oie); coinvolgere le rappresentanze regionali del sistema confindustriale, riunite nel Crr, per promuovere una cultura diffusa dell’attrattività delle imprese a capitale estero; favorire la semplificazione amministrativa attraverso la digitalizzazione dei processi.
Le parti si impegnano a organizzare incontri a livello regionale per rafforzare il dialogo tra attori istituzionali e imprenditoriali; a collaborare attraverso l’Osservatorio Imprese Estere per individuare i fattori locali di competitività, le specializzazioni produttive e gli ecosistemi di innovazione regionali. Tra le priorità, un progetto sperimentale di semplificazione digitale per superare i principali colli di bottiglia burocratici negli iter autorizzativi a livello regionale per investimenti esteri, migliorando trasparenza e tempi decisionali, al fine di elaborare raccomandazioni comuni da rappresentare in sede nazionale.
La collaborazione si estenderà alla valorizzazione di eventi come “Selecting Italy” promosso dalla Conferenza delle Regioni e l’Annual Meeting di ABIE promosso da Confindustria, per rafforzare l’immagine dell’Italia come destinazione competitiva e affidabile per gli investitori esteri e presentare un fronte istituzionale coeso e credibile. Particolare attenzione sarà dedicata alla Zes Unica, leva strategica per lo sviluppo del Mezzogiorno. Sarà istituito un Gruppo di lavoro permanente, composto da rappresentanti delle Regioni, di Abie e del Crr che monitorerà le attività e redigerà un documento annuale sullo stato di avanzamento dei lavori.
“Oggi avviamo una nuova fase – ha sottolineato Barbara Cimmino, Vice Presidente di Confindustria -: un coordinamento strutturato tra l’Abie e la Conferenza delle Regioni sul tema degli investimenti esteri. Il nostro Osservatorio Imprese Estere fornirà analisi e strumenti per valutare il potenziale dei territori, fondamentali per le decisioni politiche ed economiche, anche attraverso l’individuazione dei fattori che limitano lo sviluppo delle attività produttive, promuovendo soluzioni basate sulla digitalizzazione dei processi. Centrale sarà anche la comunicazione, per valorizzare il contributo e il ruolo delle imprese estere nei territori. Un percorso condiviso che punta ad attrarre e consolidare gli investimenti esteri in Italia, che oggi rappresentano oltre il 35% delle esportazioni di beni e più di 1,7 milioni di addetti.”
“Vogliamo intensificare la collaborazione tra Regioni e sistema industriale affinché l’Italia sia ancora più attrattiva e competitiva agli occhi degli investitori esteri”, ha affermato Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni. Abbiamo scelto di concentrarci su obiettivi chiari: valorizzare le esperienze delle imprese già presenti nel Paese, promuovere un contesto amministrativo più semplice e digitale e costruire un sistema di relazioni stabile e coordinato tra istituzioni, imprenditori e investitori. Ringrazio Confindustria, e in particolare le Vicepresidenti Barbara Cimmino e Annalisa Sassi, per aver condiviso delle linee operative di lavoro che ci consentiranno di compiere passi avanti concreti in una politica nazionale di attrazione di investimenti esteri che è vitale per la crescita di imprese e territori”.
“La collaborazione tra Confindustria e la Conferenza delle Regioni – ha dichiarato la Vice Presidente Annalisa Sassi – rappresenta un’occasione per trasformare le esigenze dei territori in strategie concrete di competitività e crescita. Le Rappresentanze Regionali di Confindustria, grazie al loro radicamento nei territori, saranno protagoniste di questo percorso, contribuendo a costruire un dialogo con le istituzioni regionali e a individuare soluzioni concrete alle priorità strategiche dello sviluppo locale. Ci sono numerose sfide da affrontare insieme, a partire da quella relativa al futuro della politica di coesione, per una crescita equilibrata e competitiva del Paese”.

























